«Islam e Cristianesimo: per capire, per capirci» è il titolo dato alla serata incontro che avrà luogo questo venerdi sera in biblioteca a Vobarno. Occasione ghiotta per un confronto costruttivo fra religioni e culture
i fatti dimostrano che non c'è compatibilità tra le due culture, che derivano dalle interpretazioni delle rispettive religioni. E mentre noi possiamo dire che in qlc modo siamo più avanti di loro perchè centinaia di anni fa somigliavamo a lorp, loro invece hanno la presunzione di ritenersi superiori a tutti coloro che non credono nello stesso di e praticano la religione allo stesso modo. Tipico attegiamento di chi non vuol vedere e vede il male per profonda ignoranza in tutto ciò che impone una regola accettata senza critica .
"profonda ignoranza in tutto ciò che impone una regola accettata senza critica" scrivi. Tu sai già tutto vero? Non è che stai parlando di te stesso? Ti consiglio di farci un giro, stasera a Vobarno, magari trovi conferma di ciò che affermi, magari invece impari qualche cosa oltre il muro di ignoranza che ti sei messo davanti. Nessuno ti chiede di accettare o di rifiutare, capisci? ma di provare a comprendere.
da un punto di vista del confronto le due fedi sono il prodotto di una stessa dimensione, che ha però sviluppato due diversi e specifici rami. Le due fedi hanno in comune molto di più di quanto si creda e di quanto oggi la loro specificità intenda far credere. Ad esempio, sono due fedi, quindi non solo dal punto di vista storico, ma anche da quello di fede, che ne è il significato più ampio, si è nello stesso. Quando SNAF indica un "esser avanti" da una parte, quella Occidentale, delle società socialiste e capitaliste, e "esser presuntuosi" dall'altra, quella Mediorientale poggiata sul monoteismo, non sbaglia il bersaglio nei contenuti di ogni fede, la nostra che ha ragioni nel socialismo e nel capitalismo, la loro che le ha nel monoteismo, sbaglia invece nella conclusione.
sono due fedi, questo Snaf non capisce.
"Tipico atteggiamento di chi non vuol vedere e vede il male per profonda ignoranza in tutto ciò che impone una regola accettata senza critica." è la fede, poiché la fede è assenza di "critica". ci si affida, si ha fede di ciò che non si critica, ma si accetta così presupponendolo come vero.
non è perché SNAF ha torto sul voler imporre una differenza là dove ci sono piuttosto delle identità, allora amiamoci tutti e il confronto è bello che risolto. Anche pensare di poter vivere in questo mondo senza fedi è fede. dice TC "e allora perche' credere...si puo' vivevere benissimo anche senza...fine della storia... Fede appunto.
Il problema non e' la religione, ma il modo di interpretarla e metterla in pratica con sfaccettature al limite della logica umana, da troppo tempo i moderati dicono che l'Islam non predica violenza, ma al contrario vediamo integralismo e terrorismo, e allora? forse e' questo il nocciolo della questione, penso che stiamo parlando di due cose diverse e spesso si usa la religione come scusa per giustificare altro, l'odio in particolare, vediamo i cattolici e protestanti in Irlanda, il problema non era certo in quale chiesa andavano a pregare, ma alla base di tutto c'erano e ci sono problemi politici e culturali.
perché vivere è fede. Il verbo infatti indica un'azione che per come si configura, secondo pensiero Occidentale, e quindi secondo pensiero, per la sua essenzialità, implica la fede nella disponibilità delle cose, in questo caso specifico la vita e la fede, al soggetto, in questo caso TC, che "può" vivere senza fede, presupponendo che una relazione, il vivere nella fede, possa non essere e cioè , il vivere senza fede. capite bene che questo "vivere senza fede" è incluso in una
FEDE, la fede che quel vivere con fede, possa essere trasformata in vivere senza fede.
Nel dubbio mi dichiaro agnostico.
il vivere non è nostro, nel senso che non è qualcosa che se è noi possiamo far diventare non essere, la fede non è nostra, nel senso che se è noi non possiamo far diventare non essere, e noi non possiamo decidere alcunché secondo quanto crediamo di poter fare: credere di poter fare é la vera VIOLENZA, è fede, credere di poter violare ciò che è impossibile violare, perché tutto ciò che invece lo è, che si crede di poter violare, se si fa davvero violentare, cambiare, non è affatto violato, cambiato, ma al contrario, sarebbe quel mutare, cambiare, che per quanto lo si crede da noi cambiato e mutato , in realtà é il cambiare e è il mutare "in sé".
... che se è noi possiamo possiamo far diventare non essere....
Il Dio della fede purtroppo si trasforma sempre da fine in mezzo. Quando accade non c'è più spazio per l'incontro ma solo per lo scontro. Io non posso che rispettare le fedi, ma non faccio sconti agli uomini.
Non ho ben capito, un bresciano convertito e il parroco che ci spiegano.I nostrani che spiegano l'islammismoAnnamo bene
il tuo è un linguaggio nichilista che non prende in considerazione i tratti comuni al Destino. "quando" accade significa che potrebbe non accadere, significa che la decisione del quando è demandata ad un Dio o ad un essere, e questo risulta sempre dalla persuasione che gli esseri siano a disposizione di altri esseri. il non esserci spazio per L'incontro,m per "esserci" davvero, non dipende da una decisione presa a tavolino. Questa è la necessità.
che deve essere determinato: perché se fare sconti significa decidere sulla loro sorte, allora sei lo stesso di quegli uomini che vorresti negare, non facendo sconti.
Haha , si si integreranno come in Francia ....poverini . L Islam non è interpretabile ! Il cristianesimo si ! La differenza è questa ! Sono due religioni antitetiche ! Il Corano per costoro e' parola di dio , il Vangelo e' scritto da uomini e quindi interpretabile , la loro religione non può essere interpretata e quindi immutabile nel tempo. Ci ammazzeranno un po' per volta e continueremo a pensare che possono integrarsi sino a quando saranno in numero sufficiente da farvi scappare tutti. Sono decenni che gli perdoniamo attentati su attentati sempre più vergognosi e li dimentichiamo finché non capiteranno ai nostri figli!
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ID63664 - 14/01/2016 23:00:46 - (Tc) - ...bastian contrario...
le religioni non promuovono le guerre...ma i religiosi integralisti si,di qualsiasi religione essi siano...sopratutto se monoteistiche della culla mediterranea...vedi cristianesimo,ebraismo e islamismo...tutte religioni in conflitto tra loro dalla notte dei tempi...e allora perche' credere...si puo' vivevere benissimo anche senza...fine della storia...