Lampeggianti veri, poliziotti finti. In quattro nei guai

Procurato allarme. E forse ci sono gli estremi anche per l'accusa di violenza privata.
Certo l'uso di dispositivi appartenenti alle forze di polizia, che è proibito per ovvie ragioni.

Rischiano grosso i quattro giovinastri di età compresa fra i 20 e i 25 anni, tutti di Vestone, che qualche sera fa hanno deciso di divertirsi simulando un'emergenza, con tanto di lampeggianti blu montati sul tettuccio di un fuoristrada.

Intorno alle 10 di sera di venerdì scorso, i quattro compari, così bardati sono partiti da Vestone con meta la Festa dell'Allegria che ogni anno impazza a Ono Degno.

E non ne hanno avuto a sufficenza di arrivare lassù suscitando grandi preoccupazioni, nel timore che fosse successo chissà che.
Salendo, infatti, hanno pensato bene di fermare tre autovetture, incrociandole ed impedendo loro di fatto di proseguire.
Poco più di una goliardata al finestrino del malcapitato: «Da dove viene? Dalla festa? Si è divertito?...»

«No, divertito per niente» la risposta.
Tanto che il giorno dopo, gli automobilisti fermati ed "intervistati", si sono rivolti alle forze dell'ordine.
Non ci hanno messo molto, con quella descrizione, gli agenti della Locale al comando del commissario capo Vallini a rintracciare il fuoristrada che al suo interno aveva ancora i tre lampeggianti.

Al proprietario, uno dei quattro, tutti incensurati, non è rimasto che ammettere quanto avevano combinato.
Il verbale è stato poi trasmesso in procura. Decideranno loro che rilievo dare alla vicenda e non è detto che la lasceranno correre derubricandola ad una "bravata".

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