Il 10% del territorio valsabbino a rischio frane

La recente alluvione di Livorno ha riportato alla ribalta della cronaca i problemi che il dissesto del territorio può provocare in occasioni e piogge eccezionali, che stanno diventando fenomeni sempre più frequenti.

Per questo è importante un costante monitoraggio del territorio per prevenire le situazioni di rischio e di pericolo e porvi anche dei rimedi.

Importante da questo punto di vista è il Rapporto sul Dissesto idrogeologico in Italia curato dall’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale, che ha identificato nel dettaglio in tutta Italia, Comune per Comune, le situazioni a rischio frane e alluvioni.

Abbiamo estrapolato i dati relativi ai Comuni della Valle Sabbia per avere un quadro del nostro territorio di riferimento.

Abbiamo analizzato per questa indagine il fenomeno frane. Sono dati che i nostri Comuni hanno ben presente e per i quali, negli anni (il rapporto è del 2015), sono stati posti in essere, in alcuni casi, degli interventi.

Il dato generale mostra che il 10% del territorio della Valle Sabbia è a elevato rischio frane. I comuni con una percentuale maggiore di zone a rischio sono Barghe (31,20%), Lavenone (30,10%) e Bagolino (27,70%).

Fra i dati messi in evidenza, c’è naturalmente il numero delle persone che abitano in queste zone di maggior rischio, che per l’intera Valle Sabbia assommano a 1.465 abitanti. I paesi con maggior percentuali di persone in territorio a rischio frane sono Casto (15,9%), Pertica Bassa (15,9%) e Vallio Terme (14,7%).

Sono stati censiti anche i beni culturali (nella maggior parte dei casi si tratta di chiese): su 137 ben 23 si trovano in zone a rischio.
Di seguito riportiamo una tabella con i dati riferiti a zone a rischio, popolazione e beni culturali.