Lance Armstrong e la vera potenza
di Dru
Ho seguito in Tv il nuovo film su Lance Armstrong e mi dispongo qui a fare alcune considerazioni intorno la sua vicenda ed in generale sulla vicenda della vita per come la significhiamo
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In sintesi, nel ciclismo qualcosa non va, e lo dico nel senso più profondo di "cosa" significhi l'andare e non solo in bici.
Armstrong riassume così la sua vicenda personale: "So esattamente cosa è successo all'industria del ciclismo. So cosa è successo alla Trek: da 100 milioni di dollari di vendite passò a 1 miliardo di dollari. So cosa è successo alla mia fondazione per combattere il cancro: da non raccogliere un dollaro a raccogliere 500 milioni di dollari e aiutare tre milioni di persone".
L'ex corridore lancia poi un appello: "Vogliamo cancellare tutto questo? Non credo che nessuno abbia voglia di dire sì. Non credo che la storia sia stupida. La storia corregge un sacco di cose. E io sento di aver vinto quei Tour. I 7 titoli al Tour? Credo che dovrebbe esserci un vincitore e lo sto dicendo come semplice appassionato".
Poi Armstrong spingerà l'acceleratore e con verità affermerà che è lui quel vincitore.
Ma perché dico che questa è la verità?
Sembrerebbe che la storia abbia sancito proprio il contrario, ma ha ragione lui, la storia non e stupida.
E la storia quando non è stupida?
La storia non è stupida quando non ferma il progresso di questa rispetto alle leggi che la pretendono.
Armstrong con scientifica determinazione produsse il programma più efficace per vincere sugli altri, a qualsiasi mezzo, ebbene questo significa potenza.
E la potenza storica è ciò, il divenire, che si oppone alla potenza della verità, l'immutabile verità delle leggi.
Se la potenza della verità vince, vince sulla potenza storica, perché tratta la storia con potenza, ma in quanto la potenza è appunto la capacità di far diventare, cioè di entificare e nientificare, la potenza della verità si fonda proprio sulla storia, in quanto per storia appunto intendiamo l'entificazione e la nientificazione del dato o fenomeno.
In parole povere, se la verità si fonda sul significato di divenire, in quanto lo domina per potenza, in quanto la potenza è divenire, la verità tramonta, cioè la verità può esser solo storica.
Se Armstrong non ha vinto ancora anche la sua vicenda extra cilistica, questo non vuol dire che la storia è stupida e nemmeno che egli ha perso le sue 7 vittorie al Tour, ma significa soltanto che le leggi hanno impedito anche questa volta alla vera potenza di esprimersi.
Intendo affermare che l'uomo che sa essere potente debba osare là dove con le leggi frena e teme lo sviluppo scientifico della vittoria sulla sconfitta di Armostrong, ma anche della vita in genere.
Intendo anche affermare che fin tanto che Lance Armstrong negava la verità riusciva campione, ma era campione della verità che intende dominare la potenza non della potenza che domina la verità, era campione dei tanti che si illudono ancora che è tramite le leggi che si è potenti.
Quando, invece, ha affermato la verità della potenza allora la potenza, che ha confessato dove stesse la potenza della verità, che sta nella potenza e non nella verità, ha voluto trattenere la potenza, ne ha tentato il soffocamento impossibile, impossibile in quanto la verità si fonda sulla potenza.
Ha ragione Armstrong in potenza li ha vinti lui i Tour.
Commenti:
ID69873 - 27/11/2016 19:35:23 - (Dru) - Se pensiamo che la comunita sia la possibilità di vittoria allora si
Direi che hai espresso una forma di potenza. Quanti oggi davvero sono disposti a credere nella comunità, qualsiasi essa sia? Ad utilizzarla, a disporne, ma a credere che in essa vi sia la vera forza è il principio che muove le ragioni di una società che sono ragioni che ostacolano l'individualità, il film se lo leggi lo dice quando Armstrong colpisce nel gruppoe il gruppo si piega alle sue volontà, restando nell'omertà. È, quella che esprimi, una espressione dell'intersoggettività, ma l'intersoggettività in ultimo è ancora una volontà di potenza, cioè pensiero che non parla della verità, infatti Armstrong viene poi vinto dalla verità della comunità. Ma restano le sue vittorie scientifiche, fatte sulla potenza.
ID69875 - 27/11/2016 19:39:46 - (Dru) - Tra la comunità ciclistica e Armstrong
Ha vinto palesemente la comunità cilcistica che ha paura del progresso, che vota SI alla riforma della costituzione perché votare NO per Armstrong e SI per il ciclismo tradizionale, fatto di soli muscoli alimentato da prodotti naturali , è contro sistema e suo progresso, contro comunità e chi auesta comunità controlla. Il parallel è forzoso nei termini del contenuto, ma assai preciso nella forma.
ID69887 - 27/11/2016 21:12:07 - (Tc) - ...
avra' anche vinto i tour...ma e' come se non li abbia mai vinti,visto che la comunita' glieli ha tolti...e come lui chissa' quanti...forse quasi tutti...Di Luca docet...e prima di lui il mitico Marco...solo che li la comunita' lo ha messo a tacere...per sempre...
ID69890 - 27/11/2016 21:21:01 - (Dru) - Diciamo che la comunità ha vinto oggi
Sette feticci, ma i sette Tour li ha vinti Armstrong.
ID69892 - 27/11/2016 21:46:41 - (Leretico) - Vincere è sempre rispetto a un termine
Vincere è sempre rispetto a un termine, posto dalla società come limite oltre il quale da perdente si diventa vincenti. E' chiaro che se il vincere è un valore più elevato della vita qualcuno decide di uccidere gli altri o se stessi (vedi doping) pur di arrivare primo. La società che penas di durare nel tempo tutela i propri giovani perchè possano portare la comunità a durare nel tempo. In tutti i casi in cui nel lungo periodo si rischia la sopravvienza della ccomunità vengo inseriti sistemi di correzione. Se questi sistemi si scontrano con la volontà del singolo ecco che nascono i Lance Armstrong. La comunità deve tutelare la salute oppure l'ansia di vittoria e di potere del singolo? E in nome di quest'ansia, deve distruggere il futuro o pensarne uno migliore per tutti? Ai miei figli insegnerei a non imbrogliare per vincere né rischiare un bene superiore come la vita pur di prevlere in uno sport.
ID69894 - 27/11/2016 23:02:06 - (Dru) - Anche la vita
è sempre rispetto ad un termine, e il doping e la sua ricerca ha spostato il termine di molte vite. Io ti consiglierei, quando affermi qualcosa, di cercarne l ragioni solide dell'affermazione e non di dir subito qualcosa che è immediatamente controvertibile... ad Armstrong tolserocicpremi per una questione più veniale di quanto pensi, infatti le.ragioni per lascirne i premi sono molto più valide dal punto di vista della sola vita. Pensa a quanti ha salvato la fondazione contro il cancro sostenuta grazie alle sue vittorie e i suoi soldi vinti attraverso la sua volontà di vittoria. La ricerca sulle sostanze dopanti allunga la vita, oltre che le prestazioni, si chiamano appunto medicine Leretico.. Ma l'ideologia affermazione della parità delle condizioni frena il progresso di queste giuste e sacrosante volontà. Mai capito ad esempio perché nel risultato la in cominciamento deve esser pari, ma allora tanto vale che lo sia anche il
ID69895 - 27/11/2016 23:04:46 - (Dru) -
risultato e tutti vissero infelici e moribondi...
ID69896 - 27/11/2016 23:07:01 - (Dru) -
Però convinto di esser nel giusto... :-)
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ID69871 - 27/11/2016 19:27:07 - (Leretico) - I tour li ha vinti, le leggi no
Vincere è più importante di come vincere? Chi vince scrive la storia? In un mondo dove la storia è scritta dal vincitore non c'è posto per la verità anche se essa non sparisce. Lance Armstrong ha pensato di vincere con il doping? È stato superiore con l'inganno? È che cos'è l'inganno? Ma perché non uccidere se per vincere basterebbe eliminare i propri concorrenti? Perché non fare un tour con le mitragliatrici sulla bici così da polverizzare chiunque si metta davanti? La potenza del doping preso di nascosto fa vincere i tour ma fa perdere molto altro. Avrà vinto i tour ma ha perso il senso dello stare in una comunità. Pensava di non averne bisogno, invece. La verità non si fonda sulla potenza ma la potenza si fonda sulla verità.