In attesa dell'elicottero

Le fiamme sono divampate nel tardo pomeriggio di ieri nei boschi di Nalmase, dove ha inizio la Valle dell’Agna.
Subito si sono spinte verso la sommità del Monte “Sengol”, sopra la Rocca vobarnese.
Impressionante la colonna di fumo che si è alzata alta in cielo, visibile da mezza Valsabbia.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Locale di Vobarno, i Vigili del fuoco da Salò con gran disponibilità di uomini e mezzi, gli operatori dell’antincendio boschivo di Vobarno coordinati dalla Comunità montana.
Hanno però potuto far ben poco.

La zona infatti è particolarmente impervia e l’unico sentiero che sale fin lassù non era percorribile a causa delle fiamme e del fumo, oltre per il rischio di caduta massi.
Così è stato scelto di far intervenire un elicottero, calcolando che con qualche “lancio” avrebbe potuto rendere i percorsi di risalita meno pericolosi per gli operatori a terra.

Ironia della sorte, mentre a Vobarno il gran caldo e la prolungata siccità stavano alimentando le fiamme, in Val di Scalve, dove hanno base i velivoli utilizzati dalla Regione per questo genere di emergenza, tutto era bloccato causa forti temporali.
Non è andato meglio il tentativo di far alzare in volo uno degli elicotteri di stanza ad Erba, anche perché nel frattempo era trascorso del tempo e di lì a poco si sarebbe fatto buio.

«Ci hanno assicurato che alle sei del mattino di domani (oggi per chi legge ndr) arriverà l’elicottero e con quello lo spegnimento delle fiamme dovrebbe essere agevole – ci ha detto ieri il sindaco vobarnese Paolo Pavoni, che ha seguito le operazioni in prima persona -. Nel frattempo non ci resta che monitorare il fronte dell’incendio».

Ieri sera, all’imbrunire, sospinte dal vento, le fiamme sembravano ancora più alte ed il fronte si è diviso in due: poco male per le lingue di fuoco che proseguivano in direzione delle rocce del “Sengol”, dove è possibile che possano estinguersi da sole; un po’ più di apprensione è d’obbligo per il fronte che invece scendeva verso l’Agna, anche se le prime abitazioni ieri sera erano ancora lontane.

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