Concita De Gregorio su Vendola, da "I diritti dell’amore e quelli dei bambini". La Repubblica, 1 marzo 2016
conduce al condizionale, e prefigura mondi possibili, non significa appunto altro. Suppore che vi siano mondi possibli significa prefigurare la possibilità di scelta. Ma la realtà è davvero condizionata? La realtà dipende? Se la realtà dipendesse, vorrebbe dire che sarebbe condizionata da altro, si che la realtà non sarebbe la realtà, almeno non tutta e quando affiorasse quell'altro, ciò che credavamo essere realtà non era la realtà.
È appunto un modo di mettere al riparo la coscienza da questi "furti" della realtà. È il modo che abbiamo di volere, cioè di concepirne per quel tanto che crediamo di potere. È chiaro quindi che se Concita ha scritto quello che ha scritto è perché ha scelto e quindi in questo suo scegliere non dipende più nulla e ha chiaro cosa ha scelto, come e tale e quale il leghista.
Se la donna è schiava, indigente, costretta,...dipende, anche se è in un paese libero dipende, o non dipende più. Chi sei tu Concita per togliere la catena infinita di dipende da cui dipendi e dipende il tuo giudizio, quando dici che una donna in un paese libero può quello che non può in un paese schiavo? Dipende.. O non dipende più?
..che è il procedere per assurdum, mostro che a dipendere dal dipende non si può giudicare, e allora a che scopo scrivere? Scrivere significa giudicare, in quanto giudicare significa dar valore a ciò che le parole scritte dicono di ciò che scrivono, ma se non si può giudicare a che scopo scrivere?
..al capolinea di ciò che ha scritto, dichiarasse, tutto quello prima di questa virgola è falso, o semplicemente che tutto dipende, credete forse che avrebbe scritto qualcosa? Gli dareste credito? Dareste valore alle parole che ha scritto? E parole scritte significa ensare che quelle siano nel solco della verità. O non oensereste che piuttosto non avesse che scritto il nulla? Ha valore quello che ha scritto prima della virgola o quello dopo? O dipende?
Scrivere non significa aver detto la verità, ma significa credere di averla detta, e questo non dipende...
Il tuo ragionamento Dru è perfetto Concita invece ha detto tutto e niente.
L'autrice scrive "Se la donna è prigioniera, indigente, schiava, costretta dalle condizioni di vita o dal sopruso di altri a vendere il tempo della sua gravidanza e poi suo figlio: sicuramente contrari. Se è una sua libera scelta, regolata dalla legge del Paese in cui vive, seguita e controllata da cento e cento occhi che vigilano su di lei sulla sua decisione chi sono io, chi siamo noi per giudicare?". Sottolineerei il "Se è una libera scelta" per dire che così come è possibile donare il midollo osseo per salvare una vita altrettanto per libera scelta si potrebbe donare la vita al figlio di un altro. Ma la questione cambia se non è più donazione frutto di libera scelta ma compravendita. Che sia indigente o ricca la donna che mette a disposizione l'utero non conta nulla in questo caso. Perché dovrebbe essere più adatta una donna ricca rispetto ad una povera per affittare l'utero?
Forse sarebbe preferibile che 50.000 dollari e più andassero ad una donna povera piuttosto che a una ricca. È qui il punto che Concita De Gregorio sembra ignorare. Nel momento in cui c'è d'azione di denaro allora non è più donazione e cade oggettivamente il senso, l'unico, che potrebbe far pendere l'ago della bilancia verso una vita in più che nascerebbe. Rimarrebbe comunque un serio problema il giustificare ad un figlio, una volta adulto, che gli si è negata la madre naturale per volontà e velleità di un altro adulto che teneva più al proprio personalissimo desiderio che al suo bene. Ma si sa certuni si nascondono troppo facilmente dietro un facile "dipende".
poteva essere pubblicato solo su La Repubblica. Un misto di ipocrisia, pressapochismo e distorsione della realtá e dei fatti. A metá tra una opinione personale, avallata da parole dette a metá, e una piece teatrale melodrammatica. Si capisce che Concita fa tutto questo per lanciare una cima al compagno Nichi! Dopo che con questa storia dell'utero in affitto, colui che fu definito brillantemente "il nulla vestito di greco" alias Nicola Vendola, ha praticamente "pisciato" su tutti quei valori della sinistra proletaria di cui si era nominato depositario. Puah
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ID64702 - 06/03/2016 16:44:13 - (Dru) - Capire, conoscere, mettersi nei panni dell'altro non siignifica porsi in dubbio, anzi..
Non toglie e non aggiunge nulla alla decisione. Questo Concita non chiarisce, perché non capisce, di quello che scrive, le ragioni ultime delle cose. La decisione, in ambito occidentale, e quindi in ogni ambito, è volontà che vuole ciò che desidera nel volere. Nel momento in cui si decide, per la decisione non dipende più nulla e tutto gli è chiaro. Quindi anche concita, per cui oggi si affianca la predicazione del dipende, prima o poi converrà di scegliere, e infatti nello scrivere del dipende ha scelto, con lo stesso metro con cui ha scelto colui per cui piace Salvini, per fede.