Un libro sulla Costituzione per le scuole

Com'è noto ai più (o almeno dovrebbe esserlo), l'anno 2008 è significativo perché segna il sessantesimo compleanno della Costituzione repubblicana. Le iniziative collegate messe in campo da enti pubblici e privati sono tante e di stampo variegato.

Particolarmente apprezzabile quella del Comune e della Provincia di Cremona, che hanno finanziato la realizzazione di un libro didattico dedicato alla carta costituzionale e rivolto ai più giovani; ma è degno di plauso anche il fatto che l'amministrazione comunale di Roè, una volta saputo dell'esistenza del suddetto volume, abbia voluto acquistarne diverse copie da distribuire sia nelle scuole, sia (in modo relativamente simbolico) in Consiglio comunale.

Sfogliando le pagine di «Costituzione - La legge degli italiani», redatto dal noto scrittore e pedagogista Mario Lodi (con la collaborazione di Luciana Bertinato, Gioacchino Maviglia e Aldo Pallotti) ci si accorge di come l'idea iniziale sia stata concretizzata con sapienza ed abilità. Dopo una breve introduzione fotografica sulla storia dell'Italia unita, che giunge fino al 1948, si passa ad una versione della parte riservata ai principi fondamentali riscritta e semplificata nella forma e nel contenuto, ma assolutamente fedele all'originale per quanto concerne i valori promossi. L'articolo 1 è esemplare: «L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Il popolo sceglie chi deve fare le leggi e governare» scrive Lodi, aggiungendo poi alcune note esplicative sul concetto «sano» del termine lavoro, in modo da rendere il tutto estremamente educativo. Segue un capitolo intitolato «Capire e vivere la Costituzione», dove, integrando testimonianze, dati e spiegazioni, l'autore illustra il contesto in cui la legge fondamentale dello Stato si trova ad essere (più o meno) applicata.

Infine, largo al testo approvato dai costituenti nel 1948: come se, dopo tutta la precedente sezione didattica ad ampio spettro, lo studente fosse pronto per affrontare, interpretare e (si spera) mettere in pratica le norme e i principi che dovrebbero regolare la migliore convivenza nella nostra nazione. L'iniziativa volcianese ha già i primi imitatori, per la precisione nelle scuole di Padenghe: l'auspicio è che si possa diffondere a macchia d'olio. Chi volesse informazioni può telefonare al numero 0372.407230, oppure scrivere all'indirizzo e-mail elio.conzadori@comune.cremona.it.

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