11 Dicembre 2015, 08.15
Vobarno
Animali

Aquila impallinata, le precisazioni del CRAS di Paspardo

di Redazione

«C'eravamo, disponibili ad accogliere l'animale ferito, come sempre».

Dal Centro faunistico del Parco dell'Adamello, ci scrivono con una versione dei fatti leggermente diversa rispetto a quella fornita da quella di Cristian Colombo, il veterinario di Vobarno che il giorno dell'Immacolata ha recuperato un'aquila ferita e con un collega dell'Asl l'ha ricoverata nell'oasi WWF di Valpredina. Ne abbiamo scritto qui
Pubblichiamo volentieri.

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Nel 2015 sono 301 gli animali feriti arrivati presso il Centro Faunistico del Parco dell’Adamello, gestito dall’Associazione Uomo e Territorio Pro Natura, con il supporto del Parco dell’Adamello e del Comune di Paspardo.
Sono quindi state centinaia le richieste di aiuto arrivate al nostro numero di telefono, richieste a cui cerchiamo sempre di rispondere con gentilezza e competenza.

Questo è successo anche l'8 dicembre, la mattina era arrivato da Brescia uno sparviere portatoci dalla Polizia Provinciale, sono per altro ben 198 gli animali che la polizia Provinciale di Brescia ha recuperato sul territorio e ha portato al nostro CRAS nel 2015 a riprova della rodata e funzionale collaborazione che ci permette di far arrivare gli animali feriti al Cras nel giro di poche ore.

Nel pomeriggio poi abbiamo ricevuto la richiesta di aiuto del Dott. Colombo
di Vobarno, erano le 15.30, quindi dopo aver cercato di avere maggiori informazioni dal veterinario, il quale però ha saputo spiegare solo che si trattava di un grosso rapace, gli è stato spiegato che se voleva poteva occuparsene la Polizia Provinciale di prendere l’animale e portarlo a noi oppure portarlo lui stesso presso il CRAS dove era presente il personale, pronto ad occuparsene.

Dopo l’interruzione della telefonata,
non è stato più possibile ricontattarlo ne da noi ne dalla Polizia Provinciale da noi allertata.
Solo alle ore 17 le nostre ripetute telefonate hanno finalmente ottenuto una risposta: il Dott Colombo ci ha comunicato che nel frattempo aveva portato l’animale ferito dal Veterinario Asl che poi lo avrebbe portato presso il CRAS di Valpredina in provincia di Bergamo e solo a questo punto siamo tornati a casa.

Anche martedì quindi il CRAS era attivo come ogni giorno dell’anno: le cure della fauna selvatica ricoverate presso il Centro non conoscono infatti interruzioni legate alle festività.
Teniamo a fare questa precisazione in quanto la volontà nostra e della Provinciale non è mai venuta meno nel voler aiutare qualsivoglia animale, tanto meno per il rapace di ieri, che solo in serata abbiamo scoperto essere un aquila reale.

Ovviamente tutto è bene quel che finisce bene
, e l’importante è che un medico veterinario competente abbia visitato l’animale in tempi brevi.
Ci rammarica scoprire che si tratta dell’ennesimo atto di bracconaggio, sembra infatti che anche questo rapace presenti pallini da caccia, quindi un altro caso oltre ai 12 rapaci già recuperati da noi negli ultimi 2 mesi e mezzo.

Ricordiamo comunque ai cittadini che in caso di ritrovamento di animali feriti possono fare riferimento al nostro numero di telefono, 392.92.76.538 per richieste di aiuto, in tal modo si possono indirizzare i soccorsi senza inutili perdite di tempo.

Alessia Chiappini - Uomo e Territorio Pro Natura

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Detto bene dottoressa Alessia.

Importante, al di là delle possibili incomprensioni fra il dottor Colombo e il vostro Centro o fra il dottor Colombo e la Polizia provinciale che anche il giorno dell'Immacolata era presente sul territorio con due agenti, è che l'aquila sia stata adeguatamente aiutata.

Purtroppo la fucilata l'ha resa cieca da un occhio e senza la possibilità di calcolare la distanze quell'aquila non potrà riacquistare la libertà.
Non la vedremo più fra i cieli della Valsabbia.
Per di più, essendo un animale adulto, insieme al suo compagno avrà sicuramente costituito una coppia: stabile come lo sono di solito.
Quindi ci sarà un'altra aquila sola nel cielo della Valle Sabbia, senza più la possibilità di riprodursi.

Ubaldo Vallini





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