08 Luglio 2019, 06.35
Roè Volciano
Dossier: A spasso nel tempo 5

La polveriera

di red.

La maestra Ornella ha poi raccontato del terribile evento dello scoppio della polveriera, fatto di cui ancora si racconta a Roè


“….allo scoppio ci mettemmo a correre,
perdemmo i nostri zoccoletti lungo la strada
e ci nascondemmo spaventate in un cespuglio…”

“al suono della sirena, la maestra ci disse di metterci sotto il banco
...i vetri andarono in frantumi
e sui banchi rotolarono i bossoli della mitraglia!”

“…Per alcuni minuti piovve terra dal cielo”.

Ma dove esattamente si trovava la Polveriera, chiamata “Deposito munizioni T5” nella prima guerra mondiale, smobilitata e poi ricostituita nella seconda guerra mondiale?
Ha aiutato gli studenti e gli utenti del CSE una mappa disegnata da un giovane soldato che, a quell’epoca, vi lavorava e che è stata trovata, per caso, tra i suoi documenti!

Insieme, dopo un breve viaggio in pulmino, sono partiti a piedi dalla zona Tormini-Scalo: qui avveniva lo smistamento dei tram, si fermava il treno merci e sostavano sul binario morto i vagoni con il materiale trasportato.
Hanno poi proseguito per via monte Covolo e hanno immaginato il materiale bellico che dalla zona Scalo veniva trasportato su vagoncini trainati da un locomotore che viaggiavano su un binario Decauville.

Si sono poi fermati di fronte ad una scuola privata: a quell’epoca era una costruzione più piccola e vi risiedevano i comandanti e gli impiegati.
Proseguendo, si sono imbattuti a destra nel bosco, a sinistra nei prati; oltrepassata la sorgente Spinosa, in lontananza si vedeva la strada per Soprazocco, vicino alla discoteca Plaza.
Sparse su tutto questo territorio si trovavano, una volta, ben 28 baracche contenenti materiale bellico e giovani addetti alla preparazione di bombe!

Dietro una collinetta sono riusciti ad individuare casa Marchiori, ristrutturata dopo il crollo subito a causa del bombardamento!
Si sono accorti che praticamente nulla oggi rimane a ricordo di quel deposito, se non il racconto di chi ha vissuto quei difficili momenti che ha riportato loro con trasporto la maestra Ornella: alcuni bossoli di ottone ben conservati, un pezzo di vagone proiettato al di là dal fiume dopo il bombardamento del novembre 1944, che sono stati entrambi mostrati e, infine, le lettere per la richiesta di risarcimento da parte delle famiglie che ebbero la casa distrutta

Un viaggio a ritroso che ha incuriosito,
ha fatto conoscere un angolo sconosciuto del nostro paese e una pagina di storia che è…..la nostra storia!

.in foto: lo scoppio della polveriera; il disegno di un soldato; un pezzo di vagone propiettato al di là del fiume dopo il bombardamento del 1944.



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