Una Smim per Vobarno

Tromba, percussioni, sax e pianoforte. Con questi quattro nuovi corsi autorizzati dall’Usp provinciale di Brescia, l’Istituto Comprensivo di Vobarno e Roè Volciano diretto da Elena Raggi, diventa ufficialmente Scuola Media ad Indirizzo Musicale (Smim).

E lo fa da primo in graduatoria, avendo accumulato più punteggio fra le sette scuole che ne avevano fatto richiesta (la seconda è Cazzago S.M. che pure ottiene il riconoscimento).
Prima delle escluse è Gavardo, poi ci sono Brescia Centro 2, Montichiari, Breno, Brescia Est 3. Quella di Vobarno è la prima e per ora unica scuola valsabbina ad aver centrato l’ambizioso obiettivo.

Essere “Smim” significa che dal prossimo anno scolastico ci saranno quattro insegnanti di musica in più e 24 alunni delle Prime potranno partecipare ai corsi musicali, diventeranno 48 l’anno successivo e 72 quello dopo ancora.

«Lo scorso anno eravamo stati i primi esclusi, attendevamo questo riconoscimento da tempo – ha detto la “profe” Tiziana Zanchi, che lo insegue da anni -. E’ il frutto di un impegno collettivo che da tempo coinvolge la scuola, ma anche le bande di Vobarno e Roè che non hanno mai mancato di fornirci il loro sostegno, le Amministrazioni dei due Comuni ed in modo encomiabile e sempre propositivo i rispettivi Comitati dei genitori».

Quanto fosse attesa su tutto il territorio questa novità, lo dimostra la presenza da sei anni di un’orchestra composta da ragazzini delle Medie, che suonano per tre anni e si danno continuamente il cambio, ma non mancano mai l’occasione per farsi notare anche al di fuori dell’ambiente scolastico.

Ci sono poi la collaborazione con le Bande appunto, il Concerto di Natale, la festa del 25 Aprile...
La musica con l’orchestra scolastica sarà anche il collante della Festa di fine scuola, attesa per la sera di martedì prossimo, 7 giugno, alle Medie di Vobarno.

Musica dunque, a tutto campo: sempre le Medie di Vobarno stanno partecipando ad un progetto dell’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa (Indire) che sta portando i ragazzini a comporre canzoni in collaborazione con due “omologhe” scuole estere, una polacca ed una spagnola.
Ma questa è un’altra storia, che ha bisogno ancora di qualche tempo perché possa essere compiuta. Certo essere “Smim” significa avere ancora più titolo per fare anche questo.

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