Tra bagarre e primi verdetti
di Luca Rota
A due turni dal termine, il massimo campionato si divide tra bagarre e primi verdetti, con la Juve campione d’Italia “da record” (settima volta consecutiva) tra le polemiche col var e la rimonta sul Bologna (3 a 1 il finale). Il Napoli, bloccato in casa dal Torino, anche per quest’anno deve rinunciare al sogno scudetto
Terza la Roma, corsara di misura in terra sarda; risultato che relega gli isolani al terzultimo posto. A seguire i cugini laziali, bloccati sul pari in casa dall’ottima Atalanta. Biancocelesti a + 2 sull’Inter ed orobici ancora in corsa per un posto in Europa League, insieme a Fiorentina (vittoriosa 3 a 2 a Marassi col Genoa) e Milan (4 a 1 in casa, che spedisce l’Hellas in B).
Sul quinto gradino l’Inter, tanto bella quanto discontinua; un po’ come i suoi giocatori, dotati di estro, ma a fasi alterne. Ne fa le spese l’Udinese affidata a Tudor, travolta 4 a 0 davanti al proprio pubblico, e reduce da 13 sconfitte consecutive. In compagnia dei friulani al quartultimo posto, Crotone e Chievo, di fronte l’altro ieri al Bentegodi, con i clivensi vittoriosi per 2 reti a una.
Un punto più su la Spal, che batte un buon Benevento svegliatosi troppo tardi. Salve Bologna e Sassuolo, rispettivamente a 39 e 40 punti. Navigano in acque tranquille Genoa e Torino, a cui si aggiunge la Samp, che proprio ieri ha detto definitivamente addio ai sogni d’Europa (sconfitta a Reggio Emilia dal Sassuolo).
La situazione si presenta in questo modo; Roma (73), Lazio (71) e Inter (69) per due posti in Champions. Con Lazio - Inter all’ultima per cuori forti. Milan (60), Atalanta (59) e Fiorentina (57) per due in Europa League, con gli scontri diretti Atalanta - Milan e Fiorentina - Milan all’ultima.
In coda Cagliari (33), Udinese, Crotone, Chievo (34) e Spal (35) in lotta con gli ultimi sei punti in palio, ed una sola di loro destinata alla retrocessione.
Mentre dalla serie cadetta l’Empoli ritorna in A dopo un solo anno di purgatorio ed è bagarre tra Frosinone, Palermo, Parma e Venezia per il secondo posto, che significherebbe promozione diretta. Coi play-off praticamente già stabiliti (le altre sono Bari, Perugia e Cittadella) ed una zona retrocessione intasatissima ed incerta fino alla fine.
Una A così avvincente non la si vedeva da tempo, e ciò fa ben sperare per la prossima annata, mentre Mancini è pronto a prendersi quella Nazionale che da calciatore, ingiustamente, tante volte l’ha tenuto lontano, col pensiero rivolta al biennio che porta all’Europeo.
In ogni caso, buona fine campionato.
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