28 Ottobre 2015, 07.41
Curiosità

Castagne, ricci e... scoiattoli

di Mirella Prandelli

Le mani annerite dalla buccia cotta delle castagne sono in cima alla lista dei ricordi più belli. Ma lo sapevate che...


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Mia nonna le cuoceva sul fuoco, in una padella forata e ammaccata, agganciata nel centro del camino e percossa con forza, dalle mani avvolte negli stracci.
"Ristirala" è il nome di quella padella curiosa. Una delle parole più belle e rare della nostra lingua.

Una volta cotte, le castagne venivano letteralmente fatte cadere sul tavolo della cucina e noi bambini facevamo a gara per chi riusciva a sbucciarne di più, per portare a casa golosi sacchetti di castagne già sbucciate, ai nostri papà rientrati dal lavoro.
Le bucce venivano via con facilità, leggere e lucide, lasciando sfumature di fumo sulle dita.

Una leggenda dice, che le castagne sono avvolte da gusci di riccio perché avevano molto freddo e allora il vecchio castagno disse loro di vestirsi della pelle dei ricci morti per proteggersi durante l'inverno.

Un'altra, decisamente migliore, narra
la vicenda delle castagne e degli scoiattoli.
Perché gli scoiattoli mangiano solo nocciole e niente castagne? La storiella vuole che un giorno una famiglia di ricci passeggiava nel bosco e rimase colpita nel sentire alcune castagne sull'albero: si lamentavano degli scoiattoli, nemici atroci, che venivano sempre a mangiarle.

Allora i ricci decisero di aiutare le castagne avvolgendole con la loro pelle e permettendo loro di nascondersi dai predatori.
Il giorno seguente, gli scoiattoli  arrivarono puntuali per la merenda, ma appena si avvicinarono, si punsero con gli aculei dei ricci.

Da quel momento, gli scoiattoli non mangiano più le castagne.
Certamente la scienza avrebbe una spiegazione più credibile, ma cosa ce ne faremmo? Meglio pensare agli scoiattoli e alla loro paura dei ricci, almeno per il tempo di qualche riga.




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