A margine della presentazione della ristampa anastatica de “Il Ribelle” e “Brescia libera”, lo storico Giuseppe Biati ci ha regalato questo intervento. Dà indicazioni sul futuro di tutti noi. Lo pubblichiamo volentieri
Ma appunto, la decisione si fonda sulla "libertà" e la libertà si fonda sulla "distruzione" "creazione", due parole che hanno la stessa anima. Se siamo liberi di distruggere e costruire ciò che per noi ha valore in un dato momento, perché dovrebbero i valori trarne una sorte diversa?
la cultura è l'organo di trasmissione di ciò in cui veramente crediamo. E siccome noi crediamo nella libertà, e quando dico noi dico tutti, in quanto i tutti sono un derivato della conquista del pensiero Occidentale su tutte le genti di questo mondo, allora ci sentiamo artefici del nostro destino, anche quello che ci fa più paura. Artefici significa costruttori, si che nel scegliere i materiali di costruzione avremmo potuto scegliere meglio o peggio, mondi diversi allora di quello in cui viviamo. Potenza appunto. La nostra è la cultura della potenza.
allora sentiamo che possiamo cambiare i nostri destini. Siamo noi artefici di quanto vediamo, tocchiamo, sentiamo. Questo modo di disporsi della nostra cultura deriva dalla persuasione che le cose possono diventare altro e noi possiamo farle diventare altro. La vera follia alla base del concetto di guerra.
Lei dice della ribellione della resistenza ai conformismi, ma poi detta una serie di conformismi, capisce che è contraddittorio?
«Il Ribelle» a Provaglio Anticipando di qualche giorno la commemorazione dell'eccidio di Cesane, Provaglio presenta la ristampa anastatica di "Brescia Libera" e di "Il Ribelle", i giornali clandestini della Resistenza. Questo venerdì, con Alfredo Bonomi e Roberto Tagliani
Il sacrificio dell'eroe Era il 10 febbraio di 72 anni fa quando i repubblichini trucidarono il Ribelle per Amore Emiliano Rinaldini. Ne scrive Beppe Biati
Sulle tracce della Resistenza Interessante viaggio quello effettuato martedì fra Provaglio Valsabbia e le Pertiche, sui luoghi simbolo della Resistenza in Valle Sabbia, col fondamentale ed apprezzato supporto dell’Anpi e degli esperti Biati e Bonomi
Il vecchio noce Si avvicina il 25 aprile. Pubblichiamo volentieri questo bel racconto di Giuseppe Biati, uomo di scuola, storico e fine conoscitore dei sentimenti che animano i valsabbini
Addio alla «maestrina» di Presegno Ha lasciato gli orizzonti di questa terra Santina Dusi, moglie di Ennio Doregatti, donna che ha occupato una parte significativa della Resistenza al femminile in Valle Sabbia e che ha testimoniato un fortissimo amore per la libertà
Una grande festa quella andata in scena a Preseglie per la laurea in Economia e Gestione Aziendale conseguita questo giovedì da Stefano Vassalini, noto imprenditore agricolo locale
Anche l’aggregazione della Polizia locale della Valle Sabbia è beneficiaria di un finanziamento regionale per un nuovo mezzo ecologico e nuove strumentazioni tecnologiche
Ha appeso il casco al chiodo Ivan Bardelloni, per gran parte della sua vita volontario nei Vigili del Fuoco e da sette anni nel ruolo di Capodistaccamento a Vestone. Gli abbiamo chiesto di raccontarci della sua esperienza
Si aprono le porte alle candidature per la quinta edizione del premio: lo sguardo dell'Ecomuseo agli artisti locali e a chi ha dato lustro al territorio
Non ci sarebbe però nelle scuole valsabbine, almeno per quest'anno, una chiusura di plessi scolastici nei paesini. Potreebbero "saltare" alcune classi
Particolare caso quello successo oggi a Villanuova, intervento immediato ed efficace della Polizia locale
Una serata alternativa all'insegna del divertimento in compagnia. Questo giovedì, 28 marzo, a Barghe
Un'altra iniziativa targata “Perdersi per orientarsi 2.0”: lunedì sera dedicati alla conversazione in lingua inglese
Entro l'inizio dell'estate trovare rifugi e strutture dove pernottare lungo sentieri e vie alpinistiche sarà molto più facile grazie alla nuova iniziativa del Club Alpino Italiano con il supporto del Ministero del Turismo
L'Erborista Selvatico arriva alla Centrale per portare la sua esperienza relativa a un'agricoltura insolita e fuori dal comune
ID62671 - 22/11/2015 09:48:46 - (Dru) - Cosa significa tramonto delle ideologie?
significa tramonto delle verità, anche di quelle sui valori. L'Europa dei valori si trasforma in Europa del nichilismo. Non sono più i valori a comandare le forze in campo, ma la necessaria contingenza. Oggi Obama ci rassicura che fermerà l'Isis, il telegiornali traducono questa voce in "distruzione". Si tratta di capire che in questa parola i valori non possono resistere e debbono lasciar spazio ad una sua forma originaria, la libertà. Allora quella "viva necessità" di cui lei parla, risulterà per quello che è veramente, perché la necessità non può esser né viva né morta, ma semplicemente è, se è vera necessità. In lei, come storico, trapela una dimensione, quella decisiva per il nostro tempo, della "decisione". Si tratta di decidere, dice.