21 Marzo 2016, 15.42
Pertica Alta Valsabbia
I monelli della Corna Blacca

La testimonianza di Carla Leali

di Redazione

«Ho maturato le mie convinzioni antifasciste nell’ambito della Fuci e dell’ambiente dell’oratorio filippino della Pace a Brescia...»


Iniziai la mia attività antifascista distribuendo il giornale clandestino “Il ribelle”.
Quando la mia famiglia si trasferì in Val Sabbia, a Livemmo, con l’aiuto di mia madre, svolsi un’attività di sostegno e di collaborazione con il movimento partigiano valsabbino e con la Brigata Fiamme Verdi Perlasca, fornendo ospitalità in casa, assistenza e informazioni.

Non abbiam fatto la guerra noi; no, abbiam fatto le donne: assistevamo i vivi, onoravamo i morti, cercavamo di lavare i feriti, si curavano gli ammalati, si dava da mangiare e da dormire ai rifugiati e poi ci si trovava e si facevano anche le nostre riunioni più o meno intellettuali.
Quando si sapeva che c’erano i nazi-fascisti si suonavano le campane. E poi noi tutte donne, quand’era possibile, facevamo dei grandi bucati e stendevamo.
E queste lenzuola stese, magari anche se c’era brutto tempo, era l’avviso che c’erano repubblichini o tedeschi. Questo era l’accordo di tutto il paese con i partigiani.

I funerali, anche nelle fasi più cruente dello scontro, quando i paesi e le vallate erano sconvolti dai rastrellamenti e dal pericolo delle rappresaglie sui civili inermi, rappresentano un momento di forte identificazione emotiva e ideale della popolazione con i valori per cui combattevano i ribelli.

Dopo la morte di Emiliano Rinaldini per due giorni si registrò un pellegrinaggio continuo di gente; gli uomini facevano la ronda e controllavano che non arrivassero reparti nazi-fascisti, le ragazze preparano corone e addobbi con pungitopo, bucanevi, elleboro: una serie di manifestazioni che erano omaggio a Emi e dichiarazione di spirito antifascista e che contrastavano con l’immagine dei fascisti che trascinavano il prigioniero per i paesi sputandogli addosso e, dopo averlo fucilato, portavano in giro, come grotteschi e macabri trofei, le sue scarpe apostrofando i paesani e chiedendo loro se avevano visto in giro un bandito scalzo.

Tutti sanno che nella tasca di Emi abbiamo trovato l’imitazione di Cristo insanguinata, ma la cosa che ho trovato io e mi ha fatto piangere, mi ha fatto una pena, erano due nocciole.
Venivano da tutti i paesi, perfino i vecchi, tutti proprio lì a trovare questa salma. Io ho anche fatto scattare le fotografie; avevo anche tagliato uno dei suoi riccioli. Appena finita la guerra sono andata dalla sua mamma e le ho dato tutto.

Un funerale partigiano fortemente legato alle tradizioni della gente di montagna è anche quello che i compagni d’arme avevano organizzato con grande semplicità a “Fabio” Mario Pelizzari nel settembre 1944. Mi ricordo quella pioggerellina lenta, un pretino davanti a noi. Nel cimiterino c’era la fossa già aperta e i partigiani hanno cantato “Stelutis Alpinis”.

Nei paesi si registrava una coralità di aiuto ai partigiani, evidente fin dal 8 settembre, come un fatto di estrema naturalezza. La comunità rurale riusciva a isolare i potenziali pericoli: il fascista, il segretario del fascio o il segretario comunale, poche altre figure di notabili locali che si sono schierate con la RSI, addirittura a valutarne i diversi gradi di pericolosità e a collocare su piani differenti “fascisti”, “fascistelli” e “ragazzotti” che hanno risposto ai bandi di arruolamento della Rsi.

Mentre con i primi era scontro aperto, i “fascistelli” potevano essere resi inoffensivi con “una spaventatina” come capitò al segretario comunale di Livemmo trascinato fuori dal letto una notte da un gruppo di partigiani della “Perlasca” e minacciato di morte.

(Adattamento dal libro Dalle storie alla Storia, a cura di Bruna Franceschini, Grafo, 2007)



Aggiungi commento:

Vedi anche
03/06/2014 15:01

Segnali per la memoria Il 2 giugno, mentre a Roma c'era la parata militare, sotto i monti ventosi della Valle Sabbia veniva installato il nuovo cartello per il sentiero della Resistenza bresciana, intitolato alla Brigata Perlasca delle Fiamme Verdi

12/10/2019 17:14

A Barbaine per i Caduti della Brigata «Perlasca» Nel 74° anniversario della Liberazione questa domenica, 13 ottobre, nella frazione di Livemmo si terrà la consueta celebrazione per ricordare i “Ribelli per amore”

06/08/2019 05:48

Digitalizzati i documenti della Brigata Perlasca Studenti ed insegnanti al lavoro, nell’ambito delle iniziative del Centro studi Brigata Perlasca, per rendere immortali documenti e testimonianze sulla Resistenza valsabbina

06/03/2015 11:25

Ricordo dei partigiani, morti per la Libertà Appuntamento domenica 8 marzo a Cesane di Provaglio Val Sabbia, per ricordare l’eccidio dei 10 giovani partigiani uccisi nel 1945 durante la Resistenza in Valsabbia

09/10/2015 09:00

A Barbaine l'omaggio ai «Ribelli per amore» Domenica presso la chiesa di Sant’Andrea di Barbaine di Livemmo, la commemorazione dei caduti della Brigata “Perlasca” nel settantesimo anniversario della Liberazione




Altre da Valsabbia
19/04/2024

Ritrovo alpino a Vipiteno

Tante anche dalla Valle Sabbia e dal Garda le Penne nere che si sono ritrovati a 50 anni dalla naia nella caserma del battaglione Morbegno

19/04/2024

Per Secoval è il Bilancio dei record

Nel 2023 la compartecipata dalla Comunità Montana e da una quarantina di Comuni bresciani ha avuto una significativa crescita di fatturato e di dipendenti. Lo dicono i numeri del bilancio d'esercizio, approvato all'unanimità

18/04/2024

Ciacolada al ciàr de lüna

Sfruttiamo la primavera! Un invito a tutti i valsabbini per un escursione sui percorsi di Serle

18/04/2024

Fondi per lo stato di emergenza dell'autunno scorso

Stanziati dal Governo, sarà la Regione e il commissario straordinario a stabilire la ripartizione fra i territori coinvolti, fra i quali la Valle Sabbia

18/04/2024

A Vestone cinema e mercoledì d'autore

Nel fine settimana, al Cinema di Vestone, il film “Race for Glory” con Riccardo Scamarcio. La rassegna dei mercoledì d'autore prosegue il 24 aprile con “Perfect days”

18/04/2024

«Trash for dinner» vince «Non c'è arte da buttare»

Il manufatto artistico della 2° E delle Medie di Odolo ha vinto il concorso per le scuole progetto GenerAzione Eco: cultura e cura dell’ambiente nelle nuove generazioni.

18/04/2024

Innovazione e design made in Valle Sabbia

Al Fuorisalone di Milano, in via Marsala 11, fino al 21 aprile, l'esposizione del "modulo Flow" realizzato da Onde Srl, giovane sociatà valsabbina costituita da donne valsabbine e con sede a Idro. Si tratta di un modulo assai versatile, col quale realizzare dalla cucina alla seduta di design

(1)
17/04/2024

I contenitori della raccolta differenziata diventano arredo urbano

Sette ragazzi impegnati in un progetto di avviamento al lavoro, che ha coinvolto più enti, hanno realizzato con le loro mani una bella struttura posizionata nel cortile della biblioteca di Villanuova

17/04/2024

Lavori e nuovi spazi per la Rocca d'Anfo

Dal recupero di ambienti nella Caserma Zanardelli alla ciclabile Anfo-Ponte Caffaro: il tutto per ampliare l’offerta turistica nel comprensorio del lago d’Idro

17/04/2024

Ape e storie: incontro con Monica Corraini

Il FabLab in Valle raccontato da Monica Corraini, un'iniziativa con protagonista la creatività che si rinnova ogni giorno