07 Gennaio 2017, 08.05
Idro Bagolino Anfo Val del Chiese
Eridio

Livelli del lago, partita ancora aperta

di Ubaldo Vallini

Le precipitazioni sono scarse, il lago d'Idro riesce ad ogni modo a garantire il minimo deflusso vitale al fiume Chiese. Coi lavori per le nuove opere di regolazione al via, quella dei livelli, è una partita ancora tutta da giocare

 
Col livello a 367,48 sul livello del mare, il lago d’Idro si ritrova ad essere nella media stagionale e riesce ad alimentare senza problemi con 2,5 metri cubi al secondo il fiume Chiese nel punto in cui assolve alla sua funzione di emissario.
Sette metri cubi al secondo sono quelli invece che dopo un bel tuffo finiscono nella centrale idroelettrica di Carpenda e poco dopo vengono riguadagnati dal fiume.

Da alcuni anni insomma, fatta salva un’escursione verso il basso, ma solo per alcuni giorni, avvenuta ad agosto del 2015, l’Eridio vive una situazione di sostanziale stabilità, che vede contenuto il dislivello massimo di regolazione entro il metro e mezzo.

Anni in cui – e ce n’è stati di particolarmente siccitosi - è stato ad ogni modo possibile dissetare i campi della Bassa, a dimostrazione che si può garantire allo stesso tempo gli interessi dei rivieraschi e quelli dell’agricoltura intensiva.

Una regolazione maggiormente efficiente rispetto al passato, quando l’escursione superava i tre metri, che è stata ottenuta in gran parte ottimizzando i rilasci dalle dighe trentine di Malga Boazzo e Malga Bissina.

La partita però è ancora aperta: Regione Lombardia e Provincia di Trento, infatti, si sono accordate per mantenere questa minima escursione intanto che vengono realizzate le nuove opere di regolazione, con la previsione di concluderle entro il 2020.

E poi? Si tornerà alla regola dei 3 metri e passa di escursione come in realtà prevede l’ultima regola convenuta?
Questo temono i Comitati di difesa del lago.

Sarebbe però una decisione anacronistica: i livelli del lago infatti, e su questo anche il Trentino sembra convenire, dovranno essere necessariamente regolati fra quello minimo che garantisce il deflusso vitale e quello massimo che eviti l’allagamento dei territori di Ponte Caffaro e Bondone. Non più di un metro e mezzo, insomma.



Commenti:
ID70544 - 08/01/2017 02:11:52 - (liberissimo) - Che strano

Nessuno commenta questo articolo .... Pare positivo nel leggerlo ... Soprattutto nella parte finale. Comunque staremo a vedere

ID70545 - 08/01/2017 08:16:08 - (doc) - Doc

Io temo!

ID70546 - 08/01/2017 08:18:12 - (Baldo degli ubaldi) -

Sono abbastanza scettico sul fatto che la provincia di Trento dall'oggi al domani abbia cambiato idea, firma per i 3,25 e dopo qualche settimana si dice favorevole al 1,30? Mah

ID70547 - 08/01/2017 10:50:24 - (blb) - alcune precisazioni

il livello di 1,3 mt di escursione e' stato stabilito nell'accordo di programma del 2008 (dopo quello prefettizio del 2007 durato un anno), l'importanza di questo accordo non era sulla quota di massima (infatti essa era comunque imposta dal Registro dighe.. essendo Idro per il momento un lago insicuro) quanto per la quota di minimo a 367,2 corrispondente (attualmente ) al deflusso naturale dall'alveo. Il fatto che il Lago non potesse essere svuotato al di sotto del deflusso naturale fu grande conquista tuttora in vigore con l'accordo siglato nel 2008

ID70548 - 08/01/2017 10:56:14 - (blb) - penso

poi che in futuro bisogna tener conto del fatto che con le nuove opere (se il progetto esecutivo confermera' il definitivo)molto probabilmente il deflusso vitale potra' avvenire al di sotto di quello naturale attuale(grazie allo scavo dell'Alveo)

ID70549 - 08/01/2017 11:02:27 - (blb) - regione Lombardia e trento

si sono si accordate per l'1,30 mt di escursione durante i lavori (anche se questo era gia' stato stabilito e scritto gia' dal 2008) ma si sono altresì accordate sulla regolazione post opere a 3,25 mt di escursione questo e' stato firmato poco tempo fa...

ID70550 - 08/01/2017 11:04:12 - (blb) - io capisco che

bisogna essere ottimisti... ma non si puo' non tener conto di progetti e accordi firmati...

ID70551 - 08/01/2017 11:24:34 - (ubaldo) -

A me pare che il deflusso minimo Vitale sia frutto non tanto di quell'accordo, quanto dell'applicazione di normative europee

ID70552 - 08/01/2017 13:10:17 - (Dru) - Da dove origini il frutto poco importa

Quello che davvero importa è che il primo documento ufficiale locale e locale regionale dove si sancisce il 1,30 quindi direi che è lana caprina dare la paternità del frutto.

ID70553 - 08/01/2017 13:14:17 - (Dru) - In questo mondo i principi contano poco,

Ciò che si conta davvero sono i risultati. È risultato eccezionale nella nostra terra quell'accordo del 2008, prodotto dicuna serie di sinergie e di energie inusuali e inaudite per il nostro modo di pensare locale, fu protagonista di questa eccezionale stagione la Salvaterra Augusta che riportò quelle energie nel documento e l'1,30 è lì a testimoniarlo.

ID70554 - 08/01/2017 13:15:57 - (Dru) - Poi

Data l'eccezione dell'illuminante stagione per il nostro piccolo e povero paese, tutto è tornato alla normalità.

ID70555 - 08/01/2017 13:19:14 - (Dru) -

O insensatezza.

ID70556 - 08/01/2017 13:26:56 - (ubaldo) - Dru, da che pulpito

E' stata fatta una precisazione che secondo me era errata. Non si tratta certo di lana caprina riportare correttamente cosa è successo correggendo un errore. E poi fa specie che sia proprio tu a richiedere interventi più superficiali, cioè che lasciano perdere le vere origini di un provvedimento. Un modo di fare che mettono in strana luce anche il tuo dire espresso in altre occasioni.

ID70557 - 08/01/2017 13:57:05 - (Dru) - Caro Ubaldo

Se leggi bene la mia proposizione sopra, ho specificato ciò che della proposizione non si deve dimenticare se la si vuol comprendere: o detto "in questo mondo" cioè ho detto del mondo della scienza, perché è "questo" il mondo che oggi appare. Appare un mondo che "conta" il risultato indipendentemente dall'origine che lo produce, un'indipendenza che cancella l'origine e assurge a potenza il risultato.. contano i risultati. In quella stagione il risultato fu quel documento, bello o brutto (per scienza poco importa). Oggi cosa contiamo?

ID70558 - 08/01/2017 13:59:46 - (Dru) -

Fu messo l'1,30 e oggi cosa leggiamo nei nuovi documenti?

ID70559 - 08/01/2017 14:01:19 - (Dru) - Nel vero mondo

I principi contano eccome.

ID70560 - 08/01/2017 14:50:38 - (mananto) - gentile blb

io chiarirei due aspetti. L'accordo di programma del 2008 non stabilisce, come dice lei, un range di mt 1,30, bensì di Tale escursione è ribadita dagli accordi recenti tra Regione Lombardia e Provincia autonoma di Trento. L'escursione di 1,30 è garantita fino al collaudo delle nuove opere. Concordo con lei che, nel caso le opere venissero terminate tra una decina di anni, l'1,30 sarebbe una grande conquista. Grazie ai sottoscrittori dell'accordo di programma 2008 o a chi ha ritardato il decorso delle opere che, ricordo bene dovevano essere concluse entro il 2013. Concordo appieno con il direttore in merito all'anacronismo dell'escursione a mt 3,25, già ribadite a suo tempo dai compianti Vaglia e Corradini e da altri ancora

ID70561 - 08/01/2017 14:56:40 - (mananto) - rifaccio il commento

io chiarirei due aspetti. L'accordo di programma del 2008 non stabilisce, come dice lei, un range di mt 1,30, bensì di 3,25, rifacendosi ad un regolamento di gestione del lago risalente al 2002. Tale escursione è ribadita dagli accordi recenti tra Regione Lombardia e Provincia autonoma di Trento. L'escursione di 1,30 invece è garantita fino al collaudo delle nuove opere. Concordo con lei che, nel caso le opere venissero terminate tra una decina di anni, l'1,30 sarebbe una grande conquista. Grazie ai sottoscrittori dell'accordo di programma 2008 o a chi ha ritardato il decorso delle opere che, ricordo bene dovevano essere concluse entro il 2013? Concordo appieno con il direttore in merito all'anacronismo dell'escursione a mt 3,25, già ribadite a suo tempo dai compianti Vaglia e Corradini e da altri ancora

ID70563 - 08/01/2017 16:09:47 - (blb) - x ubaldo

e' certo che il deflusso minimo vitale e' sancito da leggi europee .. ma nel caso del Lago d'Idro esso viene confermato nell'accordo del 2008 (in piu' punti ) alla quota di 367,2 che e' la quota di deflusso naturale del lago... Ti sembra poco? . Ora (in barba a quest'accordo del 2008) mi sembra che dai progetti delle opere e dal nuovo accordo tra Lombardia e Trento sia del tutto probabile che il deflusso minimo a fine opere non sara' piu' alla quota naturale (367,2 mt quota idrometro)... ma piu' basso di almeno un metro . Su quali basi dici che il deflusso in futuro sara' quello naturale? Abbiamo riempito pagine e pagine e pagine di questo blog sul problema dello scavo dell'alveo (Savanella) nelle opere del lago.. ce ne siamo dimenticati?

ID70567 - 08/01/2017 17:11:42 - (blb) - x mananto

scusi ma nell'accordo del 2008 viene fissata la regola di 1,30 mt di oscillazione (art 6) durante i lavori. Non si parla di regola di 3,25. (a meno che io non sappia leggere). Questo 1,3 mt e' confermato anche dai fatti dal 2008 in poi.. altrimenti se come si dice mananto viene stabilita la regola di 3,2 mt avremmo dovuto avere anche in questi anni 3,2 mt di escursione, oltre ai documenti i fatti stessi smentiscono la sua teoria.

ID70568 - 08/01/2017 17:16:24 - (blb) - x mantanto

l'accordo del 2008 non poteva prevedere regole oltre i lavori perche' esso secondo la legge e' strumento per concertare le grandi opere.. dare voce e peso a soggetti che secondo la normale legge del procedimento amministrativo non hanno. Esso scade a conclusione delle opere. Non era quindi quella dell'accordo ne la sede ne lo strumento per stabilire una regola post opere...

ID70569 - 08/01/2017 17:18:54 - (mananto) - per blb

non voglio essere invadente. E' chiaro che un'escursione di 3,25 presuppone, come ben dice lei, un livello massimo oltre il quale è impossibile andare, ossia 370,00 mt e un livello minimo raggiungibile solo attraverso l'escamotage della savanella a 366,75, eludendo così la normativa sul deflusso minimo vitale la cui quota è di mt 367,20. Anche la quota massima di mt 370,00 è un azzardo dato il biotopo di Baitoni. Con il buon senso si dovrebbero contenere i livelli da un massimo di 369 mt ad un minimo di 367,20 8range di 1,80) salvo gravi problemi di siccità o di sicurezza. Qualche problema sicuramente salterà fuori dopo la fine lavori ma non sarà mai come quelli affrontati dai cittadini del lago dodici-quindici anni fa.

ID70570 - 08/01/2017 17:24:51 - (blb) - vi era pero'.. (e questo faceva ben sperare)

sempre nell'accordo del 2008 all'art 8 l'impegno ad aprire i tavoli attraverso anche la partecipazione dei comuni per una nuova regola che magari confermarse l'1,3 mt stabilito in pendenza di opere....

ID70571 - 08/01/2017 17:38:09 - (blb) - ora.. in barba all'art 8 adp 2008

con il nuovo accordo di giugno 2016 tra Lombardia e Trento viene fissata una regola post opere di 3,25 mt di escursione. Questo contenuto deve essere condiviso anche dal Comune di Idro se vuole avere i soldi dell'ingresso. Con la condivisione del documento anche da parte del comune di Idro , verra' (a mio modesto parere) preclusa qualsiasi discussione sull'1,3 mt di escursione. La regola sara' senza se e senza ma 3,2 mt stabilita dall'accordo del 2016 e accettata anche dal Comune di Idro (se accetta naturalmente). Se poi si vuole sperare facendo finta che non esistano accordi di questa portata fate pure...

ID70572 - 08/01/2017 17:43:55 - (blb) - x mananto

sono d'accordo con il tuo ultimo post.. ma se i 3,25 mt non si possono attuare come tu dici (e tutti lo speriamo ). si puo' sapere perche' diavolo questa oscillazione e' stata concordata tra Lombardia e Trento a giugno 2016?Leggi qui : http://www.vallesabbianews.it/files/magazine/doc/AccordoLombardiaTrento.pdf

ID70573 - 08/01/2017 17:50:58 - (blb) - estratto dall'accordo 2016 Lombardia Trento

B.3.2. Gli Enti sottoscrittori prendono atto che, dopo la conclusione degli interventidi messa in sicurezza delle opere di regolazione direttamente interferenti con ilivelli idrici del lago d’Idro, trovano nuovamente applicazione le condizioni stabilitenel “Regolamento per la gestione coordinata del lago d'Idro e dei serbatoidell'Alto Chiese - Edizione 21 Marzo 2002” allegato alla deliberazione della GiuntaRegionale della Regione Lombardia n. VII/9297 del 7 giugno 2002 (“Regolamento2002”).

ID70574 - 08/01/2017 17:52:15 - (blb) - ......

che io non sappia leggere ... o che le parole abbiano significato diverso da come scritto nel vocabolario... ditemi voi...

ID70575 - 08/01/2017 17:58:31 - (mananto) - gentile blb

Non metto in dubbio quanto lei afferma sul 1° comma dell'art. 6 dell' ADP 2008 (regola di gestione e volumi di erogazione). E' quello che viene dopo che mi preoccupa, ossia quando si fa riferimento al regolamento del 2002. Probabilmente sarà riportato in maniera a me incomprensibile (comunque l'equivoco sui volumi di erogazione piuttosto che sui livelli è palese), sta di fatto che sul sito www.lagodidro.regione.lombardia.it , al paragrafo "La regola attuale" viene riportato testualmente: "L'attuale riferimento per la regolazione delle acque del lago è il Regolamento per la gestione coordinata del lago d'Idro e dei serbatoi dell'Alto Chiese (edizione 21 marzo 2002). Il Regolamento prescrive le modalità di gestione delle acque del bacino del lago e del fiume Chiese, da effettuare in coordinamento con i serbatoi dell’alto Chiese e basate su un'escursione massima dei livelli pari a 3,25 metri a partire dalla quota di massima regolazione".

ID70576 - 08/01/2017 18:01:06 - (mananto) -

sono sempre state queste le "linee guida" imposte dalla Regione Lombardia alle quali hanno dovuto sottostare i progettisti a livello esecutivo e i successivi accordi tra Enti.

ID70577 - 08/01/2017 18:26:05 - (blb) - gentile mananto

nell'adp 2008 all'art 6 nella seconda parte si fa riferimento al regolamento 2002 per quanto riguarda i volumi, per i livelli viene in piu' punti ribadita la regolazione da 367,2 mt a 368,5 mt . Non dimentichiamoci che si sta parlando sempre di pendenza di opere... ci si riferisce alla regolazione nel solo periodo ante e durante la costruzione delle nuove opere del lago (pochi anni).Il problema e' incidere sulla regola post opere(derogata solo momentaneamente dall'accordo del 2008 in pendenza di opere destinata a scadere). Ora secondo me torno a ripetere che qualsiasi discussione per incidere sulla regola del 2002 (cercando di rendere permanente quella attuale in pendenza di opere) e' preclusa da questo nuovo accordo Lombardia Trento (a maggior ragione se verra' accettato anche dal comune di Idro

ID70578 - 08/01/2017 18:48:36 - (blb) -

non capisco come mai ci si sia concentrati sul no alle opere e non si e' chiesto uniti una regola certa post opere... qualsiasi giorno sarebbe buono per andare muniti di cartelli a chiedere un nuovo regolamento duraturo di 1,30 post opere.. alla luce di una gestione che ha retto in questi anni con 1,3 mt di escursione e soprattutto alla luce dell'art 8 dell'accordo di programma 2008 nel quale Regione Lombardia si era impegnata a fare una regola condivisa con la partecipazione dei comuni lacustri. che abbiamo fatto in questi anni? Ora Lombardia e Trento hanno deciso con l'accordo del 2016 anche per i Lacustri. Ai lacustri non rimane altro che accettare l'imposizione di una regola non condivisa che conferma quella del 2002 , se vogliono i soldi per l'ingresso. E dell'art 8 dell'accordo del 2008?

ID70579 - 08/01/2017 20:04:29 - (mananto) -

sig. blb, il suo ragionamento è preciso e non può essere che condivisibile. Mi è parso di capire che per lei l'accordo di programma sottoscritto nel 2008 in linea di massima è un buon punto di partenza seppur perfettibile come del resto tutti gli accordi che dir si voglia. La mia perplessità invece riguarda l'esistenza di qualche cavillo contenuto nell'ADP che ha autorizzato la Regione ad esigere un progetto esecutivo che prevedesse il range di 3,25, oscillazione ribadita a chiare lettere nel sito dedicato del quale facevo riferimento in un mio precedente commento e negli attuali accordi quadro o convenzioni. Avrei individuato in quel secondo comma dell'art. 6 dell'ADP tutti i mali della questione, perchè lo ritengo fuorviante e poco chiaro. Converrà con me che in merito all'escursione post-opere, tutte le perplessità avanzate dai comitati e dall'attuale amministrazione si sono puntualmente avverate.

ID70580 - 08/01/2017 20:05:34 - (mananto) -

Non mi risponda che la precedente amministrazione avrebbe avuto maggiori e migliori argomenti contrattuali dell'attuale.

ID70581 - 08/01/2017 20:11:54 - (Dru) - Eppure è proprio così

Quando si vuol far la guerra il meglio che ti può capitare è di andar in guerra...

ID70582 - 08/01/2017 20:48:14 - (mananto) -

non è questione di guerra, sig. Dru, la questione è calare le brache o tenerle ben strette in cinta. Comunque sia è una follia l'accordo di cui all'estratto riportato da blb. E' anacronistica perchè inattuabile l'oscillazione di 3,25 come afferma Ubaldo Vallini, ma se ne era già parlato a lungo anni fa.Speriamo si faccia sentire anche il sindaco di Bondone in merito. Per quanto concerne la savanella siamo tutti d'accordo che non andrebbe realizzata.

ID70583 - 08/01/2017 21:04:50 - (blb) -

le esigenze progettuali di Regione Lombardia erano ben note con il progetto preliminare prima dell'accordo del 2008. L'accordo e' stato voluto dai comuni proprio per modificare il progetto preliminare inalzando la traversa e togliendo la Savanella condizionare l'uso della galleria opere compensative pulizia acque impegno a una futura regola condivisa ecce. Questo e' scritto caro Mananto lo legga bene. Ha detto bene era un punto di partenza.. il problema era poi quello di farlo rispettare

ID70584 - 08/01/2017 21:16:28 - (blb) -

le perplessita' che poi si sono puntualmente avverate, i primi ad averle caro Mananto sono stati i Sindaci firmatari del 2008. Sapevano bene che il peso dei comuni nel procedimento amministrativo di autorizzazione delle opere era quasi nullo.il Comune di Idro ha espresso parere contrario all'opera ma l'opera e' stata appaltata lo stesso...

ID70585 - 08/01/2017 21:20:17 - (blb) - ora Mananto

le faccio io una domanda: E' il caso che il sindaco di Idro sottoscriva la convenzione esecutiva dell'accordo Lombardia Trento che prevede come sopra riportato la regola futura di escursione del lago a 3,25 mt? o non dovrebbe firmarla? lei che Farebbe?

ID70587 - 08/01/2017 21:31:35 - (blb) - siamo tutti d'accordo

siamo tutti contro la savanella e siamo tutti contro la regolazione a 3,25 mt. Sara' pure anacronistica ma la futura regolazione a 3,25 e' stata decisa nel'accordo Lombardia Trento pochi mesi fa. Il comune di Idro deve accettarla se vuole avere soldi....

ID70588 - 08/01/2017 21:34:59 - (ubaldo) - La savanella?

Mi pare che sia un problema inesistente: se il livello minimo del lago deve essere 367,20 è ovvio che a quel livello i mc necessari a garantire il deflusso minimo vitale devono uscire lo stesso e anche i pesci devono poter oltrepassare lo sbarramento. La savanella serve a questo: teoricamente permetterebbe di abbassare il lago di ulteriori 45 centimetri, se non ricordo male, ma in quel modo di acqua non ne uscirebbe più e nemmeno i pesci potrebbero passare. Quindi la savanella non può essere utilizzata per abbassare ulteriormente il lago in barba alle normative sul MDV.

ID70589 - 08/01/2017 21:43:36 - (ubaldo) - Quanto ai 3,25 dopo le opere...

Nessuno potrà più imporlo, per i motivi che ho già elencato nell'articolo. Non dubito che si troverà un accordo regolando il lago abbondantemente sotto i due metri di escursione. La prossima battaglia da fare sarà piuttosto sui volumi di acqua necessari per irrigare la bassa: colture idrovore come quella del mais (da utilizzare soprattutto per alimentare animali) e metodi irrigui ottocenteschi non hanno più ragione di esistere. In questo campo servono studi seri ed investimenti, per il bene di tutti.

ID70591 - 08/01/2017 22:28:04 - (mananto) - gentile blb

penso che l'accordo sia competenza di Regione Lombardia e Provincia autonoma di Trento e il sindaco di Idro non c'entri nulla. Se vorrà avere a disposizione i soldi del nuovo ingresso dovrà firmare una convenzione che lo vincolerà all'accordo quadro strategico. La stessa formula ricattatoria era contenuta nell'ADP 2008. Non so come la possa pensare il sindaco di Idro. La mia opinione è che firmerà (se non l'avrà già fatto) in quanto c'è il rischio che Idro non veda più un quattrino dei fondi per i Comuni confinanti. Anche su questi finanziamenti ci sarebbe da discutere. Iniquità su iniquità. Anfo niente, Idro e Bagolino milioni a palate. E' ora di finirla con le Regioni autonome e con i comuni ad esse confinanti. Altri Comuni come appunto Anfo, Treviso, Capovalle e Lavenone dovrebbero poter accedere a contributi. Non milioni a cascata ma congrui finanziamenti mirati alla valorizzazione del territorio.

ID70592 - 08/01/2017 22:35:31 - (mananto) - segue per blb

Il primo anno vennero assegnati contributi minimi a tutti i CXomuni della Provincia di Brescia in quanto provincia confinante col Trentino. Da Palazzolo sull'Oglio a Bagolino in base agli abitanti e all'estensione territoriale. E' chiaro che anche così non va bene. Ritornando al Sindaco di Idro non vorrei essere al suo posto. O fa marcia indietro e firma e perde il consenso come avvenne con il suo predecessore o continua con i ricorsi indebitando ulteriormente il Comune senza poter attingere ai finanziamenti da destinare alla valorizzazione del territorio. Lei, ne son certo obietterà che il rifacimento della sede municipale non rientra tra questi. Sono con lei.

ID70593 - 08/01/2017 23:02:46 - (blb) -

il deflusso minimo e' garantito anche adesso dall'incile naturale.Che bisogno c'e' di scavare un canale largo 4,5 mt piu' basso di un 1,2 mt piu' un altro in parte largo altri 2 mt per la risalita dei pesci (dati del progetto definitivo). Con canali di questa grandezza a mio parere il deflusso minimo vitale puo' essere rilasciato alla quota di 366 idrometro senza infrangere nessuna legge. Spero di sbagliare e di dover dare Ragione a Ubaldo....

ID70594 - 08/01/2017 23:14:02 - (blb) -

per il momento torno a ribadire che l'accordo del 2016 prevede una regola post opere di 3,25 mt di escursione... se come dice Ubaldo questa sia irrealizzabile puo' solo fare piacere ma sinceramente non penso che questi di Regione Lombardia si accordino con Trento su una cosa che non si puo' fare...

ID70595 - 08/01/2017 23:17:42 - (blb) - x mananto

e' evidente il ricatto dell'accordo del 2016 al quale il sindaco di Idro dovra' sottostare se vuole avere i soldi. Non capisco a quale formula ricattatoria tu ti riferisca riguardo all'accordo del 2008...

ID70597 - 09/01/2017 09:27:21 - (mananto) -

Lei afferma che l'ADP non è lo strumento per stabilire una regola post opere perchè scade al termine dell'esecuzione o del collaudo delle stesse. Che significato ha allora la disposizione contenuta nel documento per cui la nuova galleria di bypass funzionerà solo in caso di conclamata criticità? Non è forse questa una disposizione post-opere? La Prof. Elena Bini quando paventava, in tempi non sospetti, il rischio di un' escursione eccessiva dei 3,25 mt, se lo era forse sognato o lo aveva arguito leggendo l'ADP? E' un conto discutere sull'anacronismo della disposizione (e sono con lei e con il direttore) un conto è negare l'esistenza di tale disposizione nell'ADP, o se meglio vuole, negli altri documenti ad esso correlati?

ID70599 - 09/01/2017 11:53:43 - (blb) - a conclusione

verrei tirare le fila del discorso:le accuse mosse all'adp del 2008 sono infondate , esso oltre a dare una serie di vantaggi fissa una regola di 1,3mt di oscillazione partendo dal deflusso minimo a 367,2 (quota naturale, la nuova traversa doveva essere al livello di quella attuale senza savanella) in pendenza di opere (cioe' prima e durante i lavori) la regola del post opere era da discutere e ogni giorno sarebbe stato buono dal 2008 in poi per discuterla ......

ID70600 - 09/01/2017 12:04:30 - (blb) - della battaglia

svolta dal comune di Idro contro le opere mi sembra si sia guadagnato ben poco, anzi si e' perso anche quello che era scritto nell'accordo del 2008.. (aspettiamo comunque l'esito del ricorso pendente)

ID70601 - 09/01/2017 12:10:55 - (blb) - ora

anche la possibilita' di discutere una regola post opere che confermi magari quella attuale di 1,3 mt di oscillazione sembra essere svanita grazie all'accordo Lombardia Trento del 2016 che furbescamente ha condiziono l'erogazione dei fondi ODI STRATEGICI per l'ingresso al paese e altro all'accettazione dei contenuti dello stesso (da parte del Comune di Idro )che prevedono la conferma di una regola post opere a 3,25 mt di escursione...

ID70602 - 09/01/2017 12:20:33 - (blb) - vista la situazione

e vista l'importanza vitale che riveste l'ingresso al paese anche io se fossi il sindaco a questo punto forse accetterei. Sarebbe pero'' il caso di smettere di dare la colpa ai predecessori e di dire che la firma per i finanziamenti dell'ingresso e' svincolata dall'accordo che contempla la regolazione a 3,25 perche' non e' cosi. Tutti devono sapere cosa si sta firmando e chi firma se ne prenda la responsabilita'....

ID70603 - 09/01/2017 12:25:47 - (blb) - ... se poi

vogliamo essere ottimisti a prescindere da accordi e progetti.. cosi sia se vi pare....

ID70604 - 09/01/2017 12:53:25 - (mananto) -

concordo su quasi tutto quanto da lei esposto. Mi spiace non saper rispondere alla sua domanda ossia cosa farei se fossi al posto del sindaco di Idro, se firmerei o meno. Troppo difficile trovare una risposta coerente in questo momento. Il concordare "quasi tutto" si riferisce sempre alla escursione di mt 3,25 che non è scaturita dagli ultimi accordi tra Regione Lombardia e la Provincia di Trento come lei, almeno sembra, affermare. Se ne parlò tanto, ma tanto tempo prima, praticamente dalla firma dell'ADP 2008. Chi ne paventava il rischio non era un veggente, avrà esposto le sue perplessità leggendo attentamente i risvolti dell'ADP e non facendo una mera analisi grammaticale di ciò che vi è riportato. Lo ha detto anche lei, sig. blb, che i primi ad essere tratti in inganno dalla Regione sono proprio stati i firmatari originari. Le chiedo scusa per la pazienza ben sapendo di averla tediata con troppo insistenza.

ID70608 - 09/01/2017 17:57:59 - (blb) -

e' certo che la regolazione non e' scaturita dagli ultimi accordi Lombardia Trento ... essa scaturisce dal regolamento del 2002. Questo regolamento era comunque migliorativo rispetto ai 7 mt precedenti e' stato firmato in rapresentanza dei locali dalla comunita' montana. Il comune di Idro prese le distanze e risulto' chiaro a tutti che la comunita' montana in quel frangente non era stata rappresentativa degli interessi dei lacustri.

ID70609 - 09/01/2017 18:06:30 - (blb) - questo regolamento del 2002

non e' assolutamente confermato dall'accordo di programma del 2008.. anzi viene derogato a 1,3 mt perche' torno a ripere che l'accordo del 2008 esprime una regola temporanea (ante e durante i lavori delle opere del lago) che ha fatto tutti contenti. Una canzone di Battisi dice "lo scopriremo solo vivendo"... Beh mananto la regolazione dell'adp 2008 la stiamo vivendo e viene confermata a 1,30 mt... piu' di cosi non so che dirle

ID70610 - 09/01/2017 18:14:49 - (blb) - sempre il regolamento del 2002

trova invece conferma come regolazione post opere nell'accordo Lombardia Trento del 2016 (http://www.vallesabbianews.it/files/magazine/doc/AccordoLombardiaTrento.pdf ). Attraverso le convenzioni esecutive dello stesso il Comune di Idro dovra' accettare la conferma del regolamento del 2002 (per una regolazione post opere fino a 3,25 mt di escursione. Una volta accettato caro Mananto ai voglia di andare a ridiscutere il regolamento .....

ID70611 - 09/01/2017 18:19:42 - (blb) - io ringrazio lei Mananto

per la pazienza

ID70612 - 09/01/2017 20:30:54 - (brogio) - signor direttore

a proposito di savanella, è mia convinzione che, in corso d'opera, verranno revisionati i parametri oscillatori dei livelli in modo tale da abbassare di circa 50 cm o poco più il livello di massimo invaso a scapito del livello minimo, maggiorando così la profondità della savanella dagli attuali 45 cm ad un metro circa. Sicuramente i Comuni di Bondone e di Bagolino faranno pressioni in tal senso con la Provincia autonoma di Trento, dopodichè sarei curioso di vedere le dimensioni dei pesci che dovranno risalire dal canale a meno che, tra essi, non venga assimilata anche l'idra di mitologica memoria.

ID70614 - 09/01/2017 21:04:05 - (brogio) - per blb e mananto

dal momento che la vera priorità del Comune di Idro è il PGT, molto probabilmente il Sindaco firmerà la nuova convenzione (se non l'avrà già fatto), con la garanzia di avere via libera con lo strumento urbanistico. Per l'eventuale firma non subirà l'ostracismo in termine di consensi, come avvenne per i predecessori Sindaci Salvaterra, Bonardelli e Mabellini, in quanto con una lettera aperta o meglio ancora con un memoriale addosserà ogni colpa ai primi firmatari dell' Accodo di Programma. "Cosi è se vi pare" diceva Pirandello a proposito dell' inconoscibilità del reale e ognuno di noi può dare la propria interpretazione.

ID70615 - 09/01/2017 22:32:43 - (Dru) -

Sono per quanto dice brogio e a mananto replico che abbassare le braghe o tenerle ben salde dipende sempre da un modo di comportarsi durante una guerra, se il nemico è sommamente più potente di te calarle le brache è quanto inevitabilmente ti capiterà se non ti sai mettere con esso d'accordo prima.

ID70616 - 09/01/2017 22:50:48 - (blb) - x brogio

Perche' si riesca ad addossare la colpa ad altri con una firma del genere di inconoscibilita' del reale ce ne vorra' parecchia... ma di mistificazione del reale e dei documenti ne e' stata fatta tanta e non mi stupisco piu' di nulla. La savanella nel progetto definitivo delle opere e' 1,2 mt sotto il livello dell'attuale traversa a circa 366 mt (quota idrometro) larga 4,5 metri piu' c'e' il canale risalita pesci largo 2 metri un po' meno profondo ....

ID70621 - 10/01/2017 14:26:55 - (brogio) -

come volevasi dimostrare. La quota di 370 mt è evidentemente troppo alta e allora scaviamo sotto l'incile per garantire l'oscillazione a 3,25 mt. I Presidenti della Regione Lombardia e delle Province di Trento e Brescia insieme al Sindaco di Bagolino hanno già la penna in mano

ID70627 - 10/01/2017 22:58:05 - (blb) -

il problema progettuale della savanella e' risaputo. Scusate se torno all'accordo del 2008, ma in esso, per quanto concerne le opere,si era convenuto (firmato da Formigoni) che la nuova traversa doveva essere a livello dell'attuale traversa... poi questo accordo si e' pensato bene di screditarlo (invece di difenderlo e farlo applicare uniti)... il risultato e' che nel progetto definitivo (in difformita' all'accordo) parte della traversa non sara' alla stessa quota (savanella).

ID70628 - 10/01/2017 23:27:39 - (blb) -

e poi leggi Idro Informa (Idro disinforma per quanto riguarda l'articolo del sindaco ) dove viene ribadito che il regolamento del 2002 sarebbe stato approvato e condiviso nell'accordo del 2008. e che il nuovo accordo Lombardia Trento non impone a Idro nessun obbligo.. sei contento che a Idro si venga considererati incapaci di leggere i documenti... e a questo punto pensi che non servono i finanziamenti per il nuovo ingresso... basterebbe un naso da sponda a sponda.

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