07 Febbraio 2016, 16.50
Lo sapevate che?

Perché si usa la parola ciao per salutarsi?

di Redazione

Ciao, ma anche “chao”, “tchao” e “s’ciào” hanno tutti un’assonanza comune ed è un saluto che si è diffuso anche in altre lingue


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Il saluto “ciao” deriva da un antico saluto veneziano, "s’ciavo", cioè "schiavo" (sottinteso: vostro), con il quale si esprimeva riguardo. Da "s’ciavo" a "s’ciao" a “ciao” il passo è breve.

L’espressione «schiavo vostro» o «servo vostro», comune secoli fa, si ritrova, tra l’altro, nelle commedie di Goldoni (1707-1793) e nella formula germanica di cortesia "servus", che significa la stessa cosa.

Schiavo deriva dal neolatino "sclavus" che indica persone di etnia slava frequentemente usati proprio come schiavi nell'intero mondo mediterraneo, venduti spesso dalle stesse famiglie ai mercanti veneziani o arabi.
Venivano "importati" nella Spagna musulmana, Egitto, Asia minore e in occidente (in quest'ultimo caso solo quelli non cattolici) passando per Venezia.

Salutare con un ciao corrisponderebbe quindi a "Servo Vostro", formula di saluto oramai desueta (cfr. l'analogo saluto "servus", diffuso in Austria e Baviera). Questo saluto era usato senza distinzione di classe sociale.

Il termine originale s'ciào esiste ancora nel Veneto, maanche nel Bresciano e nel Bergamasco, usato come esclamazione o per esprimere rassegnazione e nel dialetto bresciano, bergamasco e ticinese per esprimere sollievo per uno scampato guaio.

La parola si è diffusa per il mondo a seguito delle migrazioni degli italiani ed è entrata come saluto informale anche nel lessico di numerose altre lingue, quasi sempre unicamente per il commiato.

Ecco degli esempi in altre lingue:

bosniaco, croato: ćao
ceco: čau (sia nell'incontro che nel commiato)
francese: ciao o tchao (nel commiato).
 maltese: ċaw (nel commiato); anche ċaw ċaw (nel commiato)
portoghese: tchau (nel commiato); in Brasile, si usa anche la forma diminutiva tchauzinho
rumeno: ciao o raramente ciau (più usato nel commiato; raramente nell'incontro)
sloveno: čau (sia nell'incontro che nel commiato); anche čau čau (nel commiato)
spagnolo, specialmente in America Latina: chau o chao (nel commiato)
tedesco: tschau (nel commiato)



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