Prospettive della viticoltura nella Valle del Chiese

"Nelle ultime tre annate la qualità delle uve provenienti dalla Valle del Chiese è da considerare   buona se non ottima". Lo ha detto l'altra sera presso Agri 90 di Storo  Massimo Frioli, agronomo delle  cantine Ferrari, intervenuto  con altri tecnici ed esperti  al Convegno  "La Viticoltura della Valle del Chiese: stato dell'arte e prospettive future",   promosso dalla medesima coop  agricola  in coabitazione delle cantine Toblino e Cavit e  dell'ente Bim del Chiese e ospitato nella sede a nord di Cà Rossa.

Tema della serata era   quello di  comprendere, intercettare strategie, regole  e opportunità sul da farsi in  materia vitivinicola per quanto  riguarda l'intero fondovalle del Chiese.

 A relazionare  oltre a  Bruno Lutterotti,  Carlo Debiasi delle Cantine Toblino e Cavit,  anche  Nilo Caveden e Mario Chemolli quali rappresentanti   di Ferrari e ufficio vitivinicolo della Provincia. Una  squadra di tecnici ed esperti che  con toni e sfumature diverse, avvalendosi  di slide, hanno portato le proprie esperienze in ambito locale  e non. Quasi tutti hanno parlato a braccio ma in maniera semplice e comprensibile,  anche in virtù  all'azione  condotta  dal  moderatore Walter Nicoletti.

"Direi - ha aggiunto  a  microfoni spenti  il consigliere Mario Tonina - che si è trattato di un confronto utile circa  le  prospettive  vitivinicole della zona. Ho ascoltato i vari relatori e mi sembra che abbiano rispecchiato molto bene le tematiche che si andavano affrontando proponendo non solo  suggerimenti ma  indicando  linee guida  su cosa si dovrebbe fare".

Papaleoni, rispondendo ad un interlocutore, ha  assicurato che l'ente da lui  di recente  presieduto    farà  come  sempre  la sua parte.  "Stiamo predisponendo le  varie commissioni in modo da poter intervenire  a sostentamento  delle  iniziative agricole e non    che si andranno a fare  nell'ambito dell'intera giurisdizione".

L'auditorium vetrato  ai piani alti della medesima  coop è stracolmo di gente.   Al di là  dai  già citati,  ci sono i sindaci di Castel Condino, Sella Giudicarie e Borgo Chiese, Stefano Bagozzi, Franco Bazzoli e Claudio Pucci,  mentre a rappresentare Storo c'è Angelo Rasi presidente del consiglio comunale.

Vigilio Giovanelli, quale padrone di casa,  parla per primo. Saluta e ringrazia  i convenuti  ma  traccia un sunto sull'iniziativa intrapresa e gli obiettivi a cui si ispira. “La nostra  cooperativa  - ha detto da subito  l'ex sindaco di Storo - è diventata famosa promuovendo la cultura del grano,  la commercializzazione della farina  ma anche dei piccoli frutti e ora è la volta del vino. Non compete a me lanciare proposte ma per parte mia intendo promuovere, agevolare la produzione e magari lo sviluppo".

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