Il libro sulle chiese di Alfredo Bonomi

Per i cittadini delle Pertiche in Valle Sabbia arriva una strenna natalizia d’eccezione. Si tratta del volume «Guida alle chiese delle Pertiche», un regalo voluto dalla famiglia Ebenestelli (titolare della Ivars spa) e dai due Comuni di Pertica Alta e Bassa.
L’IDEA viene dalla volontà del ricordo, a cura degli eredi di Pietro Giulio Ebenestelli (ex partigiano della valle e, originario delle Pertiche, fondatore dell’azienda vestonese Ivars, che ha ormai diramazioni in varie parti del mondo). Nasce così «Guida alle chiese delle Pertiche, note storiche ed artistiche» in due volumi, approfonditi e documentati con precisione.

«Nella prima strenna natalizia dello scorso anno per i cittadini delle Pertiche - spiega l’autore, il prof. Alfredo Bonomi, anch’egli delle Pertiche, di Avenone - erano illustrate le chiese di S. Zenone Vescovo a Ono Degno, di Santa Maria Assunta a Forno d’Ono, di Sant’Antonio Abate a Belprato e di S. Michele Arcangelo a Lavino. Il secondo volume, che conclude l’opera, si occupa invece delle chiese della Madonna del Pianto a Ono Degno, di S. Rocco a Levrange, di S. Bartolomeo ad Avenone, di S. Marco a Livemmo, di S. Apollonio a Odeno, e del Santissimo Nome di Dio a Navono. Manca per scelta S. Andrea di Barbaine, già trattata in altre opere».

IL VOLUME è corredato da immagini a colori, ed offre testi brevi ma frutto di approfondite ricerche.
«Si offre così una guida documentata a chiunque vuol gustare le bellezze delle chiese delle Pertiche - dice Bonomi - in un bel viaggio nella storia e nell’arte del luogo».
L’INIZIATIVA della strenna natalizia, a cura della famiglia Ebenestelli, è quest’anno alla quarta puntata. «Nostro dovere - è il commento dei 2 primi cittadini Denis Alessandro Zanolini per Pertica Alta e Giacinto Albertini per Pertica Bassa - è impegnarsi nella salvaguardia di queste importanti testimonianze del passato. Un plauso va comunque alla famiglia Ebenestelli per l’idea meritoria di valorizzare gli edifici di culto della loro terra d’origine, le Pertiche».

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi

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