Atti persecutori, scattano le manette

I Carabinieri di Manerba del Garda nella nottata dello scorso 11 gennaio hanno arrestato, in flagranza di reato, un 36 enne residente in Manerba del Garda, di professione operaio, ritenuto responsabile di atti persecutori.
L’uomo, da alcuni mesi separato dalla moglie che abita a Manerba del Garda, non ha accettato la fine della relazione ed ha iniziato a vessare la donna.

Lei non ha subito in silenzio, denunciando invece i vari fatti che le sono accaduti.
Fra questi un’aggressione con violazione di domicilio avvenuta nel pomeriggio del 10 gennaio in casa sua a Manerba del Garda.

Quella volta l’uomo, approfittando della copia delle chiavi del portoncino di ingresso di quella che fino a pochi mesi prima era la casa coniugale, è entrato e l’ha aggredita schiaffeggiandola, provocandole lesioni giudicate guaribili in alcuni giorni di prognosi.
La donna si è dunque presentava in caserma a Manerba del Garda per sporgere querela.

Compilato il verbale, temendo che il marito potesse aggirarsi nella zona per “fargliela pagare”, è stata accompagnata a casa da una pattuglia di carabinieri.
Lui infatti era lì, sotto casa, ad aspettarla.

I militari, temendo potesse avere con sè delle armi, l’hanno perquisito e hanno rinvenuto nella sua auto un manganello artigianale costituito da un grosso cavo di rame lungo circa 75 centimetri, ricoperto di gomma.
E’ stato ritenuto un’arma impropria e sottoposto a sequestro.

L’uomo, sussistendo il reato di atti persecutori, è stato arrestato ed accompagnato presso la Casa Circondariale di Brescia a disposizione del pm dottoressa Ghirardi .

Questo mercoledì mattina il gip del Tribunale di Brescia ha convalidato l’arresto e disposto la scarcerazione e l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione coniugale ed alla moglie.

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