25 Novembre 2015, 08.27
Valsabbia
Innovazione

Reati da... prevedere

di EnneEmme

Come eliminare il crimine? Per dar risposta a questa domanda l’università di Trento in collaborazione con la questura, il Comune della città e la fondazione Bruno Kessler, hanno dato vita ad un progetto che comincia a dare i primi risultati


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E-security si chiama, ed è finanziato dall’Unione Europea. E' stato avviato nel 2012 e ora comincia a dare i primi risultati.

E-security in tre anni ha mappato furti in appartamento, di auto, reati di carattere predatorio e infrazioni legate allo spaccio di droga.
Tutto ciò per costruire un sistema informativo intelligente per ovviare al problema della sicurezza urbana.

Il sistema è ottimale per le città ma anche per le zone di periferia.

Attraverso i dati in possesso E-security riesce a fornire prospetti riguardo al rischio d’infrazioni future.

Non è altro che un software costruito attraverso logaritmi che intreccia analisi a disposizione di questori, sindaci e polizia per sviluppare politiche di maggiore controllo su determinate aree e in determinati momenti della giornata.
Lo strumento è originale, utile e vantaggioso, soprattutto in tempi recenti in cui le risorse destinate alla sicurezza e al controllo del territorio scarseggiano.

I ladri in fondo sono persone razionali e scelgono accuratamente determinati contesti e condizioni dove poter operare.
Si può quindi prevederli e analizzarne i rischi tramite quattro tipologie di dati. Dati basati su reati denunciati e quelli sui dati autonomi, tramite interviste alla popolazione sull’insicurezza, scoprendo anche quanto i cittadini non denunciano i reati.
Quelli legati al disordine fisico e sociale: dove e quando la polizia ha rilevato infrazioni legate allo spaccio, le molestie, la prostituzione, disordini o turbative di ordine pubblico.

L’ultima categoria sono i dati smart city: traffico, auto parcheggiate, affluenza di mezzi pubblici, illuminazione e tempo meteorologico, tutte condizioni che influenzano i reati.

Queste mappe di rischio permettono di prevedere il 65% dei furti in appartamento
e fra i reati osservati e quelli predetti c’è molta coincidenza.

Debellare il problema è pura utopia, si può però limitarne la diffusione
.
Grazie a questo software infatti è possibile mettere in campo una governance migliore e azioni di contrasto più efficaci da parte di politica e forze dell’ordine.




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