Economie alternative crescono, i Gas valsabbini

Da alcuni anni si parla di un’emergente sensibilità verso modalità “green” di produzione e di consumo incentrate sull’agricoltura biologica e biodinamica, su forme economiche improntate alla solidarietà, su filiere corte e più in generale sul costante impegno alla riduzione degli impatti ambientali.

Sia in fase di produzione sia in fase di consumo si sta assistendo alla crescita di esperienze alternative al circuito economico “dominante” che hanno danno vita a strategie di produzione e di acquisto esplicitamente orientate alla messa in discussione dei tradizionali canali di produzione, intermediazione e consumo.

Il proliferare di Gruppi di Acquisto Solidali (GAS) anche sul territorio valsabbino-gardesano stimola molte persone a interrogarsi su origine, strategie e finalità, di queste reti e di questi nuovi orientamenti al consumo. Crescente è anche l’esigenza di capire chi sono i produttori ai quali i GAS si rivolgono, in quali settori operano, con quale livello di consapevolezza, prospettive economiche e capacità di fare rete.

Sono numerosi i centri dell’area valsabbina-gardesana nei quali si segnala la presenza di gruppi d’acquisto. Ad esempio: Calvagese, Gavardo, Nuvolera, Polpenazze, Prevalle, Puegnago, Roè Volciano, Salò, Villanuova.

Si tratta di reti locali improntate all’orizzontalità delle relazioni e che tendono a non formalizzarsi al proprio interno, evitando deleghe e stimolando la partecipazione diretta dei membri alla decisione di acquistare.

I GAS sono uno spazio che consente di ricostruire un rapporto con le tematiche dell’ambiente soprattutto a livello di consapevolezza, disponibilità all’azione per trasformare l’attuale assetto socio-economico.

Per il prossimo futuro si tratterà di capire in che termini i GAS riusciranno a incidere su più vasta scala sulle modalità di produzione e consumo ancora dominanti.