Rinnovare la patente dopo gli 80 anni

Nel 2016 le fasce di età più numerose risultavano essere quelle tra i 40 e i 49 anni, nel 2050 la fascia d’età più “popolosa” sarà quella tra i 75 e i 79 anni.

Già oggi, tra i più anziani, gli individui di ottant’anni e più sono 4,1 milioni (il 6,8% della popolazione totale). E’ prevedibile per i prossimi anni, anche per effetto di un processo di invecchiamento “dolce”, che questo dato strutturale produrrà una maggiore presenza di anziani in molti ambiti della vita sociale e non. Uno di questi è sicuramente quello della strada e della mobilità in generale. Si può infatti prevedere che andranno aumentando gli anziani, anche over 80, in possesso di una regolare patente. che circoleranno sulle strade.

E’ allora interessante e utile riprendere alcuni degli aspetti che riguardano il rinnovo della patente dopo gli 80 anni.

L’accertamento dei requisiti psico-fisici per la conferma di validità del documento di guida, dal 10 febbraio 2012, deve essere effettuato, ogni due anni, presso i consueti medici abilitati previsti dal Codice della strada. Il decreto “Semplifica Italia” del 2012 ha infatti eliminato l’obbligo di visita medica presso una Commissione medica locale.

Un recente provvedimento del Governo lo ripristina, per i patentati più anziani, senza necessità di ulteriori disposizioni attuative. Resta invece confermata la scadenza biennale del rinnovo. I conducenti ultra ottantenni, per confermare la validità della patente di guida oppure del “patentino” per ciclomotori, devono effettuare, ogni due anni, l’accertamento dei requisiti psico-fisici presso i consueti sanitari abilitati ad esempio, i medici delle sezioni di medicina legale delle Asl.

In generale la visita di rinnovo patente resta di competenza della Commissione medica locale, indipendentemente dall’età del conducente, in alcuni casi specifici indicati sempre dal Codice della strada (articolo 119, comma 4 e articolo 115, comma 2): mutilati e minorati fisici, persone affette da alcune patologie invalidanti per la guida, diabetici con patente superiore alla categoria B, conducenti sottoposti a provvedimenti di revisione della patente, ultra sessantacinquenni conducenti di veicoli pesanti per il trasporto cose e di macchine operatrici, ultra sessantenni conducenti di veicoli pesanti per il trasporto persone.