Niente pioggia, però il lago sale

La sperimentazione più della pioggia. Cresce infatti, anche se molto lentamente, il livello del lago di Garda. L’innalzamento in assenza, o quasi, di precipitazioni è favorito dal basso deflusso dell’acqua del lago nel fiume Mincio, frutto di una inedita sperimentazione. Riguarda l’individuazione del cosiddetto minimo vitale, cioè il quantitativo d’acqua che dal lago deve fuoriuscire per mantenere vitale il fiume Mincio ed i laghi di Mantova.
Per attuarla si è dovuto por mano ad uno specifico decreto del Commissario per l’emergenza idrica del Nord Italia. Da alcuni giorni così dal Garda fuoriescono solo 12 metri cubi di acqua al secondo, che rappresentano la quantità più bassa mai trasferita dal lago al fiume. La misura potrebbe nei prossimi giorni essere ulteriormente ridotta.
Alla ricerca del deflusso minimo vitale. È questo il fulcro del provvedimento che autorizza un deflusso dal lago di Garda nel Mincio inferiore a quello previsto dai regolamenti. L’iniziativa ha lo scopo di quantificare, attraverso la sperimentazione in atto, quale sia la quantità d’acqua che deve essere assicurata al fiume perché questo si mantenga vitale, cioè assicuri la sopravvivenza di tutte quelle comunità presenti nel fiume che vivrebbero naturalmente nell’ambiente grazie ad una sufficiente presenza d’acqua.
Il Mincio ha le sue origini dal più grande lago italiano, comincia il suo percorso a Peschiera del Garda e continua passando da Ponti sul Mincio, Monzambano, Valeggio, Volta Mantovana, Goito, Rivalta e Mantova, dove forma tre laghi: Superiore, di Mezzo e Inferiore. Continua il suo percorso proseguendo per Bagnolo e arrivando fino a Governolo dove si immette, dopo 75 chilometri, nel Po.
Il fiume Mincio ha subìto alcune trasformazioni a causa della Seconda guerra mondiale. Tra tutti i fiumi italiani, il Mincio è forse quello che si definisce di più per alcune caratteristiche particolari, cioè un regime con piene prevalentemente autunnali e primaverili e magre invernali. È navigabile da Mantova fino al Po.
Normalmente il deflusso non era mai sceso sotto i 15 metri cubi al secondo. Nell’attuale stagione la fuoriuscita di 15 metri cubi venne attuata a partire dal 18 settembre 2007, all’indomani del raggiungimento del minimo storico del livello del Garda che aveva toccato 8 centimetri misurati sopra lo zero idrometrico. Dal 19 ottobre 2007 il deflusso era stato ulteriormente ridotto a 13 metri cubi secondo. Il 20 e 21 febbraio è stato nuovamente abbassato a 12 metri cubi secondo, proprio per la sperimentazione in corso.
Intanto il livello del Garda sta faticosamente risalendo. Ieri misurava 73 centimetri. Servirebbe l’accumulo di un altro mezzo metro d’acqua, traguardo per nulla impossibile se ci sarà una primavera piovosa accompagnata da un buon innevamento nel piccolo bacino imbrifero di montagna.

e. s. dal Giornale di Brescia

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