16 Giugno 2015, 17.25
Val del Chiese Storo
Giudicarie

Recidive dietro al tasso

di Aldo Pasquazzo

Prima una poi l'altra, a distanza di un anno, le due bassotte della dottoressa Giovanelli hanno rischiato la pelliccia per correre dietro a un tasso. Fritz è stata salvata dai pompieri


Già un anno fa le cagnette Franz e Fritz erano scappate dalla loro bella casa a sud di Storo e in quell’occasione ad essere recuperata, anche se in maniera molto meno complicata, era stata Franz.
In questo ultimo fine settimana però a far parlare di sé risulta essere l’altra cagnetta Fritz (pure lei di anni 9, anche lei una bassotta utilizzata per la caccia) che dopo quasi otto ore di lamenti è stata estratta sana e salva dal sottosuolo da parte dei vigili del fuoco di Storo.

Un’operazione recupero non solo difficile da praticare, ma che anche solo sentirla raccontare fa accapponare la pelle.
Vedere quell’andirivieni di tanti uomini in divisa, dotati di punti luce, assiepati all’imbocco della tana, già metteva agitazione. Poi la presenza ambulanze e volontari dava l’impressione che fosse successo qualcosa di grave.

Le due cagnette, appartenenti all’ostetrica Anna Maria Giovanelli, ora sono tornate di nuovo nell’oasi di verde adiacente il comprensorio dei Roch, dove ci sono molte belle ville. L’area, tanto per intenderci, è quella dislocata tra il Ponte della Bica (strada provinciale n. 69 per Baitoni e Bondone) e la zona produttiva.

«Vedere la mia Franz in quelle condizioni – torna a dire la proprietaria che lavora come ostetrica al reparto maternità dell’ospedale di Tione, e che per anni aveva fatto lo stesso al Santa Chiara - non riuscivo a capacitarmi. Solo dopo averla recuperata, stremata ma in buona salute, mi sono tranquillizzata» racconta la signora, che un tempo usufruiva pure di licenza venatoria.

«Franz e Fritz – aggiunge l’ostetrica - sabato notte si erano allontanate dalla villa e, attraverso i campi, hanno raggiunto la zona adiacente lo stadio Grilli (non tanto lontana da casa) dove già un anno fa erano fuggite.
Una volta accortami che le due cagnette mancavano, assieme a mio fratello Ulisse, abbiamo setacciato in auto la zona circostante e una volta giunti da quelle parti abbiano notato Franz che ci segnalava la presenza di Fritz dentro quelle viscere dove solitamente ha casa il mammifero di zampe corte denominato tasso».

«Mio fratello – aggiunge la donna - dopo aver udito i lamenti che provenivano da quelle scanalature che si addentravano nel campo ha provato a fare strada nel terreno, ma l’animale era incastrato ad una profondità impossibile da permettere il recupero».

A quel punto si sono prodigati i vicini Francesco e Stefano Giacomolli, che con l’ausilio di una mini ruspa hanno da subito tentato di sollevare il terreno in modo da creare un varco attraverso il quale procurare una via di fuga alla cagnetta.
Operazione che si è rivelata inutile, per il fatto che i cunicoli sono difficili da risalire e che in circostanze come quelle possono pure franare e travolgere o soffocare il cane.
E' stato allora che Anna Maria e Ulisse hanno allertato i vigili del fuoco che sono confluiti in massa.

Tempestività e professionalità, signora Anna Maria hanno subito finito per fare la differenza?

«Diciamo che l’azione dei pompieri si è rivelata determinante tanto che lo stesso comandante ha subito disposto il da farsi.
L’azione di salvataggio prevedeva il ricorso di una sonda tant’è che dopo ore e ore di lavoro la cagnetta veniva intercettata e stanata per poi essere portata in superficie.
Era stremata, ma sana e salva. Se Franz è ancora in vita il merito è solo ed esclusivamente dei nostri pompieri che veramente ringrazio di cuore».

Signora come mai anche stavolta le due cagnette hanno scelto lo stesso tipo di evasione?

«Essendo cani da caccia, molto probabilmente sono attratte da quel sentore che il tasso si porta dietro. Quando fugge si infila sottoterra ed il cane lo segue. Peccato che poi non sia più in grado di arretrare».

.in foto: la dottorerssa Giovanelli con le sue due bassotte ed il caned el fratello.



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