Guglielmo Bottarelli è «andato avanti»

Dopo due anni di malattia, la scorsa è notte è morto Guglielmo Bottarelli, di Sabbio Chiese, molto conosciuto in Valle Sabbia, e anche oltre, nel mondo degli alpini per la sua lunga militanza fra le penne nere della “Monte Suello”.

La triste notizia si è diffusa in brevissimo tempo questa mattina fra i tanti amici che lo hanno conosciuto.

Bottarelli aveva 64 anni, e negli ultimi vent’anni è stato eletto, a più riprese, consigliere della sezione Ana di Salò, di cui è stato anche vicepresidente, e dal 2004 al 2014 è stato direttore del “Monte Suello”, il giornale sezionale.

Una persona dal carattere gioviale, sempre disponibile, è stata una presenza fissa a tante manifestazioni degli alpini che ha seguito e immortalato con la sua macchina fotografica, che portava sempre con sé.

Tanti anche le persone che lo hanno conosciuto al rifugio di Campei de Sima, dove ha speso tante giornate come volontario: negli ultimi anni è stato anche nella commissione che gestisce i rifugio, anche dopo la scoperta della sua malattia, affrontata sempre con molto coraggio.
Attualmente era vice capogruppo di Sabbio Chiese.

Proprio ieri, nel corso dell’assemblea della “Monte Suello” a Gargnano, gli era stato assegnato il premio come “alpino dell’anno”, il premio “Don Antonio Andreassi”, per aver «servito per 20 anni la sezione, ricoprendo incarichi che richiedevano competenza, passione e spirito di servizio, accompagnati da un senso di umiltà, di generosità e di amicizia unici ed esemplari e da una coerente appartenenza all'associazione».

«Il suo apporto alla gestione di Campei, al suo gruppo ed alla sua sezione – ha detto ieri commosso, leggendo la motivazione, il presidente della “Monte Suello” Romano Micoli,  – è sempre stato continuo, caparbio e intenso, dimostrando, con questa sua encomiabile ed incredibile volontà, come in qualsiasi condizione, sia associativa che umana, un vero Alpino è e rimane sempre tale».

Il suo impegno sociale non si è limitato all’ambito alpino: in anni passati è stato anche amministratore del Comune di Sabbio Chiese.

Appassionato di ciclismo, per molti anni ha seguito come giornalista sportivo il mondo dei pedali per alcune testate locali.

Con l’amata moglie Wilma, con la quale condivideva la passione per la montagna e i viaggi, anche negli ultimi tempi non si faceva mancare impegnative escursioni sulle montagne di casa e sulle Alpi.

Oltre alla moglie, lascia il figlio Matteo con Marlie, la suocera Ines. I funerali saranno celebrati mercoledì 16 marzo, alle 15, nella chiesa parrocchiale di Sabbio Chiese.

Sarà l'occasione per i suoi amati alpini per tributargli un doveroso omaggio.

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