06 Luglio 2015, 12.00
Opinioni

«La pace perpetua» è il «no» della Grecia alla sola sovranità monetaria

di Alessandro Vaglia

La vicenda greca sta stuzzicando i nostri opinionisti. Ecco il contributo di Kant ...e di Alesandro Vaglia


In una pagina memorabile del suo  pensiero, in "la pace perpetua", Kant scrive questo:

«...la costituzione repubblicana, oltre alla limpidezza della sua origine, il suo essere scaturita dalla pura sorgente dell'idea di diritto, ha anche la prospettiva di quell'esito desiderato, la pace perpetua.

E la ragione è la seguente.

Se (come deve per forza accadere in questa costituzione) per decidere "se debba esserci o no la guerra" viene richiesto il consenso dei cittadini, allora la cosa più naturale è che, dovendo decidere di subire loro stessi tutte le calamità della guerra (il combattere di persona; il pagare di tasca propria i costi della guerra; il riparare con grande fatica le rovine che lascia dietro di sé e, per colmo delle sciagure, ancora un'altra che rende amara la pace, il caricarsi di debiti che, a causa delle prossime nuove guerre, non si estingueranno mai), rifletteranno molto prima di iniziare un gioco così brutto.

Al contrario, invece, in una costituzione in cui il suddito non sia cittadino, quindi una costituzione non repubblicana, decidere la guerra è la cosa sulla quale si riflette di meno al mondo, poiché il sovrano non è  il concittadino, ma il proprietario dello Stato, e la guerra non toccherà minimamente i suoi banchetti, le sue battute di caccia, i suoi castelli in campagna, le sue  feste di corte e cosi via, e può allora dichiarare la guerra come una specie di gara di piacere per futili motivi e, per rispetto delle forme, affidare con indifferenza al corpo diplomatico, sempre pronto a questa bisogna, il compito di giustificarla».


Ora, quanto successo in questi giorni in Grecia sostiene questo ragionamento: in quanto il sovrano oggi è il credito sul debito, chi appartiene al debito non accetta di essergli  suddito sul principio repubblicano e, nelle forme consentite ad una repubblica, vuole essere trattato da cittadino, non solo da debitore.
Spetta alle istituzioni europee di decidere entro quale forma costituire la nuova sovranità monetaria, se in quella della Repubblica o in quella Dispotica.

Un popolo ha deciso per il "no" nei confronti dell'austerity impostagli e questo per il sovrano (la moneta) significa due cose, o rifiutare questa presa di posizione e provocare l'uscita dalla moneta unica di uno stato come la Grecia, che così si porta con sé un fardello storico che è Europa, o mostrare di aver compreso la lezione greca  sulla Repubblica.

Se la Grecia è a rischio default è grazie ad un Europa che non è Europa, se la Grecia verrà compresa significa che l'Europa si farà anche politica.

Ma questo risultato, qualsiasi che sia, è malato della contraddizione interna ad'ogni  democrazia "per la pace perpetua".

Sempre Kant:
«Perché non si confonda (come di solito succede) la costituzione repubblicana con quella democratica, bisogna tenere presente le osservazioni seguenti.
Le forme di uno Stato (civitas) possono essere suddivise o secondo la differenza delle persone che detengono il potere statale supremo, o secondo il modo in cui il popolo è governato dalla sua autorità suprema, qualunque essa sia.

La prima si chiama propriamente la forma del dominio (forma imperii) e sono solo tre quelle possibili, a seconda cioè che a detenere il potere sovrano sia uno solo, o alcuni uniti tra loro, o tutti insieme (autocrazia, aristocrazia e democrazia, potere del principe, potere della nobiltà e potere del popolo).
La seconda è la forma del governo (forma regiminis) e riguarda il tipo di uso, fondato sulla costituzione (l'atto della volonta generale attraverso il quale una massa diventa un popolo), che lo Stato fa della pienezza del suo potere: e sotto questo aspetto è repubblicano o dispotico.

II repubblicanismo è  il principio politico della separazione del potere esecutivo (il governo) dal potere legislativo; il dispotismo è il principio politico dell'autonoma esecuzione, da parte dello Stato, di leggi che lo Stato stesso ha promulgato, quindi è la volontà pubblica che viene esercitata dal sovrano come sua volontà privata.

Tra le tre forme quella della democrazia, nel senso proprio della parola, è  necessariamente un dispotismo, poiché essa fonda un potere esecutivo dove tutti decidono su uno e in ogni caso anche contro uno (che di conseguenza non e d'accordo), quindi tutti, che però  non sono tutti; ciò rappresenta una contraddizione della volontà generale con se stessa e con la libertà. Ogni forma di governo che non sia rappresentativa è , in verità, qualcosa di informe, poiché il legislatore può essere in una sola e medesima persona contemporaneamente l'esecutore della sua volontà (come se in un sillogismo l'universale della premessa maggiore fosse contemporaneamente la sussunzione sotto di sé del particolare nella premessa minore)..
»

Ma anche senza pace perpetua (che ha lo stesso principio del moto perpetuo) qualcosa si può fare  o restare a guardare un'Europa suddita del dispotismo monetario, e la Grecia, con il "no", un segnale lo ha dato.



Commenti:
ID59002 - 06/07/2015 14:35:57 - (Valsabbino) - Come disse Fantozzi...

https://www.youtube.com/watch?v=pIComyzyv7YPer me l'Europa è una cagata pazzesca! Senza Sovranità Monetaria al Popolo nessuno Stato sarà mai libero! Finchè il potere economico e politico sarà in mano alle banche e a pochi "eletti" (sarcastico) non saremo MAI liberi!

ID59004 - 06/07/2015 18:07:45 - (Veronica2) - democrazia?

cosa dobbiamo ascoltare? capire? la Grecia a rischio default per l'Europa? Ma cosa mi dite delle spese militari che ha sostenuto? Cosa mi dite di una politica assistenzialista per cui le pensioni sono state regalate? sono voluti entrare in Europa senza averne i doveri ma solo i diritti. giustamente siamo sotto il potere della Moneta e della Germania se mi permettete ma l'indebitamento? una politica oculata da "brava massaia" non c' nessuno che la vuole applicare, ne i Greci voglio toccare i loro diritti acquisiti. Noi dimentichiamo sempre i doveri..

ID59008 - 06/07/2015 21:12:48 - (Giacomino) - Dici bene Veronica.

I guai la Grecia se li è procurati da sola, nella melma già c'era ora sarà anche peggio. E' il caso del debitore che odia il suo debito maledetto e si augura che il suo creditore muoia ammazzato. Certo la principale responsabile è la classe politica che si è succeduta fino ad oggi, il referendum è stato un atto di furbizia del suo premier, la frase: Vox populi vox dei è solo una stupidaggine, il populismo ha fatto solo danni, forse è il caso di rifletterci un attimo.

ID59013 - 07/07/2015 01:06:19 - (PETER72) -

Tutti bravi a scagliarsi contro questi poveri greci che non vogliono pagare i loro debiti senza considerare che buona parte del loro debito (come anche quello dell'Italia) e' stato aggravato dalle speculazioni degli stati canaglia del nord Europa capeggiati in primis da Junker, le cui carte dello scandalo dopo due secondi dalla loro pubblicazione sono state subito dimenticate dai nostri masd-media da sempre totalmente asserviti ai poteri economici forti d'Europa...

ID59015 - 07/07/2015 09:17:26 - (Franz 59) - aprite gli occhi!

Ma lo volete capire che la UE e' solo ed esclusivamente a vantaggio della birraia sig.a Merckel e di nessun altro, possibile che il nostro Mr. Been non lo capisce che l'unione cosi come e' oggi non va bene e l'Italia vale nemmeno il due di picche!

ID59017 - 07/07/2015 09:35:45 - (Baldo degli ubaldi) - statisti da bar

La Grecia ha preso gli aiuti dall'europa per non andare a gambe all'aria in cambio di un cambiamento strutturale per evitare in futuro lo stesso problema , ora non hanno fatto nulla per cambiare la loro situazione , non vogliono restituire i soldi e per di più pretendono rispetto. E Italia , Spagna , Irlanda che , giustamente , hanno fatto dei sacrifici cosa dovrebbero dire? la Grecia sta fallendo per colpa sua e non certo dell'Europa.

ID59018 - 07/07/2015 11:06:14 - (Dru) - Ad ascoltare i commenti televisivi e quelli qui esposti

devo concludere che se la Grecia vuole umanità, la deve cercare nel sovrano, nella moneta, l'unico sembra, che da questa situazione può perdere davvero qualcosa. A questo proposito, il discorso di Kant va preso alla lettera: solo chi rischia del proprio può comprendere la gravità e il rischio a cui il proprio viene esposto. Ovvio che ciò che più teme il creditore è l'indifferenza, da parte del debitore, al suo credito.

ID59019 - 07/07/2015 11:48:08 - (Veronica2) -

Mi collego a Dru per chiedere: ad ascoltare i commenti televisivi, tutte le parti, voi sapreste scegliere? i governanti fanno, disfano, spendono, incassano, fanno politiche a loro favore e poi? noi dobbiamo decidere? Anche la Grecia, votano ma tanto il primo ministro ha gi un piano da presentare all'Europa. e allora?

ID59020 - 07/07/2015 13:31:16 - (Dru) - A veronica2

questa è la contraddizione della sovranità rappresentativa. È chiaro che noi eleggiamo a rappresentarci alcune persone che dovrebbero fare quello che vogliamo, ma in realtà fanno solo quello che vogliono loro, che non è quasi mai ciò che vogliamo noi. Noi dallo Stato vogliamo garanzie democratiche nella competizione , loro ottengono il privilegio di violarle, noi vogliamo regole chiare che lo definiscano, loro cercano il pretesto per superarle, insomma ciò che vogliamo noi non è ciò che vogliono loro...

ID59021 - 07/07/2015 13:42:14 - (PETER72) -

Si dice che la verita' stia nel mezzo; avranno fatto poco i fancazzisti greci, ma anche gli strozzini del Nord Europa sulla situazione ci hanno speculato un bel po' a loro vantaggio...

ID59022 - 07/07/2015 13:44:39 - (Dru) - A questo punto è significativo

un programma che destini la rappresentanza ad un periodo che non consenta la base della sua corruzione, d'altronde ogni giorno la nostra volontà è messa a dura prova dalla realtà.

ID59076 - 09/07/2015 10:42:28 - (forzanove) - La...Geopolitica

...si è mosso Obama "la Grecia non può uscire dall'Europa, va aiutata"Si è mossa la Russia in silenzio, si è mossa la Cina in modo esplicito con aiuti diretti.La Grecia rappresenta geopoliticamente e strategicamente, ciò che rappresentavano la Germania e l'Italia, post guerra mondiale, rovinate e disastrate. Furono loro condonati tutti i danni di guerra: troppo importante la loro posizione per la contrapposizione tra occidente e oriente, tra Nato e blocco sovietico (guerra fredda).La Grecia oggi risponde al ricatto virulento dei vari burocrati europei, con il ricatto di chi si sente fortissima (altro che debole...)Lo starpotere economico delle banche (tedesche e francesi), nella guerra a qualsiasi forma di stato sociale (welfare), si sostituiscono ai fucili...lo stanno a dimostrare,i tre ultimi presidenti (p minuscola)del consiglio italiani imposti non dal voto ma dalla tecnocrazia europea. Napolitano, Monti e Renzi, tre idioti da bollire a fuoco

ID59080 - 09/07/2015 17:11:44 - (Dru) - A Forzanove

certamente gli stati si muovono e trattano la materia politica, ma questo movimento non impedisce il movimento economico e il debito greco non è un fatto politico, è un fatto economico. Uscire dalla moneta o dichiarare il default sono due caratteristiche economiche e non politiche. Questa differenza, sul piano del genere, produce un conflitto che può essere risolto solo economicamente. Voglio dire che solo se l'America interviene economicamente, ripiantando i debiti della Grecia, allora l'intervento sarebbe politico per accidens, ma a che pro? Per quale reale motivo l'America dovrebbe oggi aiutare la Grecia? Il motivo comunista è ormai tramontato, quello socialista in Europa è altrettanto fallito, almeno in quelle forme del welfare che non trovano più coperture, nemmeno finanziarie. L'America ha stravinto a livello globale è una Grecia capitalista del capitalismo

ID59081 - 09/07/2015 17:17:12 - (Dru) -

russo, piuttosto che cinese o europeo, non cambia i termini del gioco, che è tutto interno al capitalismo. Insomma quale la ragione per sottrarre risorse deii propri contribuenti a favore della Grecia? Diverso sarebbe se vi fossero delle ragioni economiche, ma non le vedo per l'America. Insomma, quanto capitò dopo la seconda guerra mondiale aveva ragioni politiche del tutto evidenti e le stesse ragioni oggi non lo sono affatto...

ID59082 - 09/07/2015 17:31:22 - (Dru) - Diverso è per l'Europa

per l'Europa il default della Grecia obbligherebbe la stessa a mettere alla porta l'inadempiente Stato, se non altro per non creare un precedente molto pericoloso interno la sua economia. se la Grecia non pagasse, subito dopo a catena accadrebbe così per l'Italia e quegli stati che, internamente all'economia europea, hanno un vantaggio nel procedere allo stesso modo, questo si che è un motivo sufficiente per creare problemi non solo all'economia, ma innanzitutto alla neonata Europa politica. Non seguo le vicende, ma suppongo che una voce americana può solo intervenire per garantire gli equilibri di mercato e quindi per non vedere rafforzato il mercato orientale a discapito di quello occidentale. Ma questo, ripeto, è appunto un problema economico, non politico.

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