697 madri per il monumento

"Sabato pomeriggio presso il cimitero monumentale di Bondo , in occasione dell'iniziativa 697 madri a tanti infatti ammontano i resti dei militari all'epoca sepolti dentro quell'area dislocata al centro paese, erano attese circa 150 persone ma ne sono giunte molte ma molte di più. In numero maggiore le donne (oltre 300) che per prime si erano incamminate lungo la rampa che sale in direzione della parte alta della struttura granitica".

A parlare è Margherita Cogo, già presidente dell'ente Regione, che con altri ha organizzato la performance partecipativa iniziata ieri l'altro, sabato, ma che si concluderà di fatto il 17 settembre presso l'antica chiesa di Santa Barnaba di Bondo, dove nel contempo perdurerà una mostra.

All'interno della stessa chiesa di una volta si trova anche un'istallazione sonora e scultorea che evoca le montagne dell'Adamello , i ghiacciai, le rocce e i luoghi dove quei 697 ragazzi persero la vita.

L'iniziativa, condivisa nel suo insieme sia dal presidente provinciale delle penne nere Maurizio Pinamonti che dal commendatore e rappresentante della Croce Nera Mario Eichta, comprende opere video, fotografiche e sculture inedite di Stefano Cagol che a sua volta ha deciso di ricordare simbolicamente i Caduti invitando le donne a prendere parte a un evento collettivo che di fatto si colloca nell'ambito della ricorrenza del centenario della Grande Guerra."

I Caduti qui sepolti - ha detto per l'occasione Eichta - ci impongono di difendere la pace che fu loro negata ma non si devono dimenticare i civili che in quella circostanza hanno sopportato disagi, paure e umiliazioni".

Il delegato della Croce Nera austriaca è poi andato oltre: "I cimiteri militari sono dei veri e propri libri di storia che aiutano a ricordare quei tanti giovani, di varie nazionalità e religioni diverse, che hanno sacrificato la loro vita. Non dimentichiamo che proprio sul destino di queste vittime e sulle distruzioni che sono seguite è poi nata l'Europa".

Poi è toccato al sindaco di Sella Giudicarie Franco Bazzoli pronunciarsi su coloro che , attesi invano da madri, spose e figli, hanno sacrificato la loro vita: "La commemorazione di oggi - ha detto il primo cittadino dei quattro paesi - invita tutti a riflettere su quei tragici avvenimenti sia per gli eserciti ma anche per le popolazioni".

Alla cerimonia, oltre a diverse delegazione di alpini, c’erano pure i parlamentari Panizza e Ottobre e altri rappresentanti istituzionali locali, tra cui l'assessore Luigi Bianchi e Frank Salvadari nonchè la vice presidente del consiglio comunale di Storo Ersilia Ghezzi che del resto è originaria di Pra di Bondo.

Dopo la performance di sabato e la mostra che si aprirà in data 16 di questo mese presso l'antica chiesa di Santa Barnaba, l'altro e ultimo appuntamento è per il 6 agosto allorquando con Alfredo Caramerotti, direttore del Mostyn Museum in Galles e dello stesso Stefano Cagol ci sarà un'altro interessante incontro dal titolo " L'Immagine espansa. La mutazione e il ruolo della fotografia contemporanea".

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