Corso di ebraismo a Gavardo

Organizzato dalla Pro Loco del Chiese e coordinato da Flavio Casali, sarà diretto dal rabbino capo di Ferrara Luciano Caro, e si svilupperà in sei lezioni in cui verranno approfondite varie tematiche incentrate sull’ebraismo.

Si comincia mercoledì 3 giugno, a seguire il 10, 17, 24 e l’1 luglio, presso il Museo Civico Archeologico di Gavardo.
Uno strumento utile per scoprire una religione e una cultura che non conosciamo a sufficienza. Un mondo parzialmente diverso dal nostro, ma con cui in realtà abbiamo molti aspetti in comune.
Un tema che può inizialmente risultare ostico, ma che non può essere riservato a pochi.

Perché gli ebrei e Israele sono protagonisti della scena nazionale e internazionale: la giornata della memoria, le pietre d’inciampo di Gunter Demnig (posate il 12 gennaio scorso anche a Soprazocco), il conflitto arabo-israeliano, le elezioni presidenziali vinte da Netanyahu, la recente scomparsa del rabbino Elio Toaff, il ricordo durante il discorso d’inizio mandato del Presidente della Repubblica di Stefano Taché, “ebreo-italiano” ucciso a soli 2 anni nell’attentato alla sinagoga di Roma del 1982.

Solo queste ragioni dovrebbero essere sufficienti per convincerci a partecipare a questo evento.

A ciò si aggiunga che, come la storia c’insegna, l’intolleranza fanatica perpetrata nei confronti degli ebrei per centinaia di anni rimanda direttamente a un fattore che tuttora ci ostiniamo a non considerare: la nostra scarsa conoscenza.

E’ da ciò che poi derivano luoghi comuni, violenze verbali e aggressioni.

Uno strumento di acculturazione a riguardo dovrebbe essere la scuola, se non fosse che da anni ormai l’ora di religione viene troppo spesso utilizzata per copiare compiti o ripassare per l’interrogazione dell’ora successiva.
Una pratica negativa, perché è proprio negli anni dell’apprendimento che spesso nelle giovani menti si annidano pregiudizi fondati sul nulla.

Anche se oggi la scuola non costituisce più il solo canale privilegiato per la trasmissione del sapere, poiché affiancata da altri mezzi di comunicazione come la televisione e internet, fonti di sapere che spesso offrono informazioni minimali e distorte.

I cittadini ebrei, circa 45.000 (0,7% della popolazione italiana), sono uno spaccato di società con tutte le sue contraddizioni: vi sono persone di destra, sinistra, di centro, apolitici, credenti, non credenti, riformati, haredì.

Nella loro storia gli ebrei sono stati accusati di tutto: colpevoli della morte di Gesù, usurai, arricchiti, controllori e condizionatori  dell’economia, della politica, delle banche. Sono questi luoghi comuni, ripetuti di bocca in bocca, senza avere conoscenza diretta, sociologia e storica, che si propagano ancora oggi senza freno.

L’obiettivo del corso è proprio quello di colmare questo vuoto, offrendo strumenti per conoscere maggiormente l’ebraismo nella sua più profonda essenza, guidati da un relatori autorevole e competente come il rabbino Caro.