Paesaggi ed emozioni

Come annunciato nel 2015, per l’anno in corso, il Circolo Culturale “Strada Larga” Gavardo ha messo in campo una serie d’iniziative molto interessanti e variegate. A presentarle il presidente Alfonso Scelzo e il responsabile dell’Area franciacortina del Circolo, il prof. Gian Paolo Grassi.

“Anche per il 2016 – afferma il presidente Scelzo - il Comune di Gavardo ha egregiamente sostenuto l’evento culturale, manifestando il proprio interesse rispetto alle nostre iniziative; ringraziamo il nuovo Assessore alla Cultura e Servizi Sociali Daniele Comini, che ha accolto le nostre richieste senza mai dimenticare chi ci ha “tenuti a battesimo” e ci ha motivati a continuare ovvero l’attuale Assessore allo sport e alle politiche giovanili, Francesca Orlini”.

“Entrando nel vivo della rassegna – afferma il professor Grassi – nelle prime date vi sarà una sorta di viaggio indimenticabile in un susseguirsi di immagini evocative e paesaggi emblematici; scenari unici che ci permettono di vivere l’esperienza meravigliosa del viaggio. Il merito va a due ragazzi di esperienza: la gavardese Thea Pasini e il vobarnese Stefano Maraggi. Thea con soggetti in bianco e nero, mentre Stefano ci farà correre con la fantasia nei suoi paesaggi colorati.
A seguire nel mese di giugno ci saranno gli scatti del rovatese Mauro Ferrari con “Zampe Incomprese”; un progetto fotografico in bianco e nero che prende il nome da un progetto di volontariato già esistente dedicato ai cani considerati “non adottabili” e recuperati dall’omonima associazione. Ad affiancare il veterano del gruppo una new entry la tredicenne Asia Scelzo che proporrà una selezione dei suoi primi scatti.
Continueremo nel mese di Settembre/Ottobre - date da definire - con un'altra coppia di giovani formata dal segretario del circolo Andrea Dottesi e da Eleonora L’Abbate”.

Il Circolo affronterà – sempre in data da definire nel mese di novembre - un tema attuale, che segna, purtroppo, una pagina della nostra storia con dolore profondo: quello della violenza sulle donne. È volontà del Circolo organizzare, insieme ad Associazioni presenti sul territorio, una mostra fotografica che possa con estrema sensibilità rappresentare questa realtà, cercando poi di approfondirne ulteriormente ogni aspetto con una conferenza/dibattito.

A seguire una breve biografia dei due fotografi che espongono per primi a Gavardo.

Stefano Maraggi, 24 anni, di Vobarno.
Studente di ingegneria, grande appassionato di natura, sport e motori, cerco sempre di immortalare qualcosa di unico e nuovo, per istante, colori e prospettiva. Io e la fotografia siamo legati fin da quando ero bambino, grazie ad una ormai vecchissima reflex Olympus, con cui mio padre era solito immortalare istanti di vita comune della mia famiglia. Inutile dire che ben presto quel ruolo venne assunto da me, crescendo e passando attraverso varie fotocamere, fino ad arrivare al tardo 2012, con l’arrivo della mia prima reflex digitale. L’acquisto della (tuttora fedele) Canon ha cambiato radicalmente ancora una volta il modo di approcciarmi alla fotografia stessa, contribuendo a farla sfociare nella fantastica realtà che è per me ora. Fotografo con grande passione paesaggi e persone in primis, ma in generale tutto ciò che attrae la mia attenzione e suscita in me un’emozione, che cerco di trasmettere a coloro che osservano un mio scatto

Thea Pasini, 21 anni, Gavardo.
La passione per la fotografia è nata molti anni fa, da piccola, quando grazie al lavoro di mio padre, mi sono ritrovata con una vecchia reflex analogica in mano. Negli anni questa passione è andata via via approfondendosi e, finalmente, all'età di 16 anni, ho comprato la mia prima reflex. Da quel momento in poi, il mio modo di approcciarmi alla fotografia, è cambiato radicalmente. Col tempo, essa ha iniziato a far parte costantemente della mia quotidianità, tanto da diventare un tratto distintivo della mia personalità. L'aspetto che più mi piace di questo mondo è il continuo rinnovarsi e il fornire sempre nuovi stimoli per imparare qualcosa di nuovo. La fotografia racchiude, inoltre, la possibilità perfetta di catturare e trasmettere emozioni, permette di dargli un contesto e di tenerle sempre con sé. Prediligo da sempre la fotografia ritrattistica proprio per questo motivo: le persone hanno la fantastica capacità di esprimere il loro cuore attraverso un movimento, un sorriso o un semplice sguardo.

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