Così è stato freddato James Nolli

Non sappiamo come Cosimo Balsamo sia entrato nel grande piazzale che al civico 2 di via Villaggio Nuovo, a Carpeneda di Vobarno, separa l’abitazione dove James Nolli viveva con la famiglia da un deposito.
Forse scavalcando di nascosto un basso cancello grigio a due battenti.

James Nolli è stato sorpreso vicino ad un “Bonetti”, sorta di camioncino a quattro ruote motrici che viene utilizzato da molti nel campo dell’edilizia.
Sia il cassone sia la cabina erano sollevati e tenuti in sicurezza in quella posizione con dei pezzi di legno.

Il vobarnese, che aveva 61 anni, probabilmente stava armeggiando con la meccanica del mezzo quando Cosimo Balsamo, armato fino a i denti, gli si è avvicinato.

L’esatta dinamica di quel che è successo fra i due è al vaglio dei carabinieri della compagnia di Salò al comando del maggiore Alessandro Firinu, intervenuto coi suoi uomini fra i quali il comandante del Radiomobile salodiano Cosimo Fabrizio e quello della stazione di Vobarno maresciallo Alberto Riccioni.
Intorno alle 15 e 30 sono arrivati con un furgone anche gli uomini del Nucleo investigazioni scientifiche.

Forse Balsamo e Nolli, che si conoscevano da tempo e che erano stati accusati di far parte della stessa banda, hanno discusso un po’ e sono volate parole grosse e accuse pesanti.

Forse invece l’aggressione è avvenuta senza preavviso.
Da parte degli inquirenti il massimo riserbo sull’intera vicenda, ma quel piazzale si trova ad un tiro di schioppo dalla parrocchiale che Carpeneda dedica a Santa Margherita di Scozia e ancor più vicina c’è la scuola materna. In mezzo al paese insomma.

Qualcuno ha sentito quattro colpi, intorno alle 12 e 30, altri ne hanno contati cinque: «Botti non tutti uguali: qualcuno si è sentito più forte, altri meno» ci dicono i più attenti, con l’idea che le armi a sparare potessero essere state due e che il Nolli forse ha provato a difendersi.

Invece no: Cosimo Balsamo, armato di fucile a pompa e con due pistole, non avrebbe lasciato scampo al vobarnese sparandogli con due armi diverse.

Tre almeno le cartucce vuote di calibro 12, bianche e semitrasparenti, trovate vicino al corpo, e almeno un bossolo d’ottone certamente esploso con una semiautomatica.

James colpito a quel modo ha fatto pochi passi in direzione della rimessa, prima di stramazzare al suolo.
Come è arrivato, Cosimo Balsamo si è anche dato alla fuga, sembra con una delle auto possedute dalla vittima, il pick-up Mitzubishi L200 sul quale si è poi tolto la vita.

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