Poco riciclaggio e il Comune aumenta le tariffe

Da queste parti la raccolta differenziata dei rifiuti naviga su percentuali non proprio incoraggianti (è a quota 18,7%); e anche per questo il Comune di Sabbio Chiese ha dovuto aumentare la tariffa per la raccolta e lo smaltimento.
La Giunta retta dal sindaco Rinaldo Bollani spende quasi 300 mila euro l’anno in questo settore, ma i cittadini ne versano meno di 240 mila per una copertura del costo dell’81%.
«La legge dice però che il servizio deve tendere al pareggio. Quindi - spiega l’assessore all’Ambiente Onorio Luscia - la logica conseguenza è l’aumento medio delle tariffe tenendo conto dell’indice Istat del 3%».
A Sabbio si pratica la gestione in proprio del ruolo della tassa rifiuti (evitando così i maggiori costi dovuti all’esternalizzazione), e oggi, nelle abitazioni si registra un aumento medio tra il 2,78 e il 5%; per bar, banche, negozi e ristoranti la crescita è del 3,1%, mentre è del 4,5% per gli insediamenti agricoli, e negli insediamenti produttivi si è al + 3,2%. Con questi adeguamenti, la copertura del costo sostenuto dal Comune nel 2008 salirà all’88,62%. Ma la tendenza è per una copertura del 100%.
Oggi in paese si contano 114 cassonetti stradali: 61 sono per la raccolta dell’indifferenziato, e 53 sono per la differenziata. Ci sono 22 contenitori per vetro e lattine, 12 per la carta e 11 per la plastica, oltre a 4 per le pile esauste, 3 per gli indumenti e uno per i medicinali scaduti. Poi ci sono le 2 isole ecologiche nelle località Disa e Cletem, gestite direttamente dal Comune e aperte dal lunedì al sabato. Eppure, nel 2006 la differenziata si è fermata a un «misero» 18,7%.

M.PAS. da Bresciaoggi

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