23 Settembre 2015, 17.14
Barghe
Genitori & Figli

Papà, parliamo di sesso?

di Giuseppe Maiolo

Giovedì 24 settembre 2015 alle ore 20,45 presso il Teatro parrocchiale di Barghe per il ciclo GENITORI IN FORMAzione, interverrà Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta milanese


Il titolo della conferenza di Alòberto Pellai è: “Papà parliamo di sesso?”

Il tema dell’educazione sessuale sarà quindi quello che si affronterà nel corso della serata.
Un argomento quanto mai importante perché lo sviluppo della sessualità è parte integrante dello sviluppo della personalità di un bambino e di un adolescente.
E il dott. Pellai è un grande esperto di adolescenza e un attento osservatore dei fenomeni che stanno modificando le relazioni tra genitori e figli.
Primo fra tutti Internet e i Socialnework che ci stanno obbligando a rivedere alcuni aspetti delle funzioni educative dei genitori.

Al tempo di Facebook tutto sta cambiando o, come meglio dice Alberto Pellai in un suo recente libro edito da De Agostini “Tutto troppo presto”, ci si avvicina alle esperienze della vita con troppo anticipo, spesso da soli e impreparati.
Oggi, dice Pellai, “La tecnologia rende accessibili in un click contenuti ed esperienze che spesso i giovanissimi non sono in grado di capire e gestire... È necessario ripristinare un’atmosfera di dialogo aperto e costruttivo in cui gli adulti, più o meno smarriti nell’era della sessualità “fluida”, sappiano riconquistare un ruolo educativo”

Perché di questo si tratta, di rendersi conto prima di tutto che i nostri giovani ora «Vengono avvolti, coinvolti e pervasi da immagini e sollecitazioni legate alla sessualità sempre più precocemente e intensamente.
Lo stato di eccitazione dei giovanissimi  va a generare una condizione di confusione e di ignoranza totale che fa succedere tutto presto, tutto in fretta, tutto senza senso e significato».

«Lavorando con molti genitori e insegnanti mi sono reso conto che tutti hanno paura ad affrontare con i ragazzi questi temi e in questo clima, dominato da ansia e paura, nessuno sa parlare ai giovanissimi di sessualità in un modo che ne metta in evidenza la bellezza che essa riveste nella vita di ciascuno di noi, il significato relazionale che essa instilla nelle nostre esistenze.
Soprattutto nessuno parla più di un’educazione sentimentale che è pre-requisito di quella sessuale, di un mondo di gesti e parole, emozioni e pensieri che precedono e preparano l’ingresso nella vita sessuale vissuta completamente e che, quando mancano, rendono tutto veloce, accelerato, svuotato»

Per questo allora  il titolo della conferenza forse è un po' provocatorio in quanto se ci aspettiamo che i figli ci chiedano di parlare di sesso, abbiamo ancora una volta fallito il nostro compito educativo.

Giuseppe Maiolo
www.ciripo.it




Commenti:
ID61334 - 24/09/2015 22:52:02 - (Giacomino) - Mio padre

era del parere che di queste cose (allora la parola sesso quasi non esisteva) più tardi se ne parla e meglio è perchè se il ragazzo/a ne viene a conoscenza poi vuole provare. Ma eravamo negli anni sessanta.

ID63045 - 11/12/2015 08:54:56 - (sonia.c) - è un danno anche per gli adulti.

non solo per i giovani. adulti che non sanno più amare. che ,tra le tante cose negative,si ammalano di malattie terribili! il porno è altamente diseducativo! non ne faccio per niente una questione "morale"! è diseducativo per tutti perchè non insegna la sessualità-giocosa-amorosa-pulita. quella che avvicina all'amore e rispetto per l'umanità tutta.non insegna "l'amore libero" come lo intendevano i figli dei fior (per fare un esempio) insegna la spersonalizzazione dell'altro ! un corpo a cui si può fare di tutto in barba a qualsiasi buonsenso e precauzione.

ID63046 - 11/12/2015 09:18:21 - (sonia.c) - e quanto questa mentalità sia un fenomeno tra adulti..ne ho avuto prova ..

ho assistito ad una scena di violenza sottile,per questo,ancora più pericolosa..non lo faccia più (per lei,e solo per lei)signora di un certo bar.non si faccia mettere le mani addosso da un cliente,se,come ho visto,NON vuole. se come ho visto, indipendentemente da quello che è suo diritto( NON giudicabile da nessuno) lei lo conosce (probabilmente) intimamente. lei in quel momento era un esercente di un luogo pubblico e voleva tenere fuori il suo privato. cosa che quel porco ignorante non le ha permesso di fare. avrei dovuto dirgliene quattro! ma non l'ho fatto... perchè, è LEI che deve trovare la consapevolezza e il coraggio di difendere la sua dignità di donna....e visto che l'argomento sono i giovani, la vergogna della sua giovane aiutante,mi ha fatto male..perchè ho capito che per lei era una scena abituale e,io,con la mia sola presenza,gli ho mostrato un qualcosa di cui prima non aveva coscienza. purtroppo,difficilmente li

ID63047 - 11/12/2015 09:19:49 - (sonia.c) - li..

la troverà..

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