02 Giugno 2017, 08.35
Vobarno
Antiterrorismo

Contatti pericolosi e proselitismo, ecco perché è stato espulso

di Cesare Fumana

Sotto la lente dell’antiterrorismo il cambiamento nello stile di vita e i legami con soggetti in territorio di guerra avuti dal 25enne marocchino residente a Vobarno espulso ieri dall’Italia


È da 5 anni che i Carabinieri tenevano monitorato il comportamento del marocchino 25enne di Vobarno Mohammed Zakariae Youbi, espulso ieri dall’Italia.

Da quando con l’amico Anas El Abboubi, nel settembre 2012, all’epoca entrambi ventenni, andarono in questura a Brescia per per chiedere come poter organizzare una manifestazionec ontro il film «L’innocenza dei musulmani» durante la Quale avrebbero voluto bruciare bandiere americane e la foto di Barak Obama. Solo Anas entrò in questura e l’amico lo attese fuori.

Ma da allora i due vengono tenuti d’occhio. El Abboubi nel 2014 fu arrestato e poi rilasciato, poi sparì facendo perdere le proprie tracce e si pensa sia morto combattendo per l’Isis in Siria, almeno questa è la convinzione del padre. Il padre che è anche il datore di lavoro di Mohammed Zakariae Youbi, come trasportatore.

Ma ciò che ha attenzionato i Ros dei Carabinieri è stato soprattutto il cambiamento nello stile di vita Secondo le indagini Youbi si era isolato dai coetanei e se li vedeva in paese lo faceva per fare attività di proselitismo.
A ciò si aggiugono una serie di file ritrovati nel telefono cellulare e sul computer sequestrati. Sono state trovate immagini ritenute di natura jihadista, alcune delle quali anche relative a Sharia4Italy, il movimento estremista creato proprio dall’amico Anas El Abboubi, con il quale avrebbe anche condiviso il manuale del perfetto terrorista, «le 44 vie per supportare la Jihad». E poi, nel pc del 25enne, c’è una conversazione in chat dello scorso 7 dicembre con tale «Mehdi New», contatto che scrive da zone di guerra dell’Isis, tra Turchia e Siria.
Infine un viaggio in Marocco con la madre, dal 15 al 31 ottobre dello scorso anno, nel quale sembra abbia preso contatti con un connazionale per andare a combattere in Siria.

Questi gli elementi che hanno convinto gli inquirenti che si tratta di un elemento pericoloso. Per questo è stato prelevato mercoledì sera dalla casa di Vobarno, dove abita con i genitori e due fratelli minorenni, e portato prima davanti al giudice per la convalida del provvedimento di espulsione, poi imbarcato per Casablanca, dove è stato consegnato alle autorità del Marocco.


Commenti:
ID72205 - 02/06/2017 21:39:29 - (sonio.a) -

Bei personaggi....grazie agli amici del pd che vanno a prenderli e prendono pure i soldini

ID72206 - 03/06/2017 07:03:02 - (ric) -

Quanti ce ne saranno ancora?E fino a quando riusciranno le nostre forze dell'ordine a proteggerci?

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