Dopo aver sentito le critiche mosse nei confronti della settimana corta in alcune scuole della Valle mi sento in dovere di esprimere un altro punto di vista
complimenti... penso che alla sua lettera (per altro di grande stile) non ci sia altro da aggiungere. ha rubato le parole di bocca a molte mamme già utilizzatrici del modello settimana corta per i loro figli. grazie
La Provincia di Brescia vuole obbligare le Scuole Superiori ad attuare la settimana corta. Questa scelta non dipende da nessuna valutazione di carattere didattico o qualitativo ma e' semplicemnte dettata da motivi economici, per evitare al sabato di effettuare il trasporto pubblico per gli studenti e di accendere il riscaldamento nelle scuole. Di fatto siamo di fronte all'ennesimo taglio di risorse alla Scuola. E' ora di smetterla di impoverire la Scuola. Bisogna invece tornare a investire e puntare sulla didattica e sulla qualita'. E se cosi' potessimo anche risparmiare, tanto meglio. Ma tutto deve partire dalla dadidattica e dalla qualita'.
Io invece non ho mai insegnato, ma per altri motivi conosco bene la realtà della principale scuola superiore della nostra Valle. Per cominciare, gli studenti la mensa non ce l'hanno (e sono centinaia), e sicuramente la provincia, che vuole risparmiare pochi spiccioli sul riscaldamento e sui trasporti, non ne spenderà di più per fornirgliela. Se ci fosse la settimana corta, non farebbero il pomeriggio, ma due mattinate da 7 ore (dividere 32 per 5), più altre tre da 6. Uno studente che abita a Bagolino a che ora arriva a casa? E pensate che anche uno che abita in paese, alle tre del pomeriggio, con 7 ore sulla gobba, si metterebbe a studiare? Il sospetto che ho è che ci siano solo due tipologie di utenti soddisfatte di questa possibile soluzione: i gestori di locali notturni (così i ragazzi potrebbero star fuori anche il venerdì sera) e quei genitori che considerano la scuola come una baby sitter piuttosto che un posto dove si impara.
Sono d'accordo con ci che scritto nella lettera. Mi rattrista molto il fatto che la settimana corta sia stata definita "un parcheggio per i bambini" quando la realt ben diversa. Trovo che sia un voler giudicare situazioni e famiglie che nemmeno si conoscono. Io personalmente sono contenta e soddisfatta di aver scelto questa soluzione che credo (e spero) rappresenter il futuro delle scuole della Valle e di tutta Italia.
In Europa hanno un'altra cosa: scuole a tempo pieno, dove gli studenti stanno tutto il giorno, frequentano le lezioni, studiano insieme, trovano gli insegnanti che gli fanno lezioni di recupero pomeridiane, magari fanno sport, hanno a disposizione biblioteche, sale video ecc. sarebbe stupendo, ma queste cose COSTANO, non fanno risparmiare.
Qui non stiamo parlando di scuole superiori ma di primaria. Quindi due discorsi diversi.
In questo caso chiedo scusa e ammetto la mia incompetenza in materia.
Quindi vorreste dirmi che 30 ore di insegnamento divise in 5 giorni sono meglio di 30 ore di insegnamento divise in 6 giorni? Personalmente nutro qualche dubbio
Il provvedimento è previsto anche per la scuola superiore
L'attacco sul giornale è diretto alla scuola primaria di Vestone, penso che qs lettera sia una risposta ad esso.
Il provvedimento sulla settimana corta non riguarda certamente solo la scuola Primaria di Vestone. Mi pare anche che nessuno dei commenti si sia riferito esclusivamente a quella realtà. Quindi gli interventi di bernardofreddi non erano certamente fuori luogo.
Spero che chi l'ha scritta la spedisca anche a Bresciaoggi. La scuola non fa né da parcheggio né da baby sitter. Insegna a bambini che fanno le stesse ore della settimana lunga. Le ore del sabato sono spalmate su due pomeriggi. Tra l'altro le maestre cercano di mettere nel pomeriggio le materie meno pesanti. Preferisco pensare a mio figlio a scuola, piuttosto che davanti la TV. Molte famiglie non possono lasciare il lavoro (crisi mutui etc), non hanno nonni a disposizione e non possono essere alle 13 a prendere il bambino a scuola. Chi mi ha detto "Lo vuoi parcheggiare..." è la stessa persona che mi ha anche detto che così il sabato mattina poteva andare dal parrucchiere o a fare la spesa. Vi sembra bello? Invece io posso stare due giorni di fila con lui in tranquillità.
So che il modello settimana corta esiste già anche per la scuola superiore. Non ho pensato che i commenti fossero fuori luogo. Però secondo me in questo caso tutti i discorsi riferiti alla stanchezza dei bambini si riferivano a bambini frequentanti le scuole primarie. Io personalmente non mi permetto di valutare le problematiche di quel modello riferito alla scuola superiore non avendo figli in quella fascia d età. Però sono nella posizione per rispondere alle tante e ormai stancanti polemiche e offese che chi non ama la settimana corta solleva. ognuno scelga e valuti il modello più consono alle proprie esigenze senza entrare nelle motivazioni personali altrui.
Le necessita' sono delle famiglie non certo per un migliore apprendimento.
niente di male, ma chiamiamo le cose con il loro nome.
Chi ha mai sostenuto che sia per un migliore apprendimento? Chiaro che è per esigenze familiari e lavorative.
Credo che questa lettera (che in alcuni punti condivido) sia l'ennesima presa d'atto di una scelta puramente personale che fatta in un caso(scuola solo mattina) o nell'altro(sabato a casa), penso abbia valide motivazioni da chi la sostiene. Io preferisco la scuola di mattina come ho fatto io da bambina e non sono rimasta seconda a nessuno quando ero all'universit. Il pomeriggio sono in grado di non lasciare mio figlio davanti alla Tv o di scarrozzarlo in giro(come scritto nell'articolo) ma questo dipende dall'educazione che so dare come mamma. Porto rispetto per chi sceglie la sett. corta e non mi permetterei ma di dire che una scelta scriteriata . Questa diatriba andr avanti all'infinito perch ci sono punti di vista differenti, ma il problema della scuola non l'orario, sono molti altri e smettiamola di criticare chi fa scelte diverse dalle nostre...saluti.
Basta leggere il contenuto della lettera ...
Questa diatriba può finire se come dice lei la gente smettesse di attaccare chi fa scelte diverse. Ma ad alcuni riesce molto difficile.
Quelli di una certa generazione,son diventati grandi tutti senza andar a scuola nel pomeriggio e son capaci pure di far conti a mente o con penna e foglio e quelli prima che nemmeno forse a scuola andavano idem...ora nemmeno con l'aiuto del telefonino,pur andando a scuola tutto il giorno qualcuno ci riesce...perche' mi chiedo,eravamo piu' intelligenti allora o piu' ignoranti ora...forse anche vedere il grado di preparazione di certi maestri/prof sarebbe auspicabile,molti insegnano tanto per arrivare a fine mese,ma non per vocazione,un po' come i preti,se non si e' portati,meglio cambiar disciplina...l'educazione e' importante sia nelle mura di cas,ma anche dentro la scuola,che futuro avranno giovani che palpano il culo a maestrine compiacenti o che picchiano disabili?
Quelli anche se fanno 24h al giorno di scuola,non capiranno mai niente,ci vuole il vecchio maestro con polso,che abbia la possibilita' di educare oltre che insegnare,se solo lo facesse ora pero', si piglierebbe la denuncia di certi genitori iperprotettivi...e gira e rigira...
Nessuno deve far credere a qualcun altro che un modello è migliore di un altro. Personalmente è questo che a me dà molto fastidio. Ognuno pensi per se
Ognuno pensi per se senza cercare consensi sulle testate giornalistiche a scapito di quelli che la pensano diversamente.
A parte le cattiverie dette da entrambe le parti..perchè nessuno risponde alla semplice domanda a cui si fa riferimento nella lettera del Bresciaoggi "perchè SÌ solo alla settimana corta e non ad una proposta di orario fatta da una maggioranza di mamme?" Ognuno ha le proprie esigenze e credenze ma quando si nota questa disparità credo che siano anche ovvie le cattiverie!
Signora stella81 non dia per ovvie le cattiverie che per altro in questo caso sono unilaterali. Ci sta nella articolo la ricerca di una risposta a quella domanda ma le cattiverie gratuite mosse nei confronti delle mamme utilizzatrici del modello settimana corta , quelle no. è come dare la colpa delle proprie sconfitte agli altri. Nessuno si deve erigere a giudice nei confronti di nessuno. E se lei fosse stata attenta nella Lettura anche in questo gentile spazio nessuno sta facendo battaglie di alcun tipo per sostenere un modello piuttosto che un altro. Di battaglie nella vita ne abbiamo ben altre e di più importanti da affrontare che perdersi in questo fiume di parole al vento.
E sinceramente leggere di persone che consigliano di rispondere alla articolo per alimentare alla infinito questa diatriba, mi rattrista e delude molto. Perché invece non suggerisce di scrivere un articolo per risollevare la figura della scuola in oggetto , pesantemente attaccata al Solo scopo di metterla in cattiva luce. Quello a mio avviso era l unico intento dell articolo nascosto dietro ad altre finte motivazioni. E con questo auguro a tutti una buona giornata
Criticare e screditare la settimana corta è facile, ma è infinitamente più dignitoso ottenere la propria idea senza ledere gli altri.
Non c'è chi vince o chi perde ma solo chi ha dalla propria parte il dirigente scolastico...tutto qui!!!Le cattiverie gratuite ripeto ci sono da entrambe le parti e sono una mamma che il sabato non va dalla parrucchiera ma sto a casa con altri figli!
una coaa giusta l'ha detta signora stella81: che non c'e' niente da vincere o da perdere. pensiamo al futuro dei nostri bambini che in quella scuola ci devono crescere.tra qualche anno qualcuno si renderà conto che i bambini saranno tutti uguali al di la del modello scolastico scelto e mi auguro che ripenseranno a queste inutili pagliacciate fatte in piazza. che colpa ne ha chi sceglie una cosa piuttosto che un'altra...è come quando vai in un negozio...in base a quello che viene venduto uno sceglie...e riteniamoci fortunati che abbiamo ancora possibilità di scelta!!!
Forse le mamme che volevano l'orario antimeridiano potrebbero essere capite, hanno fatto la loro battaglia e sono tornate a casa con la coda tra le gambe, ma perdono tutte le loro ragioni quando palesano il loro razzismo e parlano di "classi ghetto".... capisco perfettamente per quale motivo non hanno avuto il coraggio di mettere i loro nomi in fondo a quella lettera. Signore, i bambini sono tutti uguali, la vs umanità rimane tale solo di fronte alla difesa dei vs figli?Per quello che ne so io il comune ha negato davvero la possibilità di avere un trasporto in altri orari perché va a sovrapporsi con quello alle scuole medie e il consiglio d'istituto ha deciso che accontentare chi voleva l'orario antimeridiano era un problema troppo difficile da gestire.
No no il comune aveva dato l'ok Superlu81!!!
Di conseguenza il consiglio d'istituto ha deciso che accontentare chi voleva l'orario antimeridiano era un problema troppo difficile da gestire.
Quella settimana corta Egr. Direttore, Le trasmetto una lettera che Le chiedo di pubblicare in merito ad un tema parecchio dibattuto in questi giorni: la eventualità di introdurre la settimana corta nelle scuole superiori bresciane a partire dal prossimo anno scolastico
«La settimana corta non risolve alcun problema» Sulla questione dell’intenzione di adottare la settimana corta per il prossimo anno scolastico per tutte le scuole superiori della Provincia, dicono la loro il Gruppo di genitori della rete Garda Valsabbia
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