La questione idrica, opportunità per ricostruire relazioni

I problemi della carenza, dell’inquinamento e della gestione delle risorse idriche sono, secondo l’ONU,  tra le sfide cruciali che l’intera umanità sarà chiamata ad affrontare nei prossimi decenni.
Da alcuni anni le questioni che ruotano intorno al tema “acqua” si sono moltiplicate e stanno guadagnando, a più livelli, un’attenzione crescente in ambito scientifico e nei dibattiti pubblici.

Si è andata sviluppando una nuova sensibilità verso questa risorsa e verso la sua gestione presente e futura.
In primo luogo perché le criticità relative all’approvvigionamento idrico e alla qualità dell’acqua non riguardano più solo alcune zone del nostro Paese ma interessano aree e periodi fino a ieri considerati da essi immuni.
In secondo luogo perché, da ormai più di un decennio, l’acqua è stata messa al centro del collegato dibattito pubblico sull’assetto da adottare (pubblico/privato) per la gestione dei servizi idrici locali che è sfociato in iniziative referendarie e in proposte legislative molto discusse.

Manifestazioni della questione idrica ed echi dei dibattiti sul gestione della risorsa sono arrivati anche nel territorio valsabbino.
Prima di tutto, pur essendo particolarmente ricca di risorse idriche, nel volgere di pochi anni, anche l’area valsabbina ha sperimentato in maniera crescente gli effetti del problema della carenza d’acqua, anche in mesi diversi da quelli estivi, si pensi agli ultimi mesi del 2015.

Anche in questa area ha iniziato così a svilupparsi una preoccupata attenzione verso il tema, non più inquadrabile solo nella rassicurante cornice di fenomeno “straordinario”.
Del resto a fronte di una crescente scarsità in partenza, si stima, a livello generale, che la domanda di acqua sia triplicata dal 1950 a oggi e si prevede che raddoppi entro il 2050.

Sotto il profilo sociale è interessante osservare come il rischio di un aggravamento, nei prossimi anni, dei problemi idrici e le incertezze relative alla sua gestione pubblica sembri aver risvegliato in molti contesti locali l’esigenza di conoscere di più la situazione e di condividere le scelte relative al suo governo, riscoprendo un legame e un interesse verso il proprio territorio che si erano forse troppo indeboliti.

A fronte di un calo della partecipazione politica e della crisi del coinvolgimento nella “cosa pubblica”, la questione ambientale, soprattutto quando colpisce il quotidiano, diviene oggi una delle poche occasioni di mobilitazione e di incontro ed è un fattore che sembra essere in grado di ricreare un inedito senso di appartenenza al territorio.