Ancora sull'intervento del Lancini al Battisti

... Ho infatti dichiarato che non è una responsabilità di chi viene invitato conoscere i nomi dei relatori che interverranno al contraddittorio. Se proprio devo essere sincero non me ne sono nemmeno preoccupato, visto che io, contrariamente a certa gente, non cambio idea sulla partecipazione o meno a un dibattito in funzione dell’identità di chi mi si oppone.

Le assicuro inoltre che è l'ultima delle mie preoccupazioni conoscere quali siano i concetti che l’insegnante condivide con me (60% a favore) e quelli che non condivide (40% a sfavore), mi accontento, per così dire, della “sufficienza".

Se fossi uno studente, agli esami sarei promosso, siccome sono un politico e sono abituato a misurarmi con il consenso elettorale, se queste fossero le preferenze, sarei eletto.

Non sono avvezzo a mentire per sostenere le mie tesi come spesso accade con certi giornalisti poco professionali che mentono sperando di vendere una manciata di copie in più.
Mi pare inoltre di capire che la mia versione dei fatti a lei non garbi, ma i fatti sono fatti e la verità è una, anche se non fa vendere più copie ai giornali.

Oscar Lancini

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Caro signor Lancini, mi creda, ho letto bene.

In calce alla sua lettera ho posto due domande e certo lei era il mio interlocutore, ma le risposte le aspettavo da altri ed in particolare da chi, pur intervenendo in più occasioni nel merito, di questi relatori che hanno "dato buca" non hanno mai fatto cenno.
Eppure questo fattore avrebbe fatto loro buon gioco nel giustificare la mancanza di contraddittorio a quell'incontro, che era nella sostanza l'unica "accusa" loro rivolta: ammesso che fosse necessario, il contraddittorio.

Lei invece sa bene, da fine politico qual è, per giunta "duro e puro", l'utilità sua di poter dire che la "parte avversa" non si è presentata al confronto.

Di qui la curiosità, mia e dei lettori, più che lecita direi, che poco ha a che fare con quei giornalisti poco professionali e mentitori di cui lei fa cenno, provando ad infilare un elemento di discredito se non nei miei diretti confronti certo nella categoria che qui rappresento.

Quanto a quel 60% di cui sopra, a parte l'impossibilità ad esprimere in percentuale matematica quantità non omogenee (i "concetti" non sono mica mele, che si possono mettere 10 di qui e 10 di là con lo stesso peso), le ricordo quello era il consenso di un solo elettore.

Le auguro di ottenere la stessa percentuale per molti di più, se vorrà essere eletto da qualche parte.

con simpatia
Ubaldo Vallini

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