Pulizia del Chiese

Solo così facendo si potranno evitare eventuali straripamenti in caso di piogge persistenti.
E’ anche ben vero che rispetto ad una volta buona parte di fiume si avvale di robusti argini quando prima invece il Chiese era straripato sia dentro il campo Bettega di Condino che al deposito di casa Bertelli a Cà Rossa.
In entrambe le situazioni l’acqua aveva raggiunto l’altezza di più di un metro.

L'operazione di questi giorni ha fatto il paio con l'intervento di rimozione della legna dal guado, materiale destinato gratuitamente agli ultra ottantenni di Storo.
L’opera, realizzata dall’Azienda Speciale dei Bacini Montani della Provincia, ha comportato l’impiego di una decina di uomini oltre a macchinari come ragno e pinza ed è durata quasi due mesi.

«L’alveo principalmodo nella tratta già a partire all’altezza di Condino – è quanto fa sapere il responsabile di zona geometra Antonio Marietti – è soggetto a vegetazione crescente. Quindi dopo aver interpellato sia il dirigente del Servizio Roberto Coali sia il referente dottor Lorenzo Malpaga si è convenuto, dopo ripetuti sopraluoghi, di estirpare quelle ramaglie sia dentro l’alveo che lungo i margini considerato che in caso di piena tale inconveniente potrebbe a loro volta creare delle imbragature o delle sacche».

«Una sistemazione – hanno avvertito i miei dirigenti - che non si limiterà a questa sola volta ma che si protrarrà anche in futuro qualora la vegetazione dovesse tornare ad invadere il corso d’acqua».

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