26 Marzo 2016, 14.32
Gavardo
Lettere

In risposta alla mamma delusa

Egr. Sig. Direttore, la presente, quale risposta alla lettera di una mamma gavardese pubblicata dal suo giornale in data 23 Marzo 2016


Gentile Signora,

le confermo che sua figlia, come altri 8 bambini, non può al momento accedere alla nostra scuola.
A scuola, lei ha effettuato una domanda di preiscrizione (senza pagare alcun importo), sottoscrivendo il “Patto di Corresponsabilità Scuola–Famiglia” e preso copia del nostro Regolamento sul quale sono riportati i criteri che definiscono la graduatoria di accesso ed i relativi motivi di precedenza.

L’ipotesi di restare in lista d’attesa le era dunque ben nota, come lo è per gli altri otto casi, nessuno dei quali ha ritenuto di rivolgersi alla stampa o alle vie legali, ne tantomeno definire il nostro comportamento “scorretto e alquanto discutibile”.
Le abbiamo proposto di inserire sua figlia nella sezione Primavera per offrirle un’alternativa seria e immediatamente percorribile, e non per “aumentare il fatturato” come da lei scritto.

Da 130 anni la nostra scuola offre un eccellente servizio alle famiglie gavardesi e continuiamo a farlo (nonostante le critiche ingenerose alle quali talvolta tocca rispondere), senza bisogno di “pilotare” iscrizioni alla sezione Primavera o altro.
Le confermo infine che, in caso di ritiri o trasferimenti lei e le altre famiglie verrete contattate secondo l’ordine previsto dal nostro regolamento.

La informo inoltre che, essendo noi in protocollo con le altre scuole dell’infanzia di Gavardo, (frazioni di Soprazocco e Sopraponte) queste hanno confermato di avere a tutt’oggi ancora posti liberi, così che possa, se lo desidera, iscrivere quanto prima sua figlia. 

Certo di essere stato esaustivo, la saluto e porgo i migliori Auguri per un Serena  S. Pasqua.

Ilario Romano
Presidente Polo dell’Infanzia “Quarena”
Gavardo
24 Marzo 2016



Commenti:
ID65212 - 29/03/2016 13:38:20 - (PETER72) -

Eventualmente Signora, dovrebbero esserci ancora dei posti liberi anche ad Aosta o a Taranto, veda dove Le e' piu' comodo... per non dire in Papua Nuova Guinea, tutto libero! Cordialmente...

ID65240 - 30/03/2016 15:43:50 - (ste88gv) - Leggere ciò che si firma!

Purtroppo sempre più spesso firmiamo documenti senza curarci di leggerne il contenuto fino all'ultimo rigo, per poi lamentarci quando qualcosa non va secondo i nostri piani. Trovo molto precisa e puntuale la risposta del Presidente Romano e anzi, fossi nella mamma firmataria della lettera mi pentirei di ciò che ho scritto perchè dimostra proprio questo, cioè che ha firmato un documento senza essere consapevole al 100% dei possibili impatti. Se era tutto scritto nero su bianco (come descritto dal Presidente) non vedo perchè la mamma si debba lamentare; non vedo nemmeno così sconcertante la proposta della Primavera: dopotutto la scuola le ha semplicemente ricordato un servizio che eroga in caso lei fosse interessata.Tralascerei l'ironia di Peter72 che trovo fuori luogo: dopotutto il Presidente ha solo ricordato un fatto per andare incontro ad una mamma che ben sapeva di potersi trovare in questa situazione!

ID65331 - 01/04/2016 21:01:49 - (PETER72) -

Caro/a ste88gv, ero tentato di risponderti da subito con altrettanta ironia che per te potra' essere fuori luogo ma a me invece stimola una piu' ampia riflessione sul sistema in cui viviamo: troppe volte gli utenti comuni si ritrovano in fila agli sportelli dei vari enti (ASL, comuni, posta, banche, scuole) a dover firmare in mezzo alla confusione e alla fretta di chi te li propina un'infinita' di moduli, liberatorie, contratti e scartoffie varie sempre piu' lunghi e scritti in caratteri sempre piu' piccoli... Tanta carta che naturalmente serve a giustificare in caso di disguido o di lamentela l'utente forte (in questo caso l'ente) creando un comodo e facile alibi dicendoti "Ma Lei aveva firmato", questo a discapito del malcapitato utente debole di turno al quale grazie a questo modus operandi sembrerebbe non voler essere concesso neanche il diritto di lamentarsi. Poco importa per me che la lamentela sia una su otto, la scuola ne prenda atto e faccia in modo di eliminare anche quella

ID65376 - 02/04/2016 17:49:17 - (alfo70) - peter72

Quindi ,se non ho capito male, lei dice che,mentre nelle grandi strutture:Asl,comuni,ecc.ecc.,non hai tempo di leggere la "burocrazia"in un ente a dire come se fosse un rapporto familiare,si potrebbe evitare tanta burocrazia e far vincere il buon senso??

ID65397 - 03/04/2016 11:06:22 - (PETER72) -

Il buon senso purtroppo nei nostri tempi non risulta sufficiente se non accompagnato da regole, regole che pero' a loro volta dovrebbero essere sensate e regolate dal buon senso stesso. Quante volte capita agli sportelli dei vari enti che ti facciano firmare un modulo dicendoti: "questa e' la liberatoria per eseguire questo/quell'esame..." poi invece leggendo tra le minuscole righe ci sono mille pero', ma, comunque, chissa',forse e poi si vedra'. Sarebbe di buon senso da domani mettersi agli sportelli e leggere tutto con calma e vedere poi cosa ne pensano le persone in attesa dopo di noi, oppure sarebbe piu' di buon senso che gli enti forniscano moduli meno prolissi e informazioni piu' chiare da parte dei loro dipendenti? Non potrebbe essere che anche in questo caso sia stata data verbalmente un'informazione non chiara o diversa da quella riportata sul modulo poi sottoscritto? Se la signora e' arrivata a lamentarsi per iscritto non limitandosi a qualche brontolio, qualche dubbio sorge

ID65408 - 04/04/2016 12:26:05 - (alfo70) - peter72

Mi sa che resteremo nel dubbio

ID65472 - 06/04/2016 17:55:42 - (roslele) - parole sante peter72

parole sante, e la signora ha sperimentato solo le varie richieste per un iscrizione all'asilo, non le auguro di avere a che fare con le varie a.s.l per richieste di adi o ospedalizzazione domiciliare, perchè allora le mangiate di fegato sono garantite....

ID65548 - 13/04/2016 12:27:59 - (maxbel74) -

Bene, leggo che ben nove bambini sono stati lasciati a casa o gli é stato proposto di iscriversi alla fantomatica classe primavera. Un istituto col la I maiuscola avrebbe approntato una nuova classe, ma voi forse non lo siete. Vi vantate di 130 anni di eccellenza, ma non credo proprio che il direttore, le segretarie, le maestre e tutti i restati dipendenti della scuola siano a servizio da 130 anni. Forse altri prima erano eccellenza ora posso solo dire "Chi si loda, si imbroda".Per chi invece dice che bisogna leggere rispondo che é vero, ma delle mille parole di rassicurazione che ci facciamo? Nascondersi dietro a delle firme e a parole assicurare il contrario é un comportamento alquanto dubbioso.

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