25 Maggio 2017, 17.15
Storo
Inaugurazioni

Palazzo Cortella ritrova il suo antico splendore

di Aldo Pasquazzo

Domenica 28 maggio, nell'ambito dell'iniziativa provinciale Palazzi Aperti, verrà inaugurato a Storo lo storico edificio al Dos, ex casa di riposo, recentemente restaurato


L’imponente struttura, conosciuta come Palazzo Cortella, è dislocata su tre piani e sorge tra il campanile della chiesa di S. Floriano e le rocce della Manganela. L’ingresso e gli atri al piano terreno ricordano che almeno una parte dell’immobile ebbe una destinazione agricola.

“L’edificio – avverte la vicesindaco e assessora alla Cultura Loretta Cavalli - presenta ancora interessanti elementi architettonici che ne rivelano le origini rinascimentali, come attesta la data 1559 sul grande arco di pietra del prospetto interno. Nel Seicento apparteneva alla benestante famiglia di Antonio Poli, che fece fortuna a Venezia lavorando alla fusione delle campane. Lo ricorda l’iscrizione della pala d’altare della annessa cappella dedicata a S. Antonio da Padova”.

A metà dell’Ottocento era proprietà di un ramo della benestante famiglia di Salvatore Cortella (capocomune nella prima metà dell’Ottocento, padre dell’impetuoso garibaldino Paolo), che nutriva evidenti simpatie per l’Italia.

Durante la campagna garibaldina del 1866 il palazzo venne sequestrato da Agostino Bertani, direttore dell’Ambulanza Militare del Corpo Volontari Italiani, e trasformato nell’ospedale Santa Caterina per i feriti della battaglia di Bezzecca. Quando morirono gli ultimi maschi del citato ramo dei Cortella, l’edificio divenne caserma dei gendarmi.

All’inizio della Grande Guerra era proprietà comunale. Per tutto il periodo del conflitto vi operò un ospedale militare: dall’ottobre del 1915 al 18 marzo del 1917 dall’unità n. 25 (nella quale operò il cappellano don Primo Discacciati che ha lasciato un prezioso diario sulle vicende del periodo), poi dall’unità n. 164 (diretta dallo storese Attilio Catterina, tenente colonnello e professore universitario a Genova).

Successivamente, a partire dagli anni 20 del Novecento e fino al 1962-63, il palazzo fu occupato dalla scuola materna, gestita dalla Suore Sacramentine e poi, fino agli ultimi anni del Novecento, dalla Casa di Riposo. Oltre all'inaugurazione il palazzo verrà ufficialmente intitolato alle Suore Sacramentine.

Alle ore 10 è prevista la cerimonia ufficiale di inaugurazione e intitolazione del palazzo, con i discorsi ufficiali delle autorità invitate. A seguire la dottoressa Serena Bugna e l'ingegner Gianfranco Giovanelli illustreranno, con una visita guidata, gli aspetti architettonici, artistici e i criteri di restauro dell'edificio.

L'associazione Itinera farà un breve itinerario tra le musiche degli antichi codici dei secoli XIII, XIV e XV, eseguito vocalmente con l'utilizzo di strumenti delle varie epoche e campane di cristallo dal titolo “Che il cor fa rallegrare". 


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