27 Novembre 2018, 06.37
Lavenone Valsabbia
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«Se tutto va bene»

di Ubaldo Vallini

Lentamente, comunque facendo dei passi in avanti di mese in mese, procede l'iter per la realizzazione della Variante di Lavenone. Se tutto va bene, i lavori prenderanno il via entro il 2019


Se tutto va bene, il 2019 potrebbe essere l’anno buono per vedere le ruspe al lavoro nel realizzare la Variante alla 237 del Caffaro, nel tratto fra Vestone Nord e Idro.

«Se tutto va bene», mette le mani avanti Giovanmaria Flocchini, il presidente della Comunità montana, al quale abbiamo chiesto se a riguardo ci sono delle novità.

Infatti, se è risaputo che i tempi per realizzare opere pubbliche sono terribilmente lunghi, quelli che dovrebbero portare alla costruzione dei pochi chilometri di strada che permetteranno di bypassare Lavenone appaiono eterni.

Dopo il biennio 2016-17 trascorso da parte della Provincia di Brescia a valutare appalti e ad attendere gli esiti dei ricorsi sulla loro assegnazione, sembrava che il 2018 potesse essere l’anno buono per vedere le prime ruspe in azione.

Invece, anche dopo il pronunciamento dei giudici e l’assegnazione in via definitiva dei lavori al raggruppamento di imprese (Rti) formato dalla capofila Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna e dalla Giudici Spa, non tutto è filato liscio.

«Regione Lombardia, per potersi pronunciare con un parere sulla Valutazione di impatto ambientale, ha chiesto alla Provincia di Brescia alcune integrazioni sul progetto definitivo e quest’ultima a sua volta ha voluto del tempo in proroga per poterlo fare - ci dice Flocchini, che dalla Comunità montana segue l’iter passo passo -. Una volta che la Regione avrà detto la sua, toccherà alla CMC di Ravenna, nel giro di qualche mese, predisporre un progetto esecutivo e dare l’avvio ai lavori.
Insomma, in estate del prossimo anno dovremmo essere in dirittura d’arrivo e cominciare a fare i conti coi tre anni di tempo che avrà l’impresa per consegnare i lavori».

Il “se tutto va bene” è d’obbligo.
Se è vero che non sono più possibili ricorsi per l’aggiudicazione dell’appalto, infatti, fra le criticità potrebbe esserci il fatto che a Milano l’iter è piuttosto complesso ed il parere lo dovranno dare diversi assessorati: Paesaggio, Ambiente, Trasporti... e non è detto che tutto possa filare liscio.

L’opera costerà 55 milioni di euro
, per metà messi a disposizione dalla Provincia autonoma di Trento e l’altra metà dalla Regione Lombardia.
Si prevede la realizzazione di due tunnel lunghi uno un chilometro e l’altro 400 metri, due viadotti sul Chiese e due “rotonde”: una in località Gargnà a nord di Vestone, l’altra in prossimità delle paratoie del lago d’Idro.

Questa seconda rotatoria servirà anche per indirizzare il traffico sul nuovo ponte che costerà altri 4,5 milioni di euro ed oltrepasserà l’incile del lago.
E’ questa una soluzione molto attesa a Idro: il vecchio ponte sta mostrando segni inequivocabili di cedimento e l’attuale stretta immissione del traffico ad angolo retto sulla 237 del Caffaro, soprattutto nelle ore di punta o in estate col viavai dei turisti, è diventata ormai insostenibile.

.in foto: Lavenone, repertorio




Commenti:
ID78630 - 27/11/2018 08:08:17 - (Ernesto) - nes

ma a nozza si collegano a ponte re?????altrimenti siamo da punto a capo,,,,

ID78631 - 27/11/2018 09:50:07 - (Bagosso) -

Se tutto va bene......siamo comunque nell'eternita'......

ID78632 - 27/11/2018 10:49:23 - (el capelĂ ) -

Il guaio è che nessuno spinge veramente

ID78633 - 27/11/2018 13:59:04 - (anfobs) - E VESTONE?

Cosa aspettano gli amministratori di Vestone a chiedere una variante che passi all'esterno del centro abitato ? I residenti sono costretti a respirare i gas di scarico di camion e auto. Noi che siamo obbligati ad attraversare Vestone e Nozza ci troviamo spesso in coda. Meno traffico nei paesi=più salute e tranquillità per tutti.

ID78636 - 27/11/2018 23:43:12 - (PETER72) - Se tutto va bene...

...Google mi dice che se parto da Bagolino in meno di un'ora e venti minuti arrivo a Brescia. Allora parto e però trovo il traffico dei mezzi pesanti, un senso unico alternato per dei lavori stradali, un incidente che blocca la tangenziale, eccetera... e arrivo dopo tre/quattro ore! Così è anche la nostre burocrazia, se tutto va bene....

ID78718 - 02/12/2018 16:56:55 - (BreBeMissile) -

non so se il "question time" sia previsto anche in Regione Lombardia, ma ci vorrebbe un'interrogazione alla giunta regionale da parte di qualche politico della valle per avere chiarimenti su quali siano queste modifiche e a che punto sia il relativo iter... A me sembra che ci stiano prendendo per i fondelli, da anni. In altre zone della Lombardia, invece, aprono nuove superstrade di fondovalle e ne pianificano il proseguimento con nuovi lotti, come ad esempio in Valtellina con la S.S.38

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