Maso in fiamme

A distanza di 48 ore dal rogo che ha distrutto il suo maso, Elio Valentini non si rassegna a mollare. Lui che di vicissitudini ne ha affrontate parecchie, intende quanto prima ricostruire il suo maso lungo la Valle di San Valentino distrutto dalle fiamme che hanno lasciato solo i muri e delle travi carbonizzate. Il casale, di storica fattura, è raggiungibile da Vigo Rendena e dista circa due chilometri dall'abitato. “Sono amareggiato per quanto accaduto anche se per il passato, nel 1990, mi si era bruciatala torretta del fieno e nel 2010 la stalla”.

Valentini, ai margini di Iavrè paese, gestisce pur sempre un'azienda con circa 300 capi di animali dai quali proprio non si vuole separare. “Anzi la mia vocazione è fare l'allevatore come ho sempre esercitato, visto che di anni ne ho 62”.

Il contadino di Porte di Rendena trova poi modo di fare anche una battuta: “Adesso è la terza volta che il fuoco in qualche modo mi sta danneggiando e spero che sia anche l'ultima”.

Ma sul rogo di mercoledì notte ascoltiamo pure cosa dice Aria, una giovane donna di 25 anni, di Treviso Bresciano, di origini tedesche, il cui cognome è Kittig. La giovane, con in tasca un diploma, è esattamente una sola settimana che dà una mano all'allevatore. “Voglio continuare a rimanere” e aggiunge: “Ho scelto di fare zootecnia perché è la mia passione. Il diploma mi interessa solo relativamente e la vicinanza al mondo contadino mi dà modo di sentirmi realizzata e a mio agio”.

È stata lei ad allertare i soccorsi ed è stata ancora lei prima ad accedere lo scaldabagno a legna dal quale è poi divampato l'incendio: “Ero in casa e stavo leggendo quando mi sono resa conto che qualcosa stava accadendo. Appena il tempo per annusare che nei dintorni del boiler c’era traccia di bruciato. Senza tanto esitare ho da subito allertato i soccorsi”. Sono quindi intervenuti i vigili del fuoco di Villa, Tione e Darè nel tentativo di soffocare l’incendio.

A coordinare l’intervento il comandante Gabriele Madaschi: “I danni sono elevati e le origini sono quelle già ribadite la stessa notte. Nel corso delle operazioni avevamo timore che il rogo si estendesse alla costruzione vicina, ma grazie all’intervento tempestivo siamo riusciti ad arginare le fiamme”.

Il comandante conferma, inoltre, che periti e colleghi del corpo permanente sono già al lavoro per accertare ed eventualmente stabilire le origini, come pure per quantificare l'esatta portata dei danni.

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