Il ricordo degli internati militari

Il gruppo alpini di Storo non solo conta ben 220 iscritti, ma come numero di associati è il secondo, dopo Spiazzo, nelle Giudicarie.

Ebbene, nel corso di quest’anno, il sodalizio alpino festeggerà i suoi 90 anni di vita, con una serie di iniziative che si preannunciano numerose e qualificate.

Come prologo, sabato sera a Casa Essenia, a Mon, dopo la santa messa celebrata in arcipretale dal reverendo don Andrea Fava, si è tenuta l'annuale assemblea.

“Con l'occasione il capogruppo Enzo Giacomolli ha presentato la relazione, approvati i rendiconti consuntivi, dato vita alla campagna di tesseramento e predisposto in linea di massima l'attività del nuovo anno, e sono stati commemorati i Caduti nella Battaglia di Nikolajwka” riferisce Elio Scarpari.

Qualche giorno prima, invece, le stesse penne nere storesi si erano ritrovate per una serata storica riguardante il Bunker Valentin, a Brema.

Una serata a dir poco unica, che ha fatto registrare tante adesioni, molta commozione e ripetuti applausi. Un modo per ricordare e rivivere il sacrificio di tanti soldati italiani internati.

A relazionare nel corso della serata, in modo esauriente, lo storico Alessandro Giovannini, poi il giornalista perginese Maurizio Tomasi e per ultimo il concittadino Giovanni Grassi. Tema dell'incontro “L'immane sacrificio degli internati militari italiani di Storo e della valle del Chiese nel periodo compreso tra il 1943 – 1945”. Per l’occasione la sala dell’oratorio era strapiena. Nel corso della serata ha portato la sua diretta testimonianza l'ultranovantenne Pietro Zontini de Marchior, in dialogo con Giovani Grassi.

Con il contributo dell'anziano Marchior (classe 1923 internato nei campi di concentramento in Polonia) e il lavoro di alcuni volontari, come Attilio e Fulvio Zontini, è stato possibile raccogliere e catalogare un patrimonio di conoscenza utile a recuperare e descrivere la storia della nostra gente altrimenti destinata ad essere dimenticata per sempre.

“La serata - aggiunge Grassi - si è inserita in un percorso di recupero della memoria che stiamo portando avanti come gruppo Ana di Storo. L’occasione dell’inaugurazione del monumento ai Caduti dello scorso settembre e il novantesimo di fondazione che si andrà a celebrare a fine estate ci hanno incoraggiato ad avviare un lavoro di ricerca attraverso interviste a familiari dei soldati con la raccolta di diari, effetti personali, aneddoti, ricordi indispensabili a fascicolare quelle storie.

L’incontro con Tomasi ha inoltre dato lo spunto per concentrarci anche sugli ex IMI di Storo, Darzo, Lodrone, della Val del Chiese e anche di Tiarno. Ora abbiamo coinvolto anche i gruppi Ana di questi paesi, in modo da integrare il tutto con progetti simili condotti dal Circolo pensionati dei Voi e, in passato, dalle scuole medie”.

Anche l’amministrazione comunale, presente con il sindaco Luca Turinelli e l'assessora Ersilia Ghezzi, ha espresso il suo apprezzamento per la serata e l’iniziativa degli alpini.

“Al di là dei ringraziamenti – ha detto il primo cittadino –, come amministrazione vorremmo aggiungere un caloroso saluto agli alpini di Storo per aver colto l'importanza dell'iniziativa nata dalle richieste pervenute all'anagrafe a proposito di una ricerca di persone Un particolare riconoscimento a Pierino de Marchior per la sua preziosa testimonianza che ci fa sentire quanto ancora viva e vicina a noi sia quella triste pagina della storia umana. Nel complesso un momento importantissimo anche per i molti giovani presenti in sala, visto che sono coloro che hanno il primo compito di tramandare la memoria di quanto accaduto.

Un grazie ancora anche a Giovanni Grassi e poi a Francesco Bologni per la gestione e conduzione della serata, nonché ai relatori ed al coro Valchiese per aver arricchito l'incontro con canzoni che ci hanno permesso di approfondire in musica quel periodo storico”.

Un pensiero ultimo va alla signora Maria Beltramolli che, a seguito della recente scomparsa del marito Aldo Malcotti, ha devoluto alla realtà alpina storese, della quale faceva parte il congiunto, una donazione di 1.000 euro.

Nelle foto, di Attilio Zontini:
. Pierino Zontini Marchior intervistato da Giovanni Grassi
. protagonisti della serata con il sindaco Turinelli

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