Imprese bresciane e investimenti in ricerca e sviluppo

Gli investimenti in ricerca e sviluppo (R&D) delle imprese bresciane sono contenuti e non hanno subito significative variazioni negli ultimi anni.
Anche nel territorio bresciano, storicamente legato alla manifattura, stanno emergendo nuove filiere che costituiscono, in prospettiva, i comparti più promettenti.

Tra queste segnalano le filiere relative a: abitazione; mobilità; salute; tempo libero e cultura, il tutto nella prospettiva della sostenibilità.

Questi ambiti sono allo stesso tempo risposte alla domanda sulla qualità della vita dei cittadini; opportunità di produzione e innovazione per imprese esistenti e di creazione di nuove imprese; occasioni di occupazione per un capitale umano qualificato e soprattutto giovane.

La disponibilità ad investire in progetti innovativi, oltre che la possibilità di “facile” reperimento di fonti di finanziamento adeguate, richiede oggi la capacità di fare rete e la propensione a investire nella ricerca.

In primo luogo serve riflettere su una progettualità di rete per condividere idee e proposte. La conoscenza condivisa diviene oggi un elemento indispensabile che cambia il modo di fare impresa.

Altro cardine di questa strategia è la ricerca. Per la ricerca serve prevedere specifiche azioni di trasferimento tecnologico dall’ambito sperimentale a quello applicativo e industriale. Regione Lombardia e le Università lombarde hanno sottoscritto l’“Accordo per lo sviluppo del capitale umano nel sistema universitario lombardo” per sostenere la ricerca, valorizzare il capitale umano e la cooperazione scientifica tra il mondo universitario ed i sistemi produttivi locali.

A ciò si aggiunge il sistema QuESTIO che fornisce dati sulle competenze, sui servizi offerti e sulle attività di circa 600 centri di ricerca attivi nelle province lombarde.