«Alla faccia del titolo di studio e della continuità didattica..» ci scrive un'insegnante. Ecco la sua storia
Se ci mettiamo a cercare il lavoro con più dignità o quello più frustrante non ne usciamo più. Anche io considero l'insegnamento della religione a scuola profondamente sbagliato (magari un catechismo fatto bene sarebbe più efficace), però la signora ha tutto il diritto di vedere continuare un percorso lavorativo che le è stato fatto iniziare. Quando si cambia qualcosa ci si dimentica spesso di accompagnare "i tagliati" in modo dignitoso.
Finalmente, era ora.Ha il lavoro sul posto comune, lasci l'insegnamento dell' IRC agli specialisti.Oltretutto diamo un posto di lavoro, uno stipendio ad uno specialista e lei non perde nulla (stesso stipendio e stesse ore) magari si può dedicare maggiormente alle sue materie curricolari.Se poi è così interessata e titolata (vecchi titoli) lasci il ruolo sul posto comune e vada se riesce ad insegnare IRC, nessuno può impedirle questo nuovo percorso (sempre che rientri nei nuovi parametri per l'insegnamento IRC)... Nella scuola esistono milioni di problemi. Questo proprio non lo è!!!!!
Dimenticavo...Questo non toglie che l'insegnante che scrive sia decisamente preparata per l'uno e l'altro insegnamento come il suo lungo percorso ha saputo dimostrare.
Accompagnare "i tagliati" in modo dignitoso???? cosa facciamo gli mettiamo a disposizione qualcuno che la aiuti a superare il momento? qualche strizzacervelli? ti ricordo che ci sono migliaia di esodati che sono stati accompagnati al disastro finanziario, milioni di persone a qui e' stato allungato il periodo lavorativo di 8 anni, ci sono milioni di giovani che non trovano lavoro e probabilmente andranno in pensione a 70 anni con una pacca sulla spalla e un bip x campare, altro che modificare il percorso lavorativo, se in una qualsiasi azienda c'e' bisogno di modificare i ruoli non si preoccupa nessuno del trauma del lavoratore, anzi speriamo che ci sia lavoro a sufficienza e non mi lascino a casa.
Gentile insegnante, INSEGNANTE ANCHE DI RELIGIONE CATTOLICA, mi sa che il suo passo indietro vale molto più di tanti discorsi (speriamo sinceri e non mossi da altri fini poco didattici)sulla continuità, sui gusti e sugli anni di studio, perché grazie al suo gesto, gesto di carità fraterna, proprio di coloro che si dicono cristiani, ha permesso a dei colleghi specialisti di usufruire di un posto di lavoro, essendo già ella operativa sulla classe come insegnante di posto comune. Se voi insegnanti di religione cattolica non siete i primi capaci di fare "gesti di cuore" allora siamo proprio arrivati "alla frutta"...
Caro bob, i dipendenti alla catena di montaggio, alle trance o in fonderia dovrebbero starsene zitti e vergognarsi, poiché in confronto agli operai cinesi lavorano la miseria di 8 ore al giorno con stipendi ben oltre il limite di sopravvivenza. Per fortuna che adesso arriva Marchionne a sistemarli a dovere, quegli ingordi, che la domenica invece di lavorare se ne vanno a spasso e pretendono pure di far studiare i figli a spese dello Stato!
non so se e' ironico o se e' serio...da buon operaio sulla soglia degli anta e con stipendi ancora arretrati,le posso dire di mollare il suo lavoro (se lavora) e venire in fabbrica con me,pero' non pretenda lo stipendio a fine mese,poi vediamo dove se lo mette Marchionne e tutto quello che gli gira intorno...ha rovinato la classe operaia,il motore della nazione,applicando turni massacranti,stipendi ridicoli e magari Sabato e Domenica lavorativi,dove chi ha una famiglia con figli,neppure sa piu' di averla,da poco che la vede o frequenta...la crisi e' stata voluta e creata apposta,per togliere agli operai di ora tutti i diritti conquistati allora e non mi parli dei cinesi,che a forza di pungere le balle al toro,prima o poi...e loro sono piu' di 2 miliardi...poi ne riparliamo...
Non ho capito bene la sua ironia, non ho detto alla sig.ra Mara di tacere, le ho fatto presente che ha la fortuna di lavorare in un ambito sicuramente piu agevole di molti altri, buon per lei, da qui a fare paragoni con i cinesi ne passa. PS. sono una partita iva e quanto alle ore ne faccio dalle 50 alle 60 alla settimana in base alle esigenze di cui 2/3 impegnati x mantenete la macchina chiamata stato non 18 x 8 mesi all'anno.
Quello che volevo dire è che non mi piacciono - al di là della questione personale della Signora - queste guerre fra poveri, come se il nemico fosse quello che sta un pochino meglio non quello che si arricchisce alle spalle degli altri. Come se i terremotati se la prendessero con quelli a cui è rimasta in piedi la casa, magari danneggiata ma agibile. Il paragone con i cinesi era per dire che c'è sempre qualcuno che sta peggio, ma non è un buon motivo per digerirle in silenzio (come se il vicino mi buttasse la spazzatura nel cortile e poi mi dicesse. "Di che ti lamenti? Pensa a quelli della campania che hanno i rifiuti tossici!").
Conosco personalmente la maestra Mara, che mio figlio ha la fortuna di avere come insegnante. Mi dispiace leggere critiche così aspre nei confronti di una persona che mette davanti a tutto la sua grande passione e dedizione. Ogni polemica diventa sterile quando la si fa nei confronti di chi svolge il proprio lavoro, di qualsiasi tipo, a scuola o in una fabbrica, con impegno e serietà. Forza Mara, continua così!!!
A mio parere si sono spese troppe parole superflue nei precedenti commenti , toccando altri problemi altrettanto seri , ma lontani dal senso di questa lettera. Anche io sono la mamma di una alunna della maestra Mara che reputo, preparata, coinvolgente ed assolutamente dedita al suo lavoro. Sicuramente insegnare ha i suoi lati positivi , come lo stop di due mesi, ma ha tante altre sfaccettature complicate: non dimentichiamoci che noi affidiamo loro i nostri figli, che sono tenute a contribuire alla loro educazione e formazione nei primi importantissimi anni.....quindi...se lo fanno con la stessa passione che ha la nostra cara maestra Mara ...ben venga!!
A tuo parere saran superflue,ma quanto meno han fatto riflettere...;-)
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ID68129 - 06/09/2016 08:28:53 - (bob63) - ma va !!!!!!
Carissima sig. ra Mara, chissa' cosa ne pensano delle sue frustrazioni le migliaia di dipendenti in catena di montaggio, alle trancie, in fonderia, ecc.che fanno 3 volte le ore lavorative che fa lei, e non escludo con una busta paga piu bassa, su una cosa le do ragione, che i bilanci dovrebbero quadrare e la burocrazia soffoca non solo gli insegnanti e la scuola ma chiunque, imprese in primis, e per quanto mi riguarda l'insegnante di religione, di musica, di educazione fisica ( considerando il basso se non insignificante parte culturale di un alunno ) dovrebbero rientrare nei tagli annunciati e mai mantenuti.