Riaperta al culto la chiesa di Prezzo

Nel 2011, a seguito alcune scosse di terremoto, la chiesa di San Giacomo di Prezzo, il cui presbiterio conserva alcuni dipinti murali riconducibili a Carlo Donati, era stata lesionata e successivamente chiusa al culto. Successivamente, in base alle verifiche effettuate dallo studio di ingegneria Eng Group, di Pieve di Bono, si era disposto un intervento di consolidamento, a sua volta effettuato dalla Effeffe Restauri, di Cimego: un intervento del costo complessivo di 350 mila euro.

Nel frattempo, messe e funzioni sono state celebrate nel vicino teatro, mentre le esequie funebri traslocate a Creto, nella arcipretale di Santa Giustina.

Ieri, domenica 17 febbraio, alla presenza dell’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, del reverendo arciprete don Vincenzo Lupoli nonché di Mario Tonina vice presidente della Provincia e del sindaco di Pieve di Bono e Prezzo Attilio Maestri e del suo vice Paolo Franceschetti, la chiesa è stata riaperta e riconsegnata alla sua gente.

Sia Tonina che Maestri hanno rivolto il benvenuto, sottolineando quanto sia rilevante avere in paese una chiesa in cui svolgere le varie funzioni religiose. Poi è toccato a Nicoletta Pizzini dare il benvenuto a presule e autorità.

Al presule di Rendena è stata riservata una grande accoglienza, con il benvenuto dato sul sagrato dai bambini e la messa accompagnato dalla corale diretta da Gian Marco Cosi e all’argano da Alessandro Pesenti.

Sandro Tagliaferri, progettista e direttore dei lavori, ha illustrato il restauro: “L'intervento è iniziato nel mese di aprile del 2017 e ultimato lo scorso novembre. La soluzione intrapresa ha per lo più riguardato la messa in opera di cordoli perimetrali, mediante la messa in opera di tiranti al di sotto del pavimento, sagrestia compresa. Una volta consolidate le fondazioni si è intervenuti sulle murature verticali, poi nelle volte e nei cornicioni che presentavano porzioni pericolosamente danneggiate, dopodiché si è proceduto a trattamenti antitarlo e di pulitura di tutti gli arredi lignei, compreso la tinteggiatura”.

Ma sulla storia e restauri succeduti, a parlare è lo storico sagrestano Ivano Pizzini che ricopre la mansione dal 1979 quando il prete di allora, e ultimo stabilmente in paese, era don Tullio Ambrosi. “Nel lontano 1537, in occasione della visita pastorale, il vescovo dell'epoca era salito quassù per far visita al paese, anche se la consacrazione vera e propria risale al 12 settembre del 1694. Stando sempre ai registri conservati dentro la curazia (dal 20 aprile 1943 divenuta però parrocchia) altre ristrutturazioni si sono succedute sia nel 1873, poi agli inizi del 900, e altri due ancora rispettivamente nel 1963 e 1969”.

A cerimonia conclusa, una vera festa nella vicina ex canonica, ora sede della Pro loco.

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