28 Novembre 2018, 07.11
Tempi

Il «Grande Fratello» arriva fin da piccoli

di red.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato, con 57 voti favorevoli e 16 contrari, un progetto di legge che vuol favorire l'installazione di telecamere negli asili nido. C'è chi dice no


Secondo la giunta, il provvedimento ha «l'obiettivo di tutelare i nostri bambini prevenendo i maltrattamenti e favorendo, a tale scopo, l'installazione su base volontaria dei sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso».
Così secondo l'assessore alla Famiglia Silvia Piani, che ha chiarito anche che «i filmati registrati all'interno dei nidi e dei micronidi saranno resi disponibili esclusivamente all'autorità giudiziaria».

Con il progetto di legge, presentato in Aula dal consigliere Simona Tironi (FI), ha aggiunto l’assessore Piani, verranno assegnati in totale «600 mila euro per l'installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso (300.000 euro per il 2019 e 300.000 euro per il 2020) e 300mila per la formazione degli operatori (150.000 sia nel 2018 e che 2019)».

«No alle telecamere nei nidi. Non si educa con il sospetto ma con la fiducia» ha commentato Gianantonio Girelli, consigliere regionale del Pd, valsabbino. «Installare telecamere nei nidi –ha aggiunto- significa  rinunciare alla libertà in nome della protezione.  Quello che succede nel mito della caverna di Platone dove gli uomini chiusi nella caverna vedono solo le ombre , credono siano l’unica realtà, si sentono sicuri e vogliono restare li. Preferiscono la sicurezza alla libertà». 

«Ma non è questo il modo di fare educazione. Per educare è necessaria prima di tutto la libertà, è necessario un clima di fiducia, di condivisione fra insegnanti e famiglie –ha concluso Girelli-. Solo un clima di fiducia genera un ambiente sicuro e positivo per la crescita dei bambini. Installare telecamere è il contrario di tutto questo: significa affidarsi alla tecnica per esercitare un controllo e alimentare a priori un clima di sospetto. Per questo noi del Pd abbiamo detto un secco no a questo progetto di legge regionale».

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Dal blog di Isabella Milani 12-4-216

Ma visto che stiamo ragionando, forse possiamo mettere le telecamere non solo in tutte le scuole materne, ma anche in tutte le altre scuole. Però, bisogna fare le cose per bene un po’ dappertutto.

Le telecamere andrebbero messe anche in ogni ambulatorio, perché ci sono stati casi di medici che hanno molestato le pazienti; in ogni ufficio postale, perché è capitato che qualche dipendente abbia sottratto oggetti;  in tutte le residenze per anziani, le case di cura e in ogni luogo dove ci sia una badante o un infermiere o un medico, perché abbiamo letto di badanti che picchiavano gli anziani e di infermieri e di medici che maltrattavano o che addirittura uccidevano i malati.

In ogni oratorio, in tutti gli spogliatoi dei campi di calcio, delle scuole di danza, nelle palestre, perché potrebbero esserci dei pedofili; in tutti gli studi di massaggiatori o terapisti di qualsiasi tipo, perché può capitare che qualcuno esageri con i massaggi e i trattamenti, e anche – perché no – in tutte le case e le case-famiglia dove ci sono bambini piccoli, donne o anziani, perché – si sa – le molestie e le violenze, fisiche e psicologiche, si consumano soprattutto fra le mura domestiche.

Sugli autobus si possono verificare furti, ma anche palpeggiamenti di ragazzine e perciò le telecamere starebbero bene anche lì. Pensandoci, dato che le molestie possono avvenire anche nel mondo del lavoro, soprattutto da parte di capi e dirigenti che le lavoratrici non potrebbero denunciare, direi che le telecamere sarebbero opportune anche in tutti gli uffici.

Ovviamente, tutti gli angoli di tutte le strade dovrebbero essere sorvegliate da telecamere e il loro numero dovrebbe essere raddoppiato nei quartieri ad alta presenza di stranieri, perché abbiamo letto che qualcuno ha stuprato delle italiane.

Forse sta per aprirsi una stagione con i fiocchi per chi produce e per chi vende telecamere di sorveglianza.

Ma poi – finalmente!!! – saremo tutti più tranquilli.

O no?



Commenti:
ID78640 - 28/11/2018 12:15:20 - (Valsabbino) - Si stava forse meglio...

Quando non se ne sapeva nulla? Quando nonna era "misteriosamente" caduta dal letto (benché legata) o quando il figlioletto esce dall'asilo con l'occhio nero perché ha preso la ruspa in faccia dall'amichetto?!? Non saprei! Di certo i bambini piccoli non hanno la capacità di raccontare "i fatti", spesso non sono ritenuti "testimoni validi"..e allora? Ben vengano le telecamere!

ID78642 - 28/11/2018 13:43:09 - (Jongrapewine) -

telecamere si specialmente per controllare chi dice no , che evidentemente ha la coda di paglia

ID78643 - 28/11/2018 13:52:00 - (ubaldo) - Coda di paglia?

Io comincerei controllando tutti coloro che vogliono controllare gli altri. "Di chi non si fida non ti fidare" è un proverbio vecchio come il cucco.

ID78644 - 28/11/2018 14:00:56 - (ubaldo) - Pensa un po'

Pensa un po': fra i commentatori qui sopra c'è anche chi qualche tempo fa auspicava corsi Balilla, olio di ricino, inquadramento militare e in ginocchio sul granturco, nelle scuole, per far capire ai ragazzi chi comanda. E adesso vuol mettere le telecamere al nido. E' proprio vero che i proverbi ci azzeccano spesso.

ID78646 - 28/11/2018 15:48:21 - (Jongrapewine) -

punti di vista , Ubaldo , alla fine contano i risultati....

ID78648 - 28/11/2018 16:19:00 - (ubaldo) - Infatti

I risultati li vediamo tutti i giorni

ID78654 - 28/11/2018 22:33:25 - (Valsabbino) - I risultati

Non li vediamo... perché non ci sono ancora le telecamere :p

ID78657 - 29/11/2018 11:34:07 - (Jongrapewine) -

notizia di oggi ; arrestato insegnante per maltrattamenti a bambini , le telecamere hanno registrato 42 episodi!

ID78658 - 29/11/2018 12:15:43 - (liberissimo) - proprio vero che

rattrista leggere di un esponente politico vicino ai pi deboli che dice NO alle telecamere. A gia meglio non vedere altrimenti poi diventano fascisti anche chi non lo e.I bambini e gli anziani indifesi vanno aiutati anche con la VIDEOSORVEGLIANZA visto le PORCATE che maestre o infermieri ecc combinano.

ID78659 - 29/11/2018 12:43:51 - (ubaldo) - Rattrista

Rattrista leggere commenti che sparano a zero contro insegnanti o infermieri o altro, incapaci di distinguere gravi episodi dalla normalità. Del resto sta diventando lo sport nazionale quello di lanciare accuse generiche: ai politici, agli immigrati, al pd, ai 5 Stelle, alla Lega, così, tanto per prendersela con qualcuno. Per rimanere nel campo della scuola, io penso che essa possiede già gli anticorpi per occuparsi di questi problemi e l'utilizzo delle telecamere è doveroso per raccogliere inconfutabili prove quando ci sono dei sospetti. Utilizzarle sempre equivale ad avere SEMPRE sospetti, alimentando un clima contrario a quello che dovrebbe esserci in quegli ambienti.

ID78660 - 29/11/2018 15:49:37 - (liberissimo) - Appunto sig Ubaldo

Infatti il maestro di oggi era solo una mancanza di rispetto dell’istruzione Cque la presenza delle videocamere aiuta molto anche gli insegnanti e infermieri. Sanno di essere ripresi e sanno che si devono comportare da PROFESSIONISTI e non da delinquenti!!! Ma non dico tutti fortunatamente sono solo una goccia nel mare

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