Col Palio giochi e integrazione

Ha preso il via con una gara di bocce lunedì 28 maggio. Sempre con le bocce prenderanno il via le fasi finali, martedì 17 giugno alle 20, del “Palio delle Contrade” che a Vobarno sta coinvolgendo a centinaia cittadini di ogni età, estrazione sociale e cultura.

A contrapporsi con palle e boccino, tanto per confermare la “trasversalità” dell’evento, per la finale ci saranno anche i novelli Peppone e don Camillo, che per l’occasione saranno impersonati dal sindaco Carlo Panzera e dal parroco don Giuseppe Savio.
Nelle quasi tre settimane di mezzo ci sono stati gli altri sport, con tornei di calcio, beach volley, corsa su strada, gare di atletica quali il salto in lungo e la staffetta. Il torneo di scala quaranta e le freccette. Giochi tradizionali come il “ciàncol”, la “tria”, la corsa coi sacchi. E poi ancora la gara di pesca per ragazzi, i cacciatori a sfidarsi con i cani da ferma e via dicendo.

Fra le particolarità del Palio vobarnese organizzato dall’Assessorato e dalla Commissione Sport in collaborazione con le società sportive e i Consigli di frazione, a proposito di trasversalità e di integrazione, l’attiva partecipazione della folta comunità islamica che ha messo a disposizione dei giochi da ospitare nella contrada Rocca la propria sede.
Di più: la gara di “tria” disputata sabato 7 giugno è stata l’occasione per fare festa tutti insieme, a base di the alla menta e di esotiche dolciarie prelibatezze. Il Palio delle Contrade, dopo un’attenta conta delle penalità accumulate, sarà assegnato alla contrada vincitrice domenica 22 giugno nel corso di una festa presso il Centro sportivo.
A darsi battaglia fino all’ultima prestazione, otto contrade: Rocca, Cargiù, Ponti, Travada, Collio, Pompegnino, Carpeneda (con Teglie e Moglia) e Degagna (con Eno e Carvanno).

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