Diversità di vedute a Prevalle

“Provate a venire a vedere cosa succede intorno alla piazza parrocchiale, un sabato pomeriggio o una domenica qualunque con il continuo passaggio di persone che si spostano fra l’oratorio, il cinema, la chiesa, la piastra polivalente o i campi sportivi.
Oppure un poco più in là, in via Rimembranze, quando davanti alla scuola materna si accalcano mamme e nonne con i passeggini, biciclette e automobili in seconda ed in terza fila. Provateci e converrete semmai che è il caso di istituire un’isola pedonale. Invece no.

Con una nuova bretella, per quelle vie l’Amministrazione intende convogliare addirittura il traffico veicolare che arriva direttamente dalla tangenziale”. Con il sostegno di don Rino e soprattutto del Consiglio pastorale che si sta prodigando in una raccolta di firme, con quello dei rappresentanti dell’opposizione in municipio, Damiano e Pierangelo Giustacchini mettono tutto nero su bianco in una sorta di “lettera aperta” ai cittadini di Prevalle.
“Nei giorni scorsi abbiamo cercato il confronto con l’Amministrazione per spiegare le nostre ragioni, in occasione di un incontro organizzato dalla parrocchia insieme alle minoranze e al Comitato No Cava, ma nessuno di loro si è fatto vivo ad offrire risposte al malumore dei cittadini che continua ad aumentare – aggiungono -. Ma c’è dell’altro: visto che con la realizzazione di questa nuova bretella si creeranno le condizioni per nuove speculazioni edilizie nei terreni limitrofi, non ci stupiremmo di ritrovarci tra qualche anno con le palazzine che appoggiano le fondazioni negli attuali campi sportivi, com’è già avvenuto per le vecchie scuole elementari”.
Ma una nuova bretella perchè? “Perchè l’uscita attuale dalla tangenziale è infelice, obbliga ad un largo giro e finisce col pesare comunque sul centro abitato – ci spiegano -. Il problema è che per rimediare ad un buco si rischia di fare una toppa che è anche peggio”.

Sul fatto che l’attuale uscita prevallese dalla 45bis sia un disastro, nessuno ha da ridire: “Lo so io cosa bisognerebbe fare a chi ha avuto l’idea di piazzare lì lo svincolo” ci dice il sindaco Luca Massardi, al quale abbiamo chiesto lumi in merito all’intricata vicenda viaria che interessa il “suo” paese.
“Il nostro compito è però quello di trovare il modo di risolvere i problemi che ci troviamo ad amministrare – aggiunge -. In questo caso abbiamo proposto l’unica strada che al momento riteniamo percorribile: la diluizione del traffico in più punti di accesso. Una scelta che abbiamo più volte esposto, in sede istituzionale e anche in incontri con la popolazione quando si è trattato di condividere il Pgt. Se ci sono altre proposte siamo qui apposta per vagliarle”.

Per farla breve oggi il traffico in entrata al paese è tutto sul “budello” di via Medici. L’idea è che a questa possibilità si aggiungano per il centro abitato quella che passa per via Santo Stefano e via Fucine, per la zona artigianale la nuova uscita della tangenziale e la bretella fra Prevalle e Nuvolento, concordata anche con Nuvolera, Serle e Paitone, in progetto da 15 anni.
Però, sindaco, avreste dovuto andare a quella riunione: “Non ci è stato chiesto nulla, né siamo stati invitati, se avessimo partecipato ce l’avrebbero anche potuto rinfacciare” è stata la risposta.

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