Equinozio d'autunno, segreti tra cielo e terra

Avverrà intorno al primo pomeriggio. Ma cosa esattamente? Il giorno dell'equinozio ha sempre avuto significati simbolici molto profondi nella storia dell'uomo. Di magico c'è, soprattutto, che la giornata si riparte in 12 ore diurne e 12 notturne. Una ripartizione perfettamente armonica, che avviene solo due volte l'anno: all'inizio dell'autunno e della primavera. "Equinozio" deriva dal latino e significa "notte uguale". Tradotto scientificamente, vuol dire che in questi giorni, sia l'emisfero settentrionale che quello meridionale ricevono la stessa quantità di luce solare; mentre il sole sorge perfettamente ad est e tramonta esattamente ad ovest.

E se la terra in questo giorno gode di un'armonia quasi perfetta, nei suoi angoli più remoti avvengono piccoli miracoli prevedibili: in questo giorno infatti, il Polo Sud si gode la luce naturale del sole, che per la prima volta dopo sei mesi torna ad illuminare. Al Polo Nord, invece, ci si prepara ad affrontare sei lunghi mesi di buio perenne.

Un giorno con tanti significati, che i Maya hanno impresso nella civiltà umana con uno dei monumenti più impressionanti di sempre: con una base di 55 metri per lato ed un’altezza di 30 metri, la piramide a gradoni di Chichèn Itzà, è stata progettata per proiettare magici giochi di luce proprio nei giorni degli equinozi. Più vicino, in Inghilterra, un complesso megalitico progettato con molta probabilità per essere un centro astronomico, è allineato secondo i punti equinoziali e solstiziali: il mistero di Stonehenge, uno dei luoghi di culto più sacri ai Druidi.  

Il fascino di segreti mai rivelati, l'equilibrio da luce e tenebre e la luna che resta più a lungo del solito: conviene fermarsi con le domande e restare in ascolto di uno dei giorni più magici dell'anno.