10 Ottobre 2017, 16.27
Valsabbia
Calamità

Rischio alluvioni, qual è la situazione in Valle Sabbia?

di Redazione

Secondo i dati dell'Ispra sono quattro i Comuni valsabbini a maggior rischio di alluvioni, per un totale stimato di 3882 abitanti residenti in zone potenzialmente rischiose


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Alluvioni e piogge eccezionali sono diventati, purtroppo, fenomeni che si verificano piuttosto frequentemente sul territorio italiano. È più che mai fondamentale lavorare sulla prevenzione delle situazioni di rischio per potervi porre rimedio in maniera tempestiva.
 
Importante da questo punto di vista è il Rapporto sul Dissesto idrogeologico in Italia curato dall’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale, che ha identificato nel dettaglio in tutta Italia, Comune per Comune, le situazioni a rischio frane e alluvioni.

Per farci un’idea più chiara della situazione del nostro territorio di riferimento, la Valle Sabbia, abbiamo estrapolato e analizzato i dati relativi al rischio di alluvioni in tutti i Comuni che ne fanno parte.
 
Nel territorio valsabbino, i territori con la maggior percentuale di rischio alluvioni risultano essere quello di Idro (63,39%) e di Anfo (36,98%), seguiti da Barghe (20,6%) e Vestone (13,67%). 
 
Tra i dati messi in evidenza dal rapporto c’è anche il numero di abitanti di ciascuna delle zone a rischio e la relativa percentuale. Per quanto riguarda il territorio di Idro, sono 1530 (l’80,8%) i residenti in zone potenzialmente pericolose; ad Anfo sono 313 (il 66,3%) a Barghe 704 (il 59,2%) e a Vestone 1335 (il 29,9%). 
 
Sarebbero completamente esenti da rischi, invece, i territori di Bione, Capovalle, Mura, Pertica Alta, Preseglie, Treviso Bresciano e Serle.
 
Il rapporto dell’Ispra considera anche i dati relativi al numero di beni culturali – si tratta per la maggior parte di chiese - presenti nelle zone a rischio. A Idro risulta essere a rischio alluvione un monumento su 3; ad Anfo 4 su 6 e a Barghe 2 su 3, mentre a Vestone nessuno degli 8 beni culturali registrati sembrerebbe essere in pericolo. 


Foto di Giuseppe Cavalleri
 
 
 
 



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